La moglie del team principal Mercedes, coinvolta nell'indagine federale poi ritirata per l'intervento dei team, si sfoga via social: "Non mi lascer¨° intimidire e intendo procedere fino a quando non avr¨° scoperto chi ha istigato questa campagna e ingannato i media"
Non si placano le polemiche per il caso Fia-coniugi Wolff. Dopo il comunicato con cui Toto Wolff ha annunciato la richiesta di massima trasparenza e chiarezza sull'accaduto alla Federazione internazionale dell'automobile, riservandosi massima tutela legale per l'accaduto, ora anche la moglie Susie ¨¨ intervenuta in un post su X. La signora Wolff nel post lascia trasparire grande amarezza e rabbia per le conseguenze dell'annuncio di due giorni fa della Fia che annunciava l'avvio di un'indagine per passaggio di informazioni riservate tra un membro Fom (lei; n.d.r.) e un team principal (Toto, il marito; n.d.r.): in particolare ha parlato di abusi online su di lei e sulla famiglia.?In aggiunta a questo, Susie ha spiegato di non essere mai stata contattata dalla Fia, che si ¨¨ trattato di un tentativo di screditarla e che ora si aspetta risposte.?
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mai contattata dalla fia
¡ª ?I team di F1 si sono schierati a difesa dei coniugi Wolff, facendo s¨¬ che la Fia ritirasse ieri l'indagine come se nulla fosse successo. Ma?Susie Wolff ritiene che questa risposta della Federazione non sia all¡¯altezza. E cos¨¬ lo ha spiegato nel post diffuso sui social: "La mia prima reazione ¨¨ stata: ¡®? tutto?¡¯ Per due giorni sono state fatte insinuazioni sulla mia integrit¨¤ in pubblico, attraverso riunioni dietro le quinte. Ma nessuno della FIA mi ha parlato direttamente. Potrei essere stato un danno collaterale in un attacco fallito contro qualcun altro, o l¡¯obiettivo di un tentativo fallito di screditarmi personalmente, ma ho lavorato troppo duramente per vedere la mia reputazione messa in discussione da un comunicato stampa infondato".?
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meritiamo di pi¨´
¡ª ?¡°Abbiamo fatto molta strada come sport - prosegue il post - sono estremamente grata per il supporto unificato dei team di Formula 1. Ho lavorato con cos¨¬ tante donne e uomini appassionati della F1 e della Fia, che hanno a cuore gli interessi del nostro sport. Tuttavia, questo episodio ¨¨ stato privo di trasparenza e senso di responsabilit¨¤. Ho ricevuto abusi online sul mio lavoro e sulla mia famiglia. Non mi lascer¨° intimidire e intendo procedere fino a quando non avr¨° scoperto chi ha istigato questa campagna e ingannato i media. Quello che ¨¨ successo questa settimana semplicemente non va bene. Come sport, dobbiamo chiedere, e meritiamo, di meglio¡±.
Gazzetta dello Sport
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