Formula 1
Giocare a scacchi a 300 all'ora: le quattro partite che hanno deciso il GP
Trovatelo voi, se ci riuscite, un altro sport in grado di emozionare tanto con l¡¯azione quanto con la semplice¡ attesa dell¡¯azione. Il GP Singapore, al contrario delle aspettative della vigilia, ha offerto forse poco spettacolo sul piano dei sorpassi e delle battaglie ruota a ruota in pista, ma ci ha comunque regalato due ore divertenti e intense. Stavolta il caos, gli incidenti, gli scambi di posizioni al comando, hanno lasciato spazio a uno show autentico e vibrante, alle strategie e ai tatticismi che ci hanno tenuti incollati alla sedia per tutti e 62 i giri di gara. Pi¨´ che un GP pirotecnico della nuova era hollywoodiana di Liberty Media, una tesissima partita a scacchi. O, meglio, almeno quattro partite in una. Di sicuro un tuffo nel passato, tanto che ¨C non a caso ¨C la vittoria della Ferrari di Carlos Sainz, oltre a risvegliare i tifosi dal torpore di pi¨´ di un anno passato a guardare le feste degli altri, ha riportato alla memoria l¡¯impresa di Gilles Villeneuve a Jarama nel 1981. O quelle di Lauda e Prost, due maghi nella lettura delle corse.?
Carlos Sainz e il gioco del Drs con Norris
¡ª ?E visto che di magie tattiche si parla, la strategia pi¨´ brillante non potrebbe che essere quella che ha permesso a Sainz di interrompere il digiuno di vittorie e riportare la Ferrari in vetta. Un vero e proprio colpo da maestro di cui Carlos si ¨¨ giustamente preso la paternit¨¤: dopo aver chiesto al muretto di essere costantemente aggiornato del vantaggio su Norris, lo spagnolo ha iniziato ad amministrare il distacco per offrire all¡¯ex compagno di squadra la possibilit¨¤ di usare l¡¯ala mobile in rettilineo, e quindi avere un¡¯arma in pi¨´ per difendersi dalle Mercedes.?
intesa norris
¡ª ?Lando si ¨¨ rivelato un alleato fondamentale, ma la scelta di giocare sull¡¯equilibrio dei centesimi ¨C la McLaren doveva restare sotto il secondo di gap per avere il Drs, ma non abbastanza vicina da attaccare ¨C ha sorpreso proprio tutti. Persino l¡¯ingegnere di pista Riccardo Adami che deve aver sgranato gli occhi quando, dopo aver informato Sainz del vantaggio ormai ridotto su Norris, si ¨¨ sentito rispondere: ¡°S¨¬, lo so. Lo sto facendo apposta¡±. Un vero capolavoro destinato a segnare per sempre la carriera del 29enne spagnolo.
Mercedes e la strategia a due soste
¡ª ?Una tattica difensiva che si ¨¨ resa necessaria negli ultimi giri, per resistere alla strategia d¡¯attacco di Russell e Hamilton. Approfittando del regime di Virtual Safety Car imposto dopo il ritiro di Ocon, i due piloti Mercedes sono infatti tornati ai box per la seconda sosta di giornata: cos¨¬ facendo, George e Lewis hanno ridotto il tempo necessario per il pit-stop e hanno potuto sfruttare il treno di gomme medie extra che avevano conservato dopo le prove libere. Negli ultimi 16 giri, la gara del team di Brackley si ¨¨ trasformata in una sorta di lunga qualifica, con giri record su giri record per sorpassare Leclerc pi¨´ in velocemente possibile e chiudere il gap da Sainz e Norris.?
inciampo russell
¡ª ?Missione compiuta, ma solo a met¨¤: Russell in effetti si ¨¨ accodato alla coppia al comando a quattro tornate dalla bandiera a scacchi, ma ¨¨ rimbalzato sulla strenua difesa di Lando e sull¡¯intelligenza di Carlos, che ha palesemente rallentato per offrirgli il Drs in rettilineo. Una mossa che ha infiammato il finale di gara, ma che (forse) poteva essere realizzata meglio: richiamando ai box solo Hamilton, la Mercedes avrebbe conservato il secondo posto di Russell e messo il campione inglese (che negli ultimi giri sembrava nettamente pi¨´ veloce) nelle migliori condizioni per giocarsi la vittoria.?
All-in Red Bull: Verstappen contro tutti
¡ª ?Se c¡¯¨¨ una cosa che mette d¡¯accordo i tifosi di ogni fede, ¨¨ che la partita a scacchi tra Sainz e le Mercedes ¨¨ stata resa possibile solo dal clamoroso (e fin qui inspiegabile) blackout Red Bull: dopo un dominio lungo 14 GP su 14 in stagione, la RB19 non solo ¨¨ improvvisamente tornata sulla Terra in qualifica, ma si ¨¨ mostrata ¡°normale¡± anche in gara. Ciononostante, gli strateghi del muretto capitanati dall¡¯eccezionale Hannah Schmitz hanno comunque studiato una tattica da all-in. Dopo la doppia eliminazione in Q2 era chiaro che, vista la situazione in entrambe le classifiche mondiali, un secondo, un quinto o un ventesimo posto non avrebbe fatto alcuna differenza e che l¡¯unico obiettivo davvero da perseguire sarebbe stato quello di allungare la striscia record di vittorie.?
fame sempre al max
¡ª ?Per questo, sin dal via si ¨¨ scelto di rischiare il tutto per tutto per sfruttare con Verstappen (o con Perez) le poche possibilit¨¤ per tornare davanti su una pista dove i sorpassi sono tutt¡¯altro che scontati, specie senza la solita macchina dominante: Max e Checo sono quindi partiti con le Pirelli Hard nella speranza di approfittare di una Safety Car nella seconda parte di gara. La neutralizzazione della corsa ¨¨ invece arrivata troppo presto, al giro 20, e a quel punto Verstappen e Perez sono stati obbligati a restare in pista con gomme molto consumate: il segnale inequivocabile che non ci sarebbe stata pi¨´ alcuna chance di allungare il filotto di vittorie.?
Il sacrificio di Leclerc
¡ª ?Infine c¡¯¨¨ da analizzare anche il modo perfetto in cui la Ferrari ha scelto di sacrificare Charles Leclerc per aumentare le possibilit¨¤ di portare a casa il successo con Sainz. Una decisione che di certo non sar¨¤ stata presa a cuor leggero, ma che ¨¨ giustificata dal fatto che lo spagnolo autore della pole position ¨¨ stato fin dall¡¯inizio del weekend il pi¨´ competitivo nel box del Cavallino. Il segno di rottura rispetto recente passato ¨¨ evidente: se, come a Montecarlo nel 2022, alcune vittorie sono state sprecate nel tentativo di ottenere una doppietta, stavolta ¨¨ stato chiaro sin dal giro di formazione che ci sarebbe stato un Re da difendere a tutti i costi e una torre da immolare alla causa.?
leclerc s¨¬, leclerc no
¡ª ?Fuor di metafora, Charles ¨¨ partito con le Pirelli morbide (per giunta gi¨¤ usate in qualifica) pur se erano evidentemente le medie quelle pi¨´ adatte alla prima parte di gara. L¡¯ha fatto al solo scopo di sorpassare Russell al via e proteggere la leadership di Carlos, adeguandosi poi alle richieste del muretto, che giro dopo giro gli ha chiesto di mantenere un certo distacco dal compagno. E se ¨¨ vero che la Safety Car al giro 20 avrebbe potuto rimettere Leclerc in gioco per il podio, la sosta lenta (prima di dare l¡¯ok per ripartire i meccanici hanno dovuto aspettare il transito di Hamilton per evitare penalit¨¤) ¨¨ costata cara in termini di tempo e posizioni. Giusta anche la scelta di non rientrare in regime di Virtual Safety Car: il box gli ha chiesto di fare l¡¯opposto rispetto a Hamilton e quindi, restando in pista, il ferrarista ha potuto ulteriormente difendere la vittoria di Sainz, resistendo per qualche curva agli attacchi dei due piloti Mercedes. Bastava davvero poco per perdere la gara, ma stavolta a Maranello tutto ha funzionato alla perfezione e nessuno si ¨¨ fatto sorprendere dalle tattiche dei rivali.
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