Il pilota mor¨¬ il 10 settembre 1961 alla parabolica dopo un contatto nel secondo giro con la Lotus di Clark: era in lotta con il compagno di squadra Hill per il titolo mondiale in Formula 1. I genitori fondarono un kartodromo in Germania sul quale Michael Schumacher impar¨° a guidare
? ancora recente l¡¯eco delle polemiche sollevate dal Gran Premio del Belgio, dove non si ¨¨, di fatto, corso per le condizioni della pista valutate come troppo rischiose. Pi¨´ di qualche tifoso ha ricordato, legittimamente, come nel passato i piloti fossero disposti a prendersi rischi maggiori, citando ben noti episodi degli Anni 70 e 80, decenni ancora vivi nella memoria di molti appassionati entrati negli ¡°anta¡±. In pochissimi per¨°, ricordano ormai la Formula 1 precedente, quella tra gli Anni 50 e 60, un periodo in cui lo sport automobilistico aveva un tasso di pericolosit¨¤ completamente fuori controllo. Proprio il 10 settembre 2021 cadono i 60 anni dalla morte di Wolfgang Von Trips a Monza, un incidente orribile, che ben ci fa comprendere quanto non solo i piloti, ma anche gli spettatori di quell¡¯epoca giocassero alla roulette con la morte.
la pole
¡ª ?Wolfgang Alexander Albert Eduard Maximilian Reichsgraf Berghe von Trip, soprannominato ¡°Taffy¡±, era il nobile discendente di una famiglia baronale tedesca. ¡°Un giovane di grande nobilt¨¤ d¡¯animo, capace di qualsiasi ardimento senza che quel sorriso costantemente atteggiato a una leggera mestizia abbandonasse il suo volto finemente nobile¡±, come lo ricorda Enzo Ferrari nelle sue memorie, che in quel 1961 stava lottando con il compagno di squadra Phil Hill per aggiudicarsi il titolo mondiale. Monza era il settimo e penultimo appuntamento del calendario iridato, ed il tedesco ottenne la pole con la sua Ferrari 156.
regole pi¨´ severe
¡ª ?Ironia della sorte, il regolamento aveva limitato quell¡¯anno la cilindrata a soli 1500 cc, proibendo sovralimentazione e soste di rabbocco olio, per diminuire le potenze e limitare gli incidenti gravi (otto piloti tra cui Collins e Musso erano deceduti nei tre anni precedenti in gare della massima formula). Era stato anche imposto il roll-bar, la cui efficacia veniva in gran parte vanificata dalla mancanza di cinture di sicurezza e da caschi primitivi.
l'incidente
¡ª ?Von Trips non riusc¨¬ a sfruttare la partenza al palo, ed alla fine del secondo giro si present¨° alla parabolica (allora curva di Vedano) in quarta posizione. Dietro di lui, un giovane Jim Clark, alla prima stagione in Formula 1, cercava di agganciare la sua meno potente Lotus alla scia della Ferrari: il tedesco si spost¨° all¡¯esterno per affrontare il curvone, ma la sua ruota posteriore si agganci¨° con l¡¯anteriore sinistra dell¡¯inglese, facendo decollare la vettura capottata verso il pubblico, separato da una semplice rete a pochissimi metri dalla pista. Il pilota fu sbalzato dalla monoposto, forse tent¨° di buttarsi fuori, comunque mor¨¬ sul colpo. Tredici spettatori (ma le fonti dell¡¯epoca parlano anche di quattordici o quindici) persero la vita e molti altri rimasero feriti. Come incredibilmente era uso in quei tempi, la gara non venne fermata e continu¨° per altre due ore, con Phil Hill che vinse e divent¨° campione del mondo sopravanzando proprio von Trips. Anche alla 24 ore di Le Mans nel 1955, 84 morti, la gara non si interruppe.
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la condanna e l'archiviazione
¡ª ?Le immagini brutali dell¡¯incidente scossero per¨° il paese, tanto che anche Papa Giovanni XXIII tuon¨° contro le competizioni, sostenendo che sarebbe stato criminale organizzare altre simili gare. Jim Clark fu accusato di omicidio colposo, ma la sua posizione fu presto archiviata, era stato un contatto fortuito. Anche il circuito di Monza fin¨¬ sotto accusa, cambiando completamente il proprio layout eliminando il terrapieno che contribu¨¬ al decollo della Ferrari e allontanando e proteggendo gli spettatori.
Il kartodromo
¡ª ?Von Trips era stato uno dei primi cultori del go-kart, importandoli dagli Stati Uniti. I suoi genitori decisero di costruire un kartodromo vicino alla loro tenuta di Kerpen in ricordo del figlio. Ironia della sorte, quella pista vide crescere Michael Schumacher, il cui pap¨¤ era diventato gestore del circuito, che porter¨¤ in Germania per la prima volta il titolo mondiale di Formula 1 cui cos¨¬ vicino era andato proprio Von Trips.
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