La tecnica
La Red Bull e il nuovo assetto che ha messo le ali alla RB16B
La prestazione della RB16B che ha permesso a Max Verstappen di conquistare la pole position a Yas Marina, ¨¨ stata frutto di un certosino lavoro di affinamento del suo assetto, iniziato dapprima con le simulazioni che avevano indicato che la scelta migliore fosse quella di adottare un assetto aerodinamico scarico. Da Venerd¨Ź questa ¨¨ stata progressivamente calibrata, accentuando nei fatti la riduzione del carico prodotto dalle ali, con un adozione sempre pi¨´ spinta verso la contestuale riduzione della resistenza allĄŻavanzamento. In pratica dopo le prime comparazioni, Verstappen ha adottato dalla FP2 in poi, una configurazione dellĄŻala con profilo a cucchiaio accentuato e paratie prive delle soffiature centrali, mentre Perez ha montato unĄŻala con profilo meno estremo e paratie standard.
Lavoro senza soste
ĄŞ ?Nei fatti ¨¨ emerso che proprio a causa delle modifiche apportate al tracciato, lĄŻapparente azzardo di un assetto molto simile a quello adottato a Jeddah avrebbe potuto pagare, riducendo di molto, anzi annullando il gap che nelle prove libere sembrava separare, soprattutto nei primi due settori, la Red Bull dalla Mercedes.Il lavoro ¨¨ stato completato con le simulazioni svoltenella notte tra venerd¨Ź e sabato in fabbrica in Inghilterra, terminate praticamente allĄŻalba, che hanno dato come indicazione definitiva quella di procedere ad un affinamento del setup anche attraverso la variazione delle altezze da terra. Queste sono state ridotte, specificamente allĄŻavantreno, quasi quanto in Arabia Saudita e adottate nella loro misura definitiva praticamente solo in qualifica, affidandosi per la loro validazione ad una singola prova in FP3 con gomme soft. Insomma, la RB16B, o meglio le sue regolazioni, hanno permesso di scacciare il fantasma del super motore Mercedes. Un risultato che, paradossalmente, avrebbe potuto essere ottenuto in qualifica gi¨¤ a Jeddah, senza lĄŻerrore allĄŻultima curva. Rilevante, inoltre, il lavoro di preparazione della gara. In Red Bull hanno potuto analizzare a fondo il passo gara con le gomme medie (gialle) in previsione di uno stint prolungato con questa mescola, dimostratosi estremamente competitivo e in apparenza non replicabile dalla W12.
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