La Federazione ha sciolto la riserva premiando la candidatura del team tutto americano che Michael Andretti vuole gestire con il supporto di General Motors. Ma l'esito della trattativa commerciale con la F1 ¨¨ tutt'altro che scontato
L¡¯obiettivo di debuttare con un proprio team in Formula 1 ¨¨ ancora (un po¡¯) pi¨´ vicino per la famiglia Andretti. La Federazione Internazionale dell¡¯Automobile ha infatti comunicato ufficialmente che la squadra guidata da Michael Andretti ¨C manager ed ex pilota, figlio primogenito del leggendario Mario che ¨¨ stato campione del mondo F1 nel 1978 e poi eroe dei due mondi con tantissimi successi negli Stati Uniti ¨C rispetta tutti i requisiti regolamentari per candidarsi a essere l¡¯undicesima scuderia nel paddock del prossimo futuro. Una notizia che era nell¡¯aria ormai da settimane e che adesso trova una conferma ufficiale da parte del massimo organismo regolatore in Formula 1, ma che non implica automaticamente che gli Andretti riusciranno davvero a entrare nella competizione.?
ANDRETTI ALLA ¡°FASE TRE¡±
¡ª ?Dopo l¡¯apertura del bando per raccogliere nuovi potenziali soggetti interessati a entrare nel circus, soltanto quattro scuderie sono riuscite a proseguire nella ben pi¨´ complicata fase di valutazione dei requisiti da parte della Fia. Il Team Andretti ¨¨ per¨° l¡¯unico ad aver superato il secondo controllo dei revisori di Place de la Concorde, che si sono concentrati non soltanto sulla verifica delle disponibilit¨¤ economiche, ma anche delle capacit¨¤ sportive e tecniche e dei programmi di sostenibilit¨¤ ambientale (che dovevano essere in linea con l¡¯ambizioso progetto della Formula 1 di azzerare le emissioni nette di carbonio entro il 2030). Proprio la fase tre rischia dunque di essere la pi¨´ difficoltosa da superare per gli Andretti, affiancati in questo progetto dal colosso americano dell¡¯automotive General Motors, che parteciperebbe con il marchio Cadillac.?
LA TRATTATIVA CON LA F1
¡ª ?Nella terza e ultima fase, Andretti e GM dovranno infatti convincere i dieci team coinvolti e soprattutto abbattere le resistenze di Liberty Media, l¡¯azienda che detiene i diritti commerciali della Formula 1. L¡¯ok della Fia ¨¨ infatti un requisito necessario ma non sufficiente per l¡¯ingresso e anzi negli ultimi mesi pi¨´ volte Stefano Domenicali - l'amministratore delegato della F1 voluto proprio da Liberty Media - ha ribadito lo scarso interesse economico ad allargare la platea delle scuderie iscritte al campionato (riducendo di conseguenza la "fetta" di introiti da distribuire ai team) senza nascondere una certa insofferenza nei confronti della decisione della Fia di indire il bando.?
PARLA IL PRESIDENTE FIA
¡ª ?Nell¡¯attesa di una risposta da parte di Liberty Media, che nelle prossime settimane si sieder¨¤ a discutere con i rappresentanti di Andretti Formula Racing LCC (questo il nome formale della compagine guidata da Michael Andretti), intanto il presidente Fia si ¨¨ detto molto soddisfatto per l¡¯andamento positivo del processo di ammissione del nuovo potenziale team: ¡°Siamo stati molto chiari nell'istituire criteri rigorosi per l'ingresso e il nostro obiettivo era quello di approvare solo le candidature che soddisfacessero questi criteri. La Fia ¨¨ obbligata ad approvare le candidature che soddisfano i requisiti e abbiamo deciso che quella di Andretti, l¡¯unica squadra a soddisfare i criteri di selezione in tutti i campi, acceder¨¤ alla fase successiva. Mi congratulo con Michael Andretti e la sua squadra per la presentazione accurata, ma voglio anche ringraziare tutti gli altri potenziali team per il loro interesse e la loro partecipazione¡±.
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