Pilota ufficiale Yamaha, ¨¨ stato il primo turco a salire sul podio della top class delle derivate di serie. Scopriamo chi ¨¨ il numero 54 cresciuto sotto l¡¯ala del pluricampione Kenan Sofuoglu
Negli ultimi sei anni il mondiale Superbike ¨¨ stato dominato da Jonathan Rea e la sua Kawasaki. Ora tra i pretendenti al trono risuona il nome del pilota turco numero 54 della Yamaha che, a soli 24 anni e alla quarta stagione in top class delle derivate di serie, ¨¨ uno dei guastafeste del (quasi) invincibile inglese sulla Ninja. Cresciuto sotto l¡¯ala del pluricampione della Supersport 600, Kenan Sofuoglu, ¨¨ conosciuto da molti per i suoi risultati sportivi, da altri per i suoi infiniti ¡°stoppie¡± e da altri ancora per la sua innata follia da vero atleta Red Bull. Ma chi ¨¨ Toprak Razgatlioglu?
La biografia
¡ª ?Classe 1996, Toprak guida la sua prima moto all¡¯et¨¤ di cinque anni e successivamente vince alcuni titoli nel campionato nazionale Motocross. A soli 13 anni corre la sua prima gara in sella a una 600 cc e dal 2011 inizia la sua carriera a livello europeo nella Yamaha R6 Dunlop Cup. Due anni dopo, con il numero 54, debutta nella Red Bull Rookies Cup e nel 2014 al Sachsenring sale sul gradino pi¨´ alto del podio della categoria del Motomondiale dedicata ai giovanissimi talenti. Nella stessa stagione partecipa anche all¡¯ultimo round della Superstock 600 a Magny-Cours, che vince per pochi decimi sul francese Dumont. Nonostante il viso ¡°da bravo ragazzo¡±, il turco sorprende per grinta e tenacia in gara: nel 2015 debutta nell¡¯Europeo Superstock 600, che vince nello stesso anno. Il passaggio alla Stk 1000 ¨¨ d¡¯obbligo e in sella a una Kawasaki Ninja ZX-10R affila le unghie prima di sfiorare il titolo nel 2017, dopo un¡¯agguerritissima stagione con Michael Ruben Rinaldi. Dal 2018 inizia la carriera in Sbk con il team Puccetti, con cui ha corso negli ultimi anni Kenan: nonostante la Kawasaki clienti, conquista subito due podi e si dimostra molto veloce ? suo il titolo di Rookie dell¡¯anno e nel 2019, con la stessa squadra, vince due gare in Francia, diventando il primo turco a trionfare in Sbk. Nel 2020 viene preso dal team ufficiale Yamaha, con cui riesce a portare a casa ottimi risultati e a fine anno ¨¨ 4¡ã.
Knn 54 Rider con maestro Sofuoglu
¡ª ?I successi iridati di Kenan hanno dato vita a un vero e proprio movimento di piloti turchi ispirati dal connazionale Campione del Mondo. Tra questi anche Toprak, che per primo ha attirato l¡¯attenzione di Sofuoglu. Allievo e maestro, in pista come a casa, dove i due si allenano tutt¡¯oggi insieme per migliorare la guida e la sensibilit¨¤. All¡¯interno del piccolo e tortuoso circuito privato a Sakarya, accompagnati dall¡¯arrivo di nuovi talenti come Can e Deniz ?nc¨¹ o Bahattin Sofuoglu (nipote di Kenan), si giocano grandi sfide con Supersport 300, motard, kart, trial e anche stunt show. Come Valentino Rossi con la VR46 Academy, Kenan Sofuoglu ha dato vita alla Knn54 Rider per formare i piloti turchi e oggi, sul campo di gara, Toprak Razgatlioglu ¨¨ il riferimento dei porta colori della bandiera rossa con luna e stella a cinque punte.
Talento stravagante
¡ª ?In abiti civili Toprak appare come un normalissimo e tranquillo ragazzo, dall¡¯anima docile, non troppo basso e abbastanza smilzo. Ma quando si infila il casco, il turco si mostra per il pilota che ¨¨. Fin dalle sue prime gare in Superstock 600, si ¨¨ sempre dimostrato veloce e aggressivo, ma soprattutto con un coraggio e un controllo del mezzo ben superiore ai suoi avversari. Nel circus del motorsport ¨¨ famoso per le lunghe frenate in monoruota in pit lane, tanto che, terminate le sessioni di test, tutti i meccanici dei team escono dal box per filmarlo e applaudirlo (e anche Jack Miller ha provato a sfidarlo). Quando invece si parla di fare sul serio, questa sensibilit¨¤ sulla leva destra fa la differenza nell¡¯inserimento di curva: infatti, Razgatlioglu riesce a piegare con la ruota posteriore che galleggia, regalando slow motion mozzafiato e lasciando a bocca aperta anche i pi¨´ veloci della Superbike. Il turco ¨¨ uno di quegli atleti che noi comuni mortali definiremmo ¡°fuori di testa¡± e non a caso, come quello del suo folle mentore, il casco ¨¨ completamente sponsorizzato Red Bull, che da sempre supporta gli sport estremi.
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