gli scenari
Guerra Fia-F1, ecco i veri motivi dello scontro. E i team pensano a una serie autonoma dal 2026!
Dunque nulla di fatto, nessuna inchiesta sui coniugi Wolff, la Fia ha fatto retromarcia dopo la dura e compatta reazione dei team. Tutto chiarito? Neanche un po', sul terreno ora restano cocci difficili da ricomporre e soprattutto una conflittualit¨¤ che rischia di esplodere e che vede contrapposte la Federazione internazionale guidata Mohammed Ben Sulayem e la F1 guidata da Stefano Domenicali. Cosa c'¨¨ davvero dietro questa diatriba? Questo scontro non riguarda passaggi di informazioni riservate o conflitti di interesse, c'¨¨ qualcosa di molto pi¨´ grande.?
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le mosse fia
¡ª ?Da tempo il presidente della Fia Mohammed Ben Sulayem ha preso di mira Wolff, team principal Mercedes. L¡¯inchiesta aperta due giorni fa nei confronti del manager austriaco e della moglie Susie, a.d. di F1 Academy (la serie creata per portare una pilota donna nei GP) ¨¨ l¡¯ultima di una lunga serie. A inizio stagione Sulayem ¨C che, va ricordato, aveva fatto un passo indietro dicendo di non volersi occupare di F1 - aveva ventilato l¡¯ipotesi di una squalifica per Lewis Hamilton se non si fosse tolto anelli e orecchini, ipotesi rientrata dopo qualche gara non senza polemiche. Poi aveva supportato platealmente la domanda di ingresso nel Mondiale del team Andretti, ben sapendo che Wolff (come peraltro tutti gli altri team, e la F.1 stessa) non era a favore per il momento di una squadra in pi¨´. E infine, alla vigilia della gara di Abu Dhabi, aveva minacciato provvedimenti anche gravi contro Toto e Fred Vasseur, team principal Ferrari, per aver pronunciato parolacce in conferenza stampa. Pretesti, in sostanza. Perch¨¦ dunque attaccare Toto Wolff? Perch¨¦ ¨¨ il simbolo di chi sostiene la F1 guidata da Stefano Domenicali, con la quale Sulayem ha un conflitto che viaggiava sottotraccia da parecchio e che rischia ora di deflagrare in modo pesante. Gi¨¤ nel gennaio scorso il presidente Fia, intervenendo su voci di un¡¯offerta araba che valutava la F1 venti miliardi di dollari, aveva definito la cifra "gonfiata". Prendendosi una risposta piccata sul fatto che "le questioni commerciali non riguardano la Federazione".?
calcoli sbagliati
¡ª ?Tre giorni fa Ben Sulayem si ¨¨ esposto, forse spinto da qualcuno, sperando che l¡¯apertura dell¡¯inchiesta sui Wolff trovasse le squadre divise. E che questo potesse aprire una breccia fra le scuderie stesse e Liberty, che gestisce la parte commerciale dei GP, in modo da indebolire la controparte e avere pi¨´ forza contrattuale nelle discussioni sul rinnovo del nuovo Patto della Concordia, che entrer¨¤ in vigore nel 2026. La Fia punta ad ottenere dall¡¯accordo pi¨´ soldi e pi¨´ influenza su ci¨° che accade in F.1. Invece i team hanno risposto compatti nell¡¯offrire solidariet¨¤ a Susie Wolff, nel credere che le accuse fossero totalmente infondate e ¨C in sintesi ¨C nel mostrare da che parte stanno nella sfida tra i due poteri forti. La comunicazione via social delle squadre, la stessa e univoca per tutte, ha lasciato Ben Sulayem isolato con il cerino in mano. Se pensava che qualcuno, magari per le accese rivalit¨¤ nate in pista, fosse dalla sua parte ha sbagliato clamorosamente i conti. Con un corollario interessante: fino alle 18 di due giorni fa sembrava che tre squadre non fossero pronte alla comunicazione, il che poteva far pensare a qualche crepa fra i team. Invece era un falso allarme, forse sottilmente orchestrato per dare poi la botta finale alle illusioni degli uomini Fia. Ma gi¨¤ la presenza della Ferrari al fianco della Mercedes aveva certificato la sconfitta dell¡¯iniziativa.?
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futuro prossimo
¡ª ?Ma il capitolo pi¨´ importante e delicato ¨C nonostante l¡¯affrettata marcia indietro di ieri sera - riguarda le conseguenze che l¡¯ultima mossa di Sulayem ha prodotto sul futuro dei rapporti tra Fia, Liberty e squadre. In primis ci sar¨¤ una accelerazione nella discussione sul Patto della Concordia, con F1 che ha il coltello dalla parte del manico dopo il grande successo planetario delle ultime stagioni: dalla sua parte ha le scuderie, i piloti e i broadcaster che trasmettono le corse in tv o in streaming. Ma soprattutto, se il rapporto si deteriorasse ulteriormente, F1 ¨¨ pronta dal 2026 ad abbandonare la Fia e creare una propria serie indipendente. Dare un altro nome al Mondiale non rappresenterebbe un problema: la comunicazione ¨¨ in costante movimento, l¡¯et¨¤ media dei tifosi ¨¨ sempre pi¨´ bassa e il cambiamento verrebbe digerito rapidamente, mantenendo in pista gli stessi protagonisti di oggi. La possibilit¨¤ ¨¨ pi¨´ concreta di quanto si pensi. Potrebbe impedirla, se la tensione con Ben Sulayem continuasse a salire, una mossa interna alla Federazione. N¨¦ le squadre di F1 n¨¦ Liberty possono ovviamente chiedere le dimissioni di un presidente della Fia. Chi lo ha eletto invece s¨¬.
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