Il dietrofront della Federazione: "Non c'¨¨ conflitto di interessi per il team principal Mercedes". Una mezza figuraccia per l'organo mondiale che si ¨¨ trovata contro il muro compatto dei team di F1
Abbiam scherzato, non c¡¯¨¨ nessuna accusa. Fate come se non fosse successo nulla. La Fia torna indietro. Come se tutto il bailamme innescato il 5 dicembre col primo comunicato che annunciava l¡¯apertura di un¡¯inchiesta fosse cancellabile con una seconda comunicazione, inoltrata nel tardo pomeriggio di oggi 7 dicembre. In cui si legge: ¡°In seguito a un esame sul Codice di condotta e sulla policy sul confitto di interessi della Fom (Formula One Management, che gestisce la F1, ndr) e alla conferma che sono in vigore misure di protezione adeguate per mitigare ogni potenziale conflitto, la Fia si dichiara soddisfatta che il sistema di gestione della conformit¨¤ della Fom sia sufficientemente solido da impedire ogni divulgazione non autorizzata di informazioni riservate¡±. Cio¨¨ non c¡¯¨¨ nessuna fuga di notizia, n¨¦ conflitto di interessi tra i sospettati, ovvero Toto Wolff, team principal della Mercedes, e sua moglie, Susie Stoddart, amministratore delegato di F1 Academy, il campionato femminile che fa capo alla Fom, dunque a Liberty Media, e che ¨¨ al contempo del tutto svincolato dalla Fia.
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¡ª ?¡°La Fia pu¨° confermare che non sono in corso indagini in termini di etica o disciplinari su alcun individuo¡±, ¨¨ infatti scritto nella nota divulgata oggi. ¡°In quanto ente regolatore, la Fia ha il dovere di mantenere l¡¯integrit¨¤ del motorsport e ribadisce il suo impegno verso integrit¨¤ e correttezza¡±. Ovviamente. Resta bizzarro che l¡¯altro ieri, marted¨¬, i sospetti sembravano essere talmente fondati da annunciare alla stampa l¡¯avvio del procedimento ¨C peraltro senza notificarlo agli interessati ¨C e dopo soli due giorni si conclude che ¡°non sono in corso indagini in termini di etica o disciplinari su alcun individuo¡±.
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¡ª ?Presumibile che la reazione, compatta e unanime, di tutti e nove gli altri team debba aver spiazzato la Fia. Mercoled¨¬ le squadre di Formula 1 avevano tutte postato sui loro social la risposta a quelle che oggi possono essere definite illazioni della Fia. Ognuno coi propri colori e le grafiche caratteristiche i team avevano postato sui social tutti esattamente le stesse parole. ¡°Confermiamo di non aver inoltrato alcun reclamo alla Fia su informazioni confidenziali passate da un membro della Fom a un team principal. E con orgoglio confermiamo il nostro supporto alla F1 Academy e al suo direttore¡±.?
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sospetti
¡ª ?Tradotto: se la Fia ¨C come ¨¨ probabile ¨C contava in un fronte sfaldato deve esser rimasta un bel po¡¯ spiazzata. Vero per¨° che qualcuno deve averglielo fatto credere. L¡¯articolo di BusinessF1 che ha fatto scattare l¡¯inchiesta parlava di una fonte che si sarebbe lamentata di informazioni in possesso di Toto Wolff e di presunti ragguagli che avrebbero raggiunto Stefano Domenicali. Accusata di far da tramite Susie Wolff, accusatore presumibilmente un team principal, giacch¨¦ la sede della presunta fuga di notizie sarebbe stata un incontro tra i dieci responsabili della altrettante scuderia in griglia.?
domenicali-sulayem
¡ª ?Il comunicato congiunto di ieri tuttavia sancisce che tutti si chiamano fuori. E alla Fia non ¨¨ rimasta che la marcia indietro. Domani sera, a Baku, all¡¯annuale banchetto per i premi annuali di tutti i Mondiali Fia, sar¨¤ interessante vedere i saluti tra Stefano Domenicali, l¨¬ in rappresentanza di Liberty e Fom, e Muhammed Ben Sulayem, presidente della Fia. Gi¨¤ l¡¯anno scorso Ben Sulayem se ne era uscito con qualche battuta improvvisa sul budget cap ¨C in quel momento motivo del contendere ¨C con Domenicali che, con savoir faire, aveva prontamente acchetato le acque. Difficile che domani sera possa pensare di rifarlo.
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