il personaggio
Kimi Antonelli, il pupillo di Toto Wolff che studia da predestinato in F. Regional
Nei weekend di gara lo si vede spesso in giro vestito tutto di bianco o di nero, a seconda di quale sia di volta in volta lĄŻoutfit ufficiale della Mercedes. Oppure in rosso, e cio¨¨ con i colori del team Prema per cui ha sempre corso da quando, nel 2021, ha lasciato i kart per iniziare la trafila delle categorie giovanili in monoposto. Anche in quel caso, per¨°, lo stemma che Andrea Kimi Antonelli ha ben stampato sul petto e sul casco ¨¨ sempre lo stesso: la Stella a tre punte, il simbolo che lo lega alla casa di Stoccarda. O, meglio, al programma per giovani piloti messo in piedi dal team principal Toto Wolff, che ne ha subito intuito il talento e che gi¨¤ nel 2018 ha spinto per blindarlo con un contratto decennale.
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FIGLIO DĄŻARTE
ĄŞ ?Il fatto che uno come Wolff si sia mosso in prima persona per mettere sotto la propria ala un ragazzino poco pi¨´ che 12enne, potrebbe di per s¨Ś gi¨¤ bastare per comprendere quanto Antonelli sia considerato un predestinato del volante. A partire dal nome registrato allĄŻanagrafe, che anche se non ¨¨ un tributo diretto a Raikkonen (Ą°Un amico di famiglia lo ha suggerito perch¨Ś Kimi stava bene ¨C ha spiegato in una vecchia intervista alla Gazzetta ¨C insieme al mio primo nome Andrea e forse gi¨¤ sapevano cosa avrei voluto da grandeĄą) riporta alla mente ricordi particolarmente piacevoli agli appassionati di corse. Senza dimenticare neanche il cognome, visto che pap¨¤ Marco ¨¨ un ex pilota nonch¨Ś il fondatore del team Antonelli Motorsport che da molti anni raccoglie successi in varie categorie italiane e internazionali.?
LĄŻESORDIO SUI KART
ĄŞ ?LĄŻautomobilismo ¨¨ insomma da sempre nel destino di Kimi Antonelli. A partire dai primi passi che il giovane bolognese, classe 2006, ha mosso nei kart, con la Kart Republic di Dino Chiesa ¨C considerato uno dei primi scopritori di Lewis Hamilton e Nico Rosberg ¨C facendosi subito notare da Giancarlo Minardi e dal figlio Giovanni, prima ancora che dagli osservatori Mercedes inviati da Toto Wolff. DĄŻaltronde a parlare per il piccolo Antonelli gi¨¤ allĄŻepoca erano i risultati: il titolo WSK Champions Cup 60 Mini nel 2018, poi il campionato WSK Euro Series in classe OK Junior nel 2019, lĄŻeuropeo WSK in categoria OK nel 2020 e il campionato CIK-Fia nel 2021.?
IL NUOVO PREDESTINATO
ĄŞ ?Non sempre, per¨°, andare forte sui kart significa sapersi ripetere anche sulle monoposto. Per anticipare un poĄŻ i tempi, Kimi quindi debutta nella F4 italiana nella fase finale della stagione 2021, raccogliendo alcuni buoni piazzamenti in zona punti e persino i primi podi, grazie a un secondo e due terzi posti nel weekend conclusivo del campionato, a Monza. ? il preludio di un 2022 da mattatore assoluto: prima Antonelli partecipa con Lewis Hamilton e George Russell alla presentazione a Brackley della Mercedes W13, poi domina la F4 Italia con 13 vittorie e 14 pole position in 20 gare. Infine si ripete anche fuori dai confini nazionali trionfando nella F4 tedesca con 9 vittorie e 7 pole in 15 GP, e cio¨¨ tre manche in meno rispetto a tutti i rivali: non proprio cos¨Ź male come esordio in monopostoĄ?
AL COMANDO IN F. REGIONAL
ĄŞ ?Dopo aver regalato un prezioso oro allĄŻItalia nella categoria F4 dei Fia Motorsport Games di fine stagione, nel 2023 ¨¨ gi¨¤ tempo di un altro salto in avanti: Kimi si scalda in inverno con la vittoria della Formula Regional Medio Oriente e poi si tuffa nellĄŻavventura (decisamente pi¨´ impegnativa) della Formula Regional Europa. Un campionato ovviamente tuttĄŻora in corso, in cui Antonelli comanda la classifica generale con sei punti di vantaggio sul norvegese Martinius Stenshorne. Con quattro weekend al termine ¨C il prossimo, al Red Bull Ring, ¨¨ in programma il 9 e 10 settembre ¨C e ancora otto tappe da disputare pu¨° succedere di tutto. Ma con 3 vittorie, 3 pole e 7 piazzamenti sul podio in 12 appuntamenti, e la confermata tendenza a raccogliere sempre il massimo evitando incidenti e ritiri (solo in gara-2 a Imola ¨¨ arrivato uno zero in classifica) a Wolff non mancano certo i motivi per fregarsi le mani pensando al futuro.
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