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I 1000 GP del Motomondiale. Come ¨¨ cambiato dal 1949 fra gare, moto, classi e punteggi
Domenica a Le Mans si corre il gran premio numero 1000 della storia del motomondiale, iniziata nel 1949. Nel Motorsport, rispetto ai round disputati, ¨¨ la Formula 1 a svettare, con 1084 GP ufficiali dal 1950 a oggi. Con il GP del Portogallo a Portimao del 25-26 marzo 2023 ha preso il via la stagione n¡ã 75 del campionato di motociclismo di velocit¨¤ Grand Prix. Fino al 1939 c¡¯era il Campionato Europeo, vinto nella sua ultima edizione della classe regina, l¡¯attuale MotoGP, dal pesarese Dorino Serafini su Gilera ¡°Rondine¡± 500 4 cilindri compressore, bolide da 85 CV e velocit¨¤ oltre 230 km/h. Con la stessa moto, prima della bufera della seconda guerra mondiale, sull¡¯autostrada Bergamo-Brescia, Piero Taruffi, lo stesso pilota che nel 1957 vincer¨¤ su Ferrari l¡¯ultima 1000 Miglia, aveva stabilito il nuovo primato mondiale dell¡¯ora a 205,252 km/h toccando la punta di 274,181!?
primo mondiale quasi tutto europeo
¡ª ?La stagione inaugurale del Motomondiale fu una versione ¡°breve¡± del campionato europeo dell¡¯anteguerra. Moto, piloti, team, circuiti erano tutti strettamente europei, con l¡¯eccezione di una manciata di corridori di origine australiana e neozelandese. Tutti i circuiti erano ricavati da strade di normale circolazione. L¡¯unico impianto permanente del campionato era il circuito di Monza. Il sistema di assegnazione del punteggio prevedeva 10 punti al primo classificato in ogni categoria, 8 al secondo, 7 al terzo, 6 al quarto e 5 al quinto. Veniva inoltre assegnato 1 punto all'autore del giro pi¨´ veloce, a condizione che riuscisse a terminare la gara. Nelle classi 125 e nei sidecar venivano considerati tutti i risultati ottenuti, mentre in 250, 350 e 500 erano tenuti validi solo i migliori tre risultati della stagione. A causa delle polemiche seguite all'attribuzione del punteggio nella classe 500, il cui campionato viene deciso da una discutibile e contraddittoria interpretazione del regolamento, lo stesso viene cassato e modificato per la successiva stagione. Le 6 gare in programma erano distribuite in un arco temporale piuttosto ridotto: dopo l'esordio ad inizio giugno, l'ultima gara, il GP delle Nazioni si svolse meno di tre mesi dopo, il 4 settembre. Tra l'altro tre gare, il GP di Svizzera quello d¡¯Olanda e quello del Belgio furono molto ravvicinati, nell'arco di soli 16 giorni tra il 2 e il 17 luglio. Il Mondiale si risolse in un duello tra moto e piloti britannici e italiani, con i primi che ottennero i titoli di 350 (con Freddie Frith vincitore di tutti i GP della stagione), 500 e sidecar, mentre in 125 e 250 si affermarono accoppiate italiane. Da segnalare il fatto che nell'ottavo di litro andarono a punti solo moto e piloti italiani. Tra le curiosit¨¤ il fatto che il GP dell¡¯Ulster vide al via le tre classi presenti contemporaneamente. Un altro mondo, il Motomondiale di oggi, quello del 2023, da record anche per il numero di gare: 20 GP con il record di 40 gare!?
le motogp di oggi e la gilera del 1939
¡ª ?? un campionato che riveste particolare interesse sul piano tecnico, specie in relazione all¡¯aerodinamica di questi bolidi con motori 1000 cc 4 cilindri 4 tempi bialbero sotto i 160 Kg di peso, da 300 CV di potenza e oltre 360 km/h di velocit¨¤ massima che impiegano 11 secondi per raggiungere da fermo i 300 km/h e 2,5 secondi da 0 a 100 km/h, 5,2 secondi da 0 a 200 km/h. Per capire il salto tecnico basti pensare che la Gilera 500 4 cilindri 500 del 1939 (il cui motore sviluppato senza pi¨´ compressore sar¨¤ protagonista fino al 1956) era un¡¯opera d¡¯arte di ingegneria meccanica con il suo 4 cilindri con distribuzione a doppio albero a camme e con raffinatezza tecniche quali il compressore volumetrico, le bielle e l¡¯albero motore montate su cuscinetti a rulli e cilindri inclinati in avanti di 30¡ã, una potenza portata sopra i 90 CV a 9500 giri, un bestione di 230 Kg da 260 km/h.?
il primo Gp, il 13 giugno 1949
¡ª ?Una storia, quella del Motomondiale che inizia il 13 giugno 1949 con la gara dello Junior TT sul circuito stradale dell¡¯Isola di Man (un giro 60,703 Km!) sui cui impervi saliscendi fino al 17 giugno si disputeranno anche il Lightweight e il Senior TT. Sei gran premi in programma con cinque gare ogni volta (500, 350, 250, 125 e sidecar ¨C le ultime due categorie erano assenti nel primo round del TT) e con quattro gare di contorno con moto derivate dalla serie, addirittura con l¡¯allora sconosciuto Geoff Duke trionfatore nella ¡°Clubmans Senior¡± su una Norton con¡ targa e fanale. 59 i piloti ammessi alle qualificazioni della 500, con Artie Bell (Norton) in pole (25¡¯52.0) media oltre i 140 km/h. Furono giorni di gran festa con la partenza della mezzo litro data il 17 giugno dal Duca di Edimburgo di fronte a una folla strabocchevole assiepata lungo gli oltre 60 Km del tracciato. Dopo alterne vicende e numerosi colpi di scena (rallentati da inconveniente meccanici o out per cadute i tre principali protagonisti: Leslie Graham e Reg Amstrong su A,J.S. e Bob Foster su Guzzi) alla fine sar¨¤ Harold Daniell (Norton) a tagliare per primo il traguardo con il tempo ¡ record di 3h.02¡¯.18.600! Oltre tre ore di corsa, di una gara di 7 giri per un totale di 425,1 Km! Giro veloce di Graham in 25¡¯31 alla media di 142,8 Km/h anche se era stato Foster su Guzzi bicilindrica senza compressore, il pi¨´ veloce, ma il record non gli fu assegnato perch¨¦ ¡ non concluse la corsa.?
il primo mondiale
¡ª ?Gli italiani si rifaranno gi¨¤ due settimane dopo, nel secondo round iridato nel GP di Svizzera nella foresta del Bremgarten (lo stesso giorno correranno anche le 4 ruote ¡°monoposto¡± che dal 1950 diventer¨¤ il mondiale F1), dominando la 250 con il veronese Bruno Ruffo (Guzzi Gambalunghino) ¨C lotta a coltello con il cesenate Ambrosini su Benelli, gran secondo davanti a Fergus Anderson su Guzzi) e la 125 tutta tricolore, con Nello Pagani (Mondial) sul gradino pi¨´ alto del podio. Dominio di Graham sulla poderosa bicilindrica AJS ¡°porcupine¡± vanamente contrastato da Arciso Artesiani (Gilera), Harold Daniel (Norton), Pagani (Gilera), Frith (Velocette) Gianni Leoni (Guzzi). Nella 350, Velocetta prima con Frith seguita da tre Ajs (Graham, Doran, Amstrong). Il mondiale proseguir¨¤ con il 9 luglio (GP Olanda, Assen) con una mirabile doppietta di Nello Pagani (Gilera) nella 500 ¨C con Artesiani terzo ¨C e nella 125 (Mondial) con Ubbiali 3¡ã su MV. Quindi 17 luglio GP Belgio a SPA con gli italiani a bocca asciutta, idem il 20 agosto all¡¯Ulste. I nostri si rifaranno il 4 settembre nell¡¯epico round finale di Monza (6,300 Km), unico circuito permanente mondiale, con i trionfi di Pagani (500), Ambrosini (250), Leoni (125) e Frigerio (side). Alla fine i primi campioni del Mondo sono: Graham (A.J.S.) nella 500, Freddie Frith (Velocette) nella 350), Bruno Ruffo (Guzzi) nella 250, Nello Pagani (Mondial) nella 125, Oliver/Jenkinson (Norton) nei side.
passione, incidenti e protagonisti?
¡ª ?Il mondiale comunque parte con ovunque gran partecipazione di pubblico e interesse da parte dei media. Molti gli incidenti, alcuni anche mortali. Gli italiani ci sono, protagonisti come piloti e come moto. Ma gli avversari non mancano: fra i piloti Graham, Amstrong, Doran, Anderson, Frith,Wood,Fosetr, Bell e un nugolo di giovani leoni ¨C come Duke, Amm, Sandford, Lomas ecc. ¨C che presto si faranno valere contrastati dai nostri Masetti, Pagani, Artesiani, Balzarotti, Milani, Lorenzetti, Ruffo, Ambrosini, Ubbiali, Leoni, Alberti, Liberati e tanti altri, molti dei quali incontreranno anzitempo in corsa la falce della ¡°dea bendata¡±. Sul piano tecnico, la federazione (su pressione degli inglesi) c¡¯¨¨ il divieto dell¡¯uso dei motori col compressore e delle benzine speciali. L¡¯industria inglese, tedesca e anche francese dimostrava di aver recuperato bene dallo tsunami bellico: AJS (con una bicilindrica parallela rivisitata dopo essere stata progettata per l¡¯uso del compressore), Triumph, BSA, Velocette e soprattutto Norton (rilanciando il suo monocilindrico 500) si dimostrano subito all¡¯altezza. Le Case italiane non mollano: Guzzi rispolvera il bicilindrico d¡¯anteguerra (poi rivoluzioner¨¤ le corse con ardite realizzazioni fino alla 500 8 cilindri). Gilera, costretta dai regolamenti a tenere in soffitta la poderosa 4 cilindri sovralimentata si presenta solo a fine stagione a Monza con un nuovo propulsore che comunque far¨¤ mirabilie gi¨¤ nel 1950 vincendo il mondiale 500 con Masetti. Nel museo anche la mirabile Bianchi 500 4 cilindri sovralimentate. Guzzi, Gilera, Bianchi, Mv Agusta recupereranno poi velocemente mentre nelle altre cilindrate Guzzi, Benelli, Mondial, Morini, Ducati sono subito le moto da battere. Ma qui entriamo in un¡¯altra storia.?
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l'evoluzione delle classi
¡ª ?Il Motomondiale ¨¨ partito nel 1949, con quattro classi: 125, 250, 350, 500 e poi sidecar. Nel 1962 debuttano i microbolidi di 50cc., cilindrata portata a 80 cc nel 1984 e chiusa nel 1989. A fine 1982 termina anche la 350, con Agostini Re con 7 titoli e 54 vittorie. Nel 1975 Agostini centra con la Yamaha, la prima Casa giapponese a conquistare il titolo della top class, la prima 500 GP 2 tempi, il suo ottavo titolo personale. I piloti italiani sono al vertice del Motomondiale: 79 titoli iridati vinti (2 nella 50, 24 nella 125/Moto3, 25 nella 250/Moto2, 8 in 350 e 20 nella 500/MotoGP. contro 55 degli spagnoli, 44 dei britannici, 18 tedeschi, 17 statunitensi. Le corse di moto erano iniziate molto prima del 1949, addirittura a fine ¡®800 andando di pari passo con l¡¯evolversi della produzione di serie. I costruttori di moto ¨C idem per quelli di auto ¨C avevano necessit¨¤ di pubblicizzare il nuovo mezzo a due ruote con il motore e le corse erano lo strumento ideale, utile anche come probante banco di prova tecnico. Oggi la MotoGP ¨¨ sport show-business mondiale fra i pi¨´ significati sul piano tecnico e fra i pi¨´ importanti sul piano dello show-business. La storia continua.
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