Non si pu¨° dire che sia stata una moto fortunata, un po¡¯ come la Bimota SB8, travolta sul pi¨´ bello dai guai finanziari dell¡¯azienda. Ma come la ¡°cugina¡± riminese anche la Mondial Piega era dotata di un fascino irresistibile. Il design era strepitoso: scarico sottosella, frontale con gruppi ottici sovrapposti (un layout ripreso in seguito dalla Ducati 999 e non solo) e una bellissima livrea argento-blu che richiamava le gloriose Mondial da corsa degli anni Cinquanta e Sessanta. Anche in questo caso il propulsore era giapponese, il V2 di quella Honda Vtr 1000 SP1 che aveva da poco vinto il titolo Sbk con Colin Edwards. Il telaio era invece un traliccio in tubi. La Piega avrebbe dovuto rilanciare il marchio partecipando anche al Mondiale delle derivate: purtroppo non sarebbe andata cos¨¬, e la ¡°nuova¡± Mondial avrebbe chiuso i battenti solo qualche anno dopo con circa 120 esemplari di Piega prodotti.
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