la critica
MotoGP, Brivio attacca Honda e Yamaha: ¡°Lente e imprecise, le moto sono cambiate¡±
L'addio di Suzuki, le difficolt¨¤ di Honda e Yamaha: il 2022 ¨¨ stato un annus horribilis per i marchi giapponesi in MotoGP. Dopo tanti anni di dominio, ¨¨ arrivata l'abdicazione sotto i colpi di una Ducati pigliatutto. Un tracollo spiegabile osservando il metodo di lavoro, secondo Davide Brivio. L'italiano, team manager della Yamaha regina con Valentino Rossi prima e della Suzuki vincente con Joan Mir nel 2020 poi, ha fornito il suo punto di vista in un'intervista a Slick Magazine.
filosofia
¡ª ?Brivio, infatti, ¨¨ convinto che Ducati, Aprilia e Ktm abbiano rinnovato la MotoGP : ¡°Le europee sono pi¨´ aggressive nell'approccio alle corse,?motivo per cui hanno stabilito un nuovo modo di correre. Il modello ¨¨ la F1, ma ¨¨ l'approccio a essere cambiato, affrontando le gare con l'obiettivo di avere moto sempre pi¨´ performanti, non lasciare nulla di intentato e continuare a migliorare¡±. Il contrario dei marchi giapponesi: ¡°Honda e Yamaha scendono in pista senza avere dati precisi. Non hanno compreso fino in fondo che questa MotoGP non ha niente di simile a quella di 20 anni fa. C'¨¨ sempre stato un approccio conservativo. Prima le evoluzioni erano piccole durante la stagione, concentrando il grosso delle novit¨¤ per il campionato seguente¡±.
in confusione
¡ª ?Brivio si sofferma in modo particolare su Honda, la squadra dominante fino al 2019: ¡°Sono finiti gli anni d'oro da Doohan a Marquez passando per Rossi, quando bastava quella moto per vincere¡±. Proprio Marc d¨¤ spunto a una riflessione da parte di Davide: ¡°L'ho sentito dire di aver chiesto al team il motivo del test di una parte specifica. Aveva rivelato che non lo sapevano. Questo vuol dire che in Honda continuano a usare il vecchio metodo: copiano quello che vedono intorno e buttano nella mischia varie componenti per capire i risultati, ma cos¨¬ non si fa strada¡±. La nuova via ¨¨ ben diversa: ¡°La squadra in pista deve diventare parte integrante del programma della MotoGP, con una grande sinergia tra la casa e quelle in pista: devono smettere di essere due gruppi diversi¡±. Una filosofia assimilabile in tempi brevi dai team giapponesi?
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