Il turco della Yamaha, nuovo leader del Mondiale Superbike, guida come su un cavallo imbizzarrito, sul solco dell¡¯americano ¡°pazzo¡±. Jonathan Rea ha uno stile composto, simile al grande Ago. Ecco perch¨¦ ogni pilota va forte in modo diverso e con moto diverse
Anche il motociclismo sta scoprendo gli atleti turchi, in questo caso rappresentati dal 24enne Toprak Razgatlioglu, trionfatore dell¡¯ultimo GP d¡¯Inghilterra Sbk a Donington e nuovo leader iridato davanti al 6 volte campione del mondo Jonathan Rea, finito gambe all¡¯aria al dodicesimo giro di gara-2 nel tentativo di riagganciare il suo avversario oramai in fuga. Cos¨¬ il mondiale Sbk si riaccende perch¨¦ Rea con la sua Kawasaki non ¨¨ tipo da mollare e il campionato ¨¨ tutt¡¯altro che chiuso: ma ¨¨ fuor di dubbio che il fuoriclasse irlandese ha trovato nel giovane corridore turco pane per i suoi denti e il motociclismo, forse, una nuova stella.
razgatlioglu gi¨¤ nella storia
¡ª ?Toprak ¨¨ gi¨¤ nella ¡°storia piccola¡± essendo il primo corridore turco a salire sul podio di una gara iridata Sbk (2018 proprio a Donington), a vincere per la prima volta in gara-1 e in Superpole Race (2019 Magny-Cours), a ottenere tre vittorie nel 2020 (quarto posto finale in campionato), a salire in vetta alla classifica generale del Mondiale delle derivate di serie dopo i primi quattro round 2021. Ma evidentemente il giovane asso turco vuole conquistarsi un posto nella ¡°storia grande¡±, diventando gi¨¤ da quest¡¯anno campione del mondo Sbk e magari passare poi, dal 2024 (e fors¡¯anche prima, al di l¨¤ dei vincoli contrattuali con Yamaha) non ancora trentenne, in MotoGP, ma non per fare la comparsa, come gi¨¤ accaduto a tanti.
toprak e la sua tecnica
¡ª ?Intanto Toprak deve dare continuit¨¤ alla sua azione, dimostrando nei fatti di avere superato i suoi limiti: la discontinuit¨¤, l¡¯eccessiva esuberanza frutto di cadute, la difficolt¨¤ sul bagnato. In altre parole, Toprak deve dimostrare con i fatti di non essere una delle tante meteore ma un fuoriclasse capace di andare forte, di vincere gare e campionati. Il potenziale ce l¡¯ha: un funambolo talentuoso, con la scorza del lottatore, di indomito carattere con un bagaglio tecnico e agonistico di tutto rispetto, uno che in pista sa trovare lo spazio per infilarsi in staccata e filar via in percorrenza, sa farsi largo a gomitate come fosse un ciclista al Tour de France, sa incutere timore a chi non gli da strada, sa dare spettacolo.
razgatlioglu e rea
¡ª ?Diverso in tutto, o quasi, da Rea. Il nordirlandese corre andando ¡°a spasso¡±, come facendosi portare lui dalla sua moto, con il suo stile fluido e cadenzato alla Agostini, mai (apparentemente) al limite. Il turco, all¡¯opposto, corre da gladiatore, tratta la moto come fosse su un toro imbizzarrito, danzandoci sopra a scatti, entrando in ogni staccata in modo furioso, intraversando, uscendo dalla curva come se non ci fosse pi¨´ un domani, sempre appeso a un filo. Che dire? Che spettacolo!
S¨¬, perch¨¦, non si tratta di fuffa, neppure di show circense, ma di espressione di classe, di qualit¨¤ tecnica, di determinazione agonistica, di volont¨¤ di vincere come dimostra il cronometro (domenica a Donington ¨¨ stato un martello girando sostanzialmente sempre nella forbice di un paio di decimi, poco pi¨´), come dimostrano le classifiche, come dimostrano oggi la difficolt¨¤, se non l¡¯incapacit¨¤, degli avversari nel tentare di contenerlo. Se, giocando un po¡¯ o tanto di fantasia abbiamo paragonato (non solo per stile) Rea a Giacomo Agostini, allora il giovane turco pu¨° ricordare, non solo per la statura, l¡¯esuberante e di pi¨´ texano Kevin Schwantz, l¡¯iconico centauro ¡°kamikaze¡± che infiamm¨° il motociclismo degli anni Ottanta-Novanta allargandone i tradizionali confini degli appassionati, antesignano dell¡¯epopea show-business marcata Valentino Rossi.
toprak come kevin
¡ª ?Come Toprak, in pista Kevin si sentiva da lontano per come trattava il motore e si vedeva da lontano per come arrivava e impostava in curva. Come ieri Kevin sbatteva la sua Suzuki 500 numero 34 con una eleganza brutale da cow-boy, cos¨¬ oggi Toprak butta gi¨´ in curva la sua Yamaha, come sapesse che lass¨´, in cielo, qualcuno lo tiene appeso, evitando il crash: "Aspetto che il panico cresca, quando la paura si tramuta in visioni celestiali inizio a staccare", parole di Schwantz. Capito?
E non erano solo parole. Certo, poi questo modo di pensare e di correre si paga: un ¡°solo¡± titolo mondiale 500 per l¡¯iconico texano che ne avrebbe meritati almeno 3 o 4 se avesse corso, come si dice, ¡°con la testa¡± e non solo ¡°col cuore¡±. ¡°Chissenefrega¡±, ripeteva Kevin: che poi, con la bottiglia di whisky vuota in mano, faceva le pagelle a se stesso e ai suoi avversari, conquistandosi altri applausi, anche nel dopo corsa e fuori dalle piste, inventando anche un modo nuovo di leggere e raccontare il motociclismo moderno, quello che poi esploder¨¤ con Valentino.
stili ed epoche
¡ª ?Nel motociclismo de ¡°I giorni del coraggio¡± il bello stile raccolto, una saldatura pilota-moto (quello di Bruno Ruffo, di Tarquinio Provini, di Silvio Grassetti, poi di Ago, Luca Cadalora, Max Biaggi, Jorge Lorenzo) non era un vezzo esteriore, una questione estetica (anche se era da applausi alla vista) ma, specie fino alla vigilia degli anni 2000, una esigenza tecnica: per andare forte bisognava curvare composti e sul dritto e sui curvoni stare ¡°tutto dentro¡± perch¨¦ un solo dito fuori dalla carenatura e la punta di uno stivaletto non allineata significava il calo della lancetta del contagiri, tempi sul giro pi¨´ alti, spesso l¡¯addio alla vittoria.
Oggi, sostanzialmente, ¨¨ l¡¯opposto, dalla Moto3 fino alla MotoGP e alla Sbk. Ci¨° per il peso e l¡¯impostazione telaistica del mezzo, per le potenze dei motori, per il modo di lavorare della gomma. Se, appunto, Agostini pu¨° essere considerato per compostezza di guida la sintesi della sua epoca, con quelle moto, quei telai, quei motori, quelle gomme, quei circuiti, oggi la sintesi stilistica e del modo di guidare ¡°sporco¡±, con tutto il corpo che sente la gomma, in MotoGP ¨¨ data da Marc Marquez e in Sbk da Razgatlioglu.
vantaggi e no
¡ª ?Giacomo Agostini ¡°fantino¡± vinceva (anche) con il suo stile composto? S¨¬. Ma vinceva anche il longilineo Mike Hailwood che guidava (o era costretto dalle caratteristiche diverse dei suoi mezzi) le sue scodinzolanti Honda con minor raffinatezza stilistica e pi¨´ brutalit¨¤ nel muoversi variando il baricentro e nell¡¯aprire e chiudere la manetta del gas. Per non parlare di Renzo Pasolini, forse l¡¯antesignano dello stile del Razgatlioglu di oggi, in curva corpo tutto fuori di traverso, staccate da furia, moto sulle montagne russe, mai diritta. C¡¯era e c¡¯¨¨ uno stile perfetto? ¡°Lo stile perfetto ¨¨ quello del pilota che vince¡± sentenziava il conte Domenico Agusta. Valeva ieri. Vale ancora oggi.
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