Il pilota brasiliano, con esperienze anche nella Cagiva, sal¨¬ definitivamente alla ribalta vincendo il tormentato Gran Premio FIM al manubrio della Suzuki
Il Brasile ha una buona tradizione nelle due ruote, con numerose gare del Motomondiale ospitate principalmente sulla pista di Jacarepagua ed anche una incursione nel 1992 sul circuito di Interlagos. Le imprese di Ayrton Senna oscurarono per buona parte dei primi anni Novanta l¡¯interesse per le due ruote, poi la tragedia di Imola spinse molti ¡°aficionados¡± carioca a dedicarsi al Motociclismo e seguire le prodezze di Alex Barros, il brasiliano pi¨´ vincente nell¡¯era moderna del Motomondiale.
UNA DURA GAVETTA IN CAGIVA
¡ª ?Emerso nel 1986 nella classe 80, prima con la Autisa e poi con la Arbizu/Casal, Alex esord¨¬ in 250 nel 1988 disputando il solo GP di casa con la Fior. L¡¯anno successivo, con una Yamaha del team Venemotos, collezion¨° sette arrivi a punti chiudendo diciottesimo nella classifica iridata. Risultati discreti che gli valsero l¡¯ingaggio da parte della Cagiva nella classe 500 GP. Nel 1990 subito alcune soddisfazioni con il quinto posto a Spa-Francorchamps ed il dodicesimo posto finale nella classifica piloti. Pi¨´ difficile l¡¯anno successivo: dopo tre arrivi in zona punti in Giappone, Australia ed a Laguna Seca ed un ottimo quarto posto a Misano Adriatico, arriv¨° un brutto infortunio al GP di Germania che gli rovin¨° la stagione. Riusc¨¬ a gareggiare ad Assen chiudendo settimo ma poi nuovi problemi fisici lo tennero ai box per il resto dell¡¯anno. Nel 1992, anno che vide il primo successo Cagiva in 500 con Lawson in Ungheria, Barros fece la sua parte per la scuderia varesina e conquist¨° il primo podio in assoluto nel Motomondiale, sempre sulla pista di Assen, poche settimane dopo un ottimo quinto posto al Mugello. In seguito un infortunio in Francia lo penalizz¨° di nuovo anche se ad Interlagos giunse un buon ottavo posto. Chiusa la stagione con un ritiro a Kyalami, arriv¨° il ¡°salto di qualit¨¤¡± con l¡¯ingaggio al team ufficiale Suzuki per il 1993.
Gregario di SCHWANTZ? Anche NO!
¡ª ?La concorrenza interna con il leggendario Kevin Schwantz non sembr¨° spaventare Barros che gi¨¤ ad Eastern Creek, prima gara stagionale, consegu¨¬ un ottimo quinto posto. Segu¨¬ poi un settimo posto a Shah Alam ed un sesto a Suzuka, quindi a Jerez de la Frontera arriv¨° gi¨¤ la prima chance di vittoria, in una gara difficilissima con tante cadute provocate da un asfalto pessimo. Purtroppo, nelle fasi finali di gara una incomprensione con un doppiato, dovuta anche alla pressione esercitata da Schwantz, lo fece finire rovinosamente a terra. Ad un quarto posto a Salisburgo seguirono due ritiri in Germania ed Olanda, poi un¡¯altra sequenza di piazzamenti discreti tra cui due quinti posti al Montmelo ed a Misano, nella gara resa tristemente famosa dall¡¯incidente di Wayne Rainey. Con Schwantz da quel momento irraggiungibile in testa al campionato ed avviato verso il suo unico titolo mondiale, Barros rialz¨° la testa e giunse ottimo secondo a Laguna Seca. I tempi erano maturi per il primo successo in 500.
IL TRIONFO DI JARAMA
¡ª ?Il Motomondiale 1993 si chiuse non a Kyalami come previsto ad inizio stagione, ma sulla pista madrilena di Jarama, con il GP della FIM. Una pista tortuosa, poco adatta per il Motomondiale, dove le cadute tra prove e gara si sprecarono causando numerosi infortuni. Nella mattinata si tennero le gare della 125 GP, con il compianto?Waldmann vincitore e Raudies campione del mondo, e della 250 GP con Loris Capirossi tradito da una uscita di pista lasciando cos¨¬ vittoria e titolo mondiale a Tetsuya Harada, talento della classe di mezzo rimasto poi inespresso. Arriv¨° cos¨¬ la gara della 500. L¡¯asfalto scivoloso della pista madrilena trad¨¬ in successione la Yamaha di Cadalora, la Honda Nsr di Shinichi Itoh e la Cagiva del poleman John Kocinski, permettendo cos¨¬ a Barros di involarsi indisturbato al comando. Unico a tentare di resistergli fu Daryl Beattie con la superstite Honda ufficiale, mentre Schwantz ormai pago del titolo si limit¨° ad amministrare la terza posizione contenendo gli assalti di Alex Criville, che pure era sostenuto da una nutrita tifoseria locale. Dietro seguivano le Cagiva ¡°superstiti¡± di Doug Chandler e Mat Mladin. Stavolta Barros non si fece prendere al panico ed amministr¨° bene i doppiaggi, andando a vincere con quattro secondi e sette di vantaggio su Beattie e ben diciassette secondi e mezzo su Schwantz. Era la prima vittoria di un brasiliano nella 500 GP ¡°moderna¡±!
ANNI DI SUCCESSI
¡ª ?Dopo il trionfo di Jarama ed il sesto posto nella classifica generale finale della 500 GP, segu¨¬ un 1994 un po¡¯ meno brillante con l¡¯ottavo posto finale ed un secondo posto ad Assen quale miglior piazzamento. A partire dal 1995 il passaggio alle Honda dei team satellite, in un crescendo di soddisfazioni. Nel 1996, con la Honda curata dal team di Francesco Pileri, arriv¨° quarto in classifica finale con due secondi ed un terzo posto parziale. Nel 2000 riusc¨¬ a tornare alla vittoria ad Assen, sua pista preferita, per poi bissare al Sachsenring e chiudere secondo a Rio. Arriv¨° cos¨¬ un altro quarto posto finale, bissato poi nel 2001 quando vinse un bagnatissimo GP d¡¯Italia al Mugello conseguendo poi altri due secondi posti ed un terzo posto.
LE ULTIME STAGIONI
¡ª ?E al quarto posto finale Alex avrebbe concluso anche nella stagione inaugurale della MotoGP, con due vittorie a Motegi ed a Valencia, sempre al manubrio di una Honda. Nel 2003 il passaggio al team ufficiale Yamaha, ma si tratt¨° di una esperienza sfortunata conclusa al nono posto della classifica finale MotoGP. L¡¯ultima vittoria sarebbe stata al GP del Portogallo nel 2005, all¡¯Estoril, di nuovo su una Honda. Nel 2006, un breve passaggio in Superbike sempre su Honda del team Klaffi, quindi l¡¯ultima stagione in MotoGP nel 2007 con la Ducati del team Pramac D¡¯Antin ed un ulteriore podio al Mugello. A fine anno, l¡¯annuncio del ritiro a Valencia. Da allora il Brasile aspetta un nuovo talento capace di fare rivivere i fasti di Alex: sar¨¤ la volta buona con Diogo Moreira, anche quest¡¯anno protagonista nella Moto3?
? RIPRODUZIONE RISERVATA