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Frecce Tricolori al GP di Imola: si rinnova il legame tra Aeronautica e F1
Ci saranno le Frecce Tricolori a stendere i colori della bandiera italiana sul cielo di Imola domenica 18 aprile. La Pattuglia Acrobatica Nazionale sorvoler¨¤ la griglia di partenza dell¡¯Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola in occasione del GP Made in Italya & Emilia-Romagna 2021, prima tappa europea del campionato mondiale di Formula 1. Un connubio che si rinnova, quello tra l¡¯Aeronautica e i motori, per la soddisfazione dei tanti appassionati: a Imola le Frecce Tricolori tornano dopo pi¨´ di 40 anni. Era il 14 settembre del 1980 quando i velivoli della Pattuglia ¡ª all¡¯epoca ancora i Fiat G91 ¡ª si esibivano con il loro programma acrobatico sopra il circuito di Imola in occasione del primo e unico GP d¡¯Italia valido per il campionato mondiale che non si disput¨° a Monza. Anche nel corso della stagione 2020 le monoposto da Formula 1 e i jet dell¡¯Aeronautica hanno incrociato le proprie scie: il 6 settembre scorso i dieci Macchi Mb-339 hanno aperto il GP d¡¯Italia a Monza, una settimana dopo ¨¨ toccato a due Eurofighter del 4¡ã Stormo di Grosseto sorvolare il Mugello prima del Gran Premio Toscana Ferrari 1000. Una scelta non casuale dal momento che il simbolo dello Stormo basato sull¡¯aeroporto toscano ¨¨ il cavallino rampante, proprio quello della casa di Maranello.
IL CAVALLINO CHE UNISCE AEREI E AUTOMOBILI
¡ª ?Una storia affascinante nel segno di due uomini che seppero intuire le potenzialit¨¤ del futuro che gli si apriva davanti: il maggiore Francesco Baracca ¡ª asso dell'aviazione italiana ¡ª e Enzo Ferrari. Il cavallino rampante nero apparve per la prima volta sull¡¯aeroplano pilotato dall¡¯Asso a inizio 1917 e divenne definitivamente l¡¯insegna applicata sulla fusoliera degli aerei da lui pilotati. Dopo che Baracca fu abbattuto sul Montello il 19 giugno 1918 i genitori dell¡¯aviatore continuarono a tenerne vivo il ricordo, il 16 giugno 1923 ¡ª durante il Circuito del Savio ¡ª il padre Enrico incontr¨° un giovane Enzo Ferrari. A quell¡¯incontro segu¨¬ quello tra la madre di Francesco e il costruttore modenese, al quale la contessa Paolina Biancoli don¨° il cavallino rampante con queste parole: ¡°Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porter¨¤ fortuna¡±. Nacque cos¨¬ uno dei simboli pi¨´ conosciuti al mondo. In ricordo ed in onore di quel cavallino rampante le Frecce Tricolori acquisirono come nominativo radio l'appellativo di Pony. Ogni pilota delle Frecce Tricolori corrisponde ad un Pony, da Pony 0 che ¨¨ il Comandante passando per Pony 1 che ¨¨ il Capo Formazione arrivando fino a Pony 10 che ¨¨ il solista.
FRECCE E CAVALLINO RAMPANTE: LEGAME di 60 ANNI
¡ª ?Sul finire degli anni Venti sull¡¯aeroporto di Campoformido, situato pochi chilometri a est della base di Rivolto, i primi pionieri del volo acrobatico dimostrarono come l¡¯acrobazia aerea costituisse l¡¯essenza stessa della caccia militare e il suo esercizio fosse in grado di migliorare le prestazioni nel combattimento aereo. Da l¨¬ prese vita una tradizione di acrobazia aerea collettiva che culmin¨° con le formazioni acrobatiche collettive degli anni Cinquanta individuate a turnazione annuale presso i reparti operativi dell¡¯Aeronautica Militare: Lancieri Neri, Diavoli Rossi, Tigri Bianche, Getti Tonanti e Cavallino Rampante. Proprio da quest¡¯ultima, pattuglia di riserva nel 1960 e successiva titolare nel 1961, venne individuato il nucleo di piloti che andarono a costituire un gruppo che stabilmente si occupasse di acrobazia aerea collettiva e che rappresentasse in tutti gli eventi, in patria ed all¡¯estero, l¡¯Aeronautica Militare e tutta l¡¯Italia. Il 1¡ã marzo 1961 giunsero a Rivolto, provenienti dalla 4^ Aerobrigata di Grosseto (oggi 4¡ã Stormo, base della Difesa Aerea nazionale su velivolo Eurofighter ) i primi 6 velivoli F-86E ¡°Sabre¡± con la livrea della pattuglia del ¡°Cavallino Rampante¡± che recava l¡¯emblema dell¡¯Asso Francesco Baracca, simbolo ceduto dalla contessa Paolina, madre di Baracca, direttamente a Enzo Ferrari per la casa automobilistica di Maranello.
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LE SFIDE DI VILLENEUVE E SCHUMACHER
¡ª ?Auto da corsa e aerei da caccia hanno perfino incrociato le lame sfidandosi in gare di accelerazione. Dopo alcuni duelli tenutisi in epoche lontane, due sono stati i confronti ¡°epici¡± che hanno catalizzato l¡¯attenzione degli appassionati. Il primo risale al 21 novembre 1981: quel giorno la pista dell¡¯aeroporto di Istrana, base del 51¡ã Stormo, ospit¨° la gara di accelerazione tra Gilles Villenueve su Ferrati 126 Ck e il caccia F-104S Starfighter pilotato dal tenente Daniele Martinelli. Gilles e la Ferrari quella sfida la volevano vincere a tutti i costi: per ridurre al massimo la resistenza aerodinamica ¨C e in assenza di curve - vennero rimossi gli alettoni della 126 Ck, che fini per primeggiare sul caccia bisonico, il quale da regole di ingaggio non pot¨¦ usare il postbruciatore. Villeneueve stacc¨° un tempo di poco superiore ai 16 secondi, l¡¯F104 risult¨° pi¨´ lento di circa 3,5 secondi. L¡¯11 dicembre 2003 tocc¨° a Michael Schumacher portare la sfida all¡¯Aeronautica : stavolta a cimentarsi nella prova di accelerazione furono la Ferrari F2003GA e l¡¯Eurofighter Typhoon pilotato dal collaudatore e astronauta Maurizio Cheli sulla pista dell¡¯aeroporto ¡°Corrado Baccarini¡± di Grosseto, sede del 4¡ã Stormo. La ¡°Rossa¡± con cui il Kaiser aveva vinto il quarto dei suoi sette titoli mondiali era spinta dal propulsore V10 di 2.997 cm da circa 900 cavalli a 19.000 giri, una potenza sufficiente a farle superare i 350 km/h nella configurazione aerodinamica pi¨´ ¡°scarica¡±. L¡¯Eurofighter, dal canto suo, ¨¨ il pi¨´ avanzato caccia europeo attualmente in servizio, impiegato per la sorveglianza e la deterrenza aerea (ma utilizzato anche in fase di attacco), spinto da due turbofan Eurojet EJ200 pu¨° raggiungere Mach 2 con una punta velocistica di quasi 2.500 km/h. Tre le prove: nella prima (sulla distanza di 600 metri) prevalse la Ferrari in 9,4 secondi (due decimi in meno dell¡¯Eurofighter); nella seconda (sui 900 metri) prevalse l¡¯aereo, anche a causa della pista bagnata dalla pioggia; nella terza manche - sui 1.200 metri - nemmeno i 900 cavalli della Rossa riuscirono a contrastare i 180 kN di spinta dell¡¯Eurofighter di Cheli, che copr¨¬ la distanza in 14,2 secondi contro i 16,7 della Ferrari del Kaiser.
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