La sorpresa della giornata è davvero straordinaria: cade davanti al proprio pubblico il Sassuolo. Il Grosseto fa il colpo con due gol di Piovaccari. Gioranta di doppiette: quelle di Belingheri e Corvia rilanciano Livorno e Brescia. Maccarone, invece, castiga due volte in 20' il Varese che reagisce solo nella ripresa, ma non basta e l'Empoli lo aggancia al quarto posto. A Crotone Maiello festeggia il gol contro l'Ascoli facendosi una "nuotata", poi dopo l'intervallo l'arbitro decide di sospendere la partita per l'impraticabilità del campo a causa della pioggia. La Reggina beffa il Novara che spreca il colpo del ko con Gonzalez che sbaglia un rigore.

Il gol decisivo di Succi. LaPresse

CESENA-MODENA 1-0 — Il Cesena dimentica il beffardo passo falso di Varese di tre giorni fa e torna alla vittoria contro un Modena che si sveglia troppo tardi. L’incrocio emiliano-romagnolo del Manuzzi comincia subito con le proteste bianconere per un contatto sospetto Nardini-Tabanelli: il Cesena chiede il rigore ma Cervellera lascia proseguire. La partita è bloccatissima e così alla mezz’ora Bisoli cambia modulo e passa al 4-3-1-2 con Defrel alle spalle di Succi e Granoche, ma di palle-gol neanche l’ombra. Dall’altra parte, invece, il Modena prova ad appoggiarsi su Ardemagni, che però viene controllato benissimo da Volta e Tonucci, bravi a non concedergli nulla. Nella ripresa Bisoli si gioca D’Alessandro, in campo nonostante una microfrattura al secondo dito del piede destro, e torna al 4-2-3-1. E dopo 4 minuti il Cesena passa: cross di Defrel dalla destra, la palla viene deviata e arriva sulla testa di Succi che nel cuore dell’area piccola beffa Colombi. Il Modena risente del colpo, così Marcolin si affida anche a un altro centravanti: dentro Stanco per Pagano. E proprio Stanco firma le prime occasioni emiliane della ripresa: colpo di testa parato da Campagnolo al 19’ e sinistro fuori al 22’. Il Cesena ci prova solo in contropiede, ma D’Alessandro calcia centrale. Nel finale i bianconeri calano vistosamente (avevano giocato mercoledì a Varese) e il Modena va a un passo dal pareggio per ben tre volte: Signori, a tu per tu con Campagnolo, calcia sopra la traversa. Stesso discorso per Osuji al 41’, mentre allo scadere Ardemagni colpisce il palo interno di testa, che lascia l’amaro in bocca al Modena. (Luca Alberto Montanari)

CITtadella-ternana 1-0 — Il Cittadella supera la Ternana e la scavalca in classifica. La squadra di Foscarini non vince da nove turni di campionato, e comincia di gran carriera, al 5’ bella azione corale conclusa da Dumitru, pallone a fondo campo. Il vantaggio dei padroni di casa al 12’: Paolucci apre a sinistra per Dumitru, l’ex della Ternana crossa a centro area per Minesso, prevegole girata di sinistro e pallone in rete. La Ternana reagisce subito, dapprima Ragusa pesca Alfageme a due passi da Cordaz, l’attaccante cicca clamorosamente la sfera (era comunque in fuorigioco), quindi è Pellizzer a respingere nell’area piccola il diagonale di Dianda. La gara è veloce e divertente, si rivede in attacco il Cittadella alla mezz’ora, colpo di testa di Pellizzer e deviazione in angolo del portiere, un paio di minuti più tardi Schiavon non inquadra la porta. Dal destro svirgolato di Miglietta nasce un assist d’oro per Litteri che all’altezza del dischetto calcia di prima intenzione senza inquadrare la porta. Il Cittadella finisce in crescendo la prima frazione, e parte bene anche nel secondo tempo, con Busellato che pesca in area Dumitru, debole e centrale il destro dell’attaccante. La partita scende di tono, vive di fiammate come quella che al 24’ porta Di Carmine alla girata in area, chiude Ferraro. Il Cittadella al 41’ potrebbe chiudere in anticipo i conti, ma il sinistro in corsa di Di Roberto è centrale, respinge di piede Brignoli. (Simone Prai)

crotone-ascoli 1-0 ( sospesa al 45') — Crotone-Ascoli si dovrà ricominciare dal 1’ del secondo tempo. L’arbitro Gavillucci, dopo un consulto con i capitani e una verifica sulle condizioni del terreno di gioco, ha deciso di non far disputare il secondo tempo. La forte pioggia mista ad un vento fastidioso ha obbligato l’arbitro a sospendere la gara per salvaguardare l’incolumità delle due squadre. Ma nel primo tempo il Crotone ha fatto qualcosa più dell’Ascoli fino a meritarsi il vantaggio con Maiello (quarto centro stagionale) che alla mezz'ora riusciva a trovare il buco per infilarsi nell’area marchigiana e calciare un destro che lentamente si è insaccato in rete. Ma prima del gol Gabionetta e Crisetig avevano già impegnato Gomis, l’esordiente portiere ascolano. Poi tutti hanno accettato la decisione del direttore di gara anche se Silva avrebbe voluto giocare. Drago invece ha affermato che dopo qualche minuto non c’erano le condizioni per continuare. Si era paventato una ripresa della gara nella giornata di oggi ma il presidente Ascolano Benigni ha deciso per il no per cui adesso è tutto da decidere. Va ricordato che l’Ascoli mercoledì recupererà la gara non disputata a Cesena sabato scorso per la forte nevicata. (Luigi Saporito)

Doppietta per Maccarone. LaPresse

empoli-varese 3-1 — L’Empoli può pensare davvero in grande e agguanta il Varese al 4° posto portandosi ai 46 punti grazie a un primo tempo da manuale e soffrendo nella ripresa. Gli azzurri costruiscono la sua vittoria nella prima mezz’ora di gioco. Si capisce subito che la squadra di Sarri vuol interpretare la gara con grande determinazione, imponendosi sul piano della spinta e del ritmo. La prima vera occasione è su corner di Valdifiori: Pratali tutto solo si tuffa a metà area e di testa trova una conclusione troppo centrale su cui Bressan è bravo a farsi trovare attento. Al 9’ un primo contropiede condotto da Saponara non è perfezionato da Tavano che incespica in area. All’11' il gol del vantaggio: Saponara mette una palla in area e trova Maccarone che arriva come un falco dal secondo palo e salta il portiere poi si gira e mette dentro in diagonale di sinistro. Splendida rete per Maccarone che però non si accontenta e al 25' ruba palla a Marino sulla trequarti, s'invola davanti a Bressan e non fallisce di destro mettendo la palla alla destra del portiere. Uno-due che taglia le gambe al Varese. Castori prova a cambiare qualcosa al 37': fuori Marino, un centrale, dentro Scapuzzi, un esterno, con Franco che va al centro della difesa. Grazie a Scapuzzi arriva al 43’ la prima vera occasione per il Varese: tiro potente parato da Bassi, sulla ribattuta arriva Kone che non trova lo specchio. Nella ripresa Il Varese è molto più vivo. Zecchin suona la carica e già al 5’ ci prova da fuori chiamando Bassi ad una bella parata. L’Empoli è impreciso in alcune ripartenze, mentre Scapuzzi si fa spesso pericoloso. Al 19' fallo di Regini al limite, la punizione dai 20 metri di Zecchin andrebbe sulla barriera che però si apre e fa passare la palla. E’ il 2-1 che riaccende definitivamente il Varese. Al 25' s’infortuna Pratali dopo un salvataggio difensivo. L’Empoli continua a essere pericoloso su contropiede, Maccarone si mangia un assist facile per Tavano. Nel frattempo Corti viene espulso per proteste, poi tocca anche a Martinetti il rosso. Era stato mandato via dalla panchina anche il ds Milanese. Nel finale Signorelli chiude il risultato sul 3-1 con un gol facile facile da due metri su assist di Croce. (Giacomo Cioni)

juve stabia-pro vercelli 1-1 — Un pareggio che non accontenta nessuna delle due squadre ma che, tutto sommato, fa classifica per entrambe. La Juve Stabia recrimina per l'occasione casalinga sprecata, la Pro Vercelli si mangia le mani per le occasioni per vincere la partita sprecate in contropiede nel secondo tempo. Braglia cambia ancora modulodi gioco privilegiando un 4-3-3 con Zito esterno sinistro di difesa in opposizione alle temute incursioni di Erpen, ex di giornata insieme a Genevier, fischiatissimo dai tifosi gialloblù dopo il sofferto addio di gennaio. Braghin conferma invece l'abituale 4-4-2 con Ragatzu ed Eusepi terminali offensivi di uno schieramento piuttosto abbottonato. Emozioni con il contagocce fino al 20' quando Jidayi sfiora il palo con un sinistro dal limite. E stessa sorte ha, due giri di lancette più tardi, una coraggiosa conclusione al volo di Verdi dopo un'azione in velocità di tutto il reparto avanzato stabiese. Un minuto prima della mezz'ora è Seculin a salire alla ribalta con una provvidenziale uscita su Ragatzu, bravo a scambiare con Sini per poi presentarsi solo davanti all'estremo difensore della Juve Stabia. Al 32' Seculin vanifica la prodezza precedente favorendo la rete del vantaggio ospite di Cristiano, bravo a concludere di sinistro dai trenta metri con una beffarda traiettoria che rimbalza davanti al portiere prima di insaccarsi. Subito dopo la rete Caserta, costretto ad uscire per infortunio muscolare, è sostituito da Suciu ma le cose a livello tattico non cambiano granchè. Al 34' gli uomini di Braglia manifestano un primo segnale di reazione ma Mezavilla alza troppo la mira da sottomisura su cross di Zito dalla sinistra. Al ritorno dall'intervallo Braglia cerca di cambiare qualcosa e, dopo l'ingresso di Gorzegno per il deludente Acosty, avanza Zito a fianco di Verdi e Bruno come estrerno sinistro offensivo. L'inerzia del match non cambia, la Pro Vercelli continua a controllare il match senza troppi affanni convincendo Braglia al 13' a giocarsi anche la carta Cellini in attacco a dar manforte a Bruno. E la mossa sortisce gli effetti sperati: dopo neanche due minuti il nuovo entrato cerca di girarsi in area e l'arbitro indica subito il dischetto dopo il leggero tocco di Germano alle sue spalle. Dal dischetto Bruno insacca con una botta centrale realizzando la rete numero 97 in serie B, miglior marcatore di tutti i tempi del torneo cadetto. La Juve Stabia prende coraggio e cerca di completare la rimonta con un paio di conclusioni dal limite di Zito: al 19' si oppone Valentini, al 24' la palla finisce di un soffio a lato. Al 27' Erpen si vede annullare, per un fuorigioco di Eusepi, il classico gol dell'ex. I gialloblù si scoprono alla ricerca del secondo gol e, al 29', solo un errore clamoroso di Genevier impedisce agli ospiti di esultare di nuovo. E al 39' Scavone, di testa da sottomisura, alza scelleratamente sulla traversa un cross con il contagiri di Erpen. Ultima emozione, in prossimità del triplice fischio finale, un sospetto fallo di mani in area di Baldanzeddu, reclamato dalla Pro Vercelli. (Gianpaolo Esposito)

lanciano-brescia 0-2 — Un Brescia deciso, in alcune circostanze cattivo, ha messo in pressione il Lanciano dall’inizio, con un maggior possesso palla, trovando i gol della vittoria nel finale con Corvia, che porta così il Brescia alla prima vittoria del 2013. Nel primo tempo due buone occasioni per passare in vantaggio con Sodinha bravo a calciare una punizione da trenta metri che si stampa sul palo e poi con Corvia che trova pronto il solito Leali. La gara ha una svolta al 38’ della prima frazione di gioco quando Fofana cede alla provocazione di Daprelà colpendolo al volto: espulsione inevitabile. Il Brescia arrivato a Lanciano in cerca di un rilancio, sia di risultati (non vinceva da sette turni) sia in fatto gol (non segnava da 5 gare), nonostante l’assenza dello squalificato Caracciolo, si aggrappa alla solidità della difesa, riportata a quattro, dopo le non esaltanti prove interne con Vicenza e Empoli. Di contro il Lanciano, in serie positiva da otto giornate con un evidente dato statistico riferito ai 16 gol segnati, tanti ne seppe fare nelle precedenti venti giornate, deve fare a meno dello squalificato Turchi, ma recupera due pedine importanti come Almici in difesa e Volpe a centrocampo. Dopo le prime occasioni del Lanciano con Fofana e Mammarella, la prima frazione è tutta del Brescia con occasioni per Scaglia al 25’, Sodinha al 26’ e 30’, Corvia al 37’. Il Lanciano si fa pericoloso solo al 38’ con Fofana che prima si divora il gol, poi mette in difficoltà la squadra facendosi espellere. Gautieri corre ai ripari, inserisce Di Cecco al posto di un affaticato Piccolo, impostando la gara sul gioco di rimessa lasciando in avanti il solo Falcinelli. Al 2’ Di Cecco si trova la palla buona per sbloccare la gara ma tira debole su Arcari. Il Brescia cerca il gol con più insistenza e al 15’con Scaglia, ben servito da Corvia, sbaglia una clamorosa occasione tirando fuori. Il gol del vantaggio del Brescia arriva per merito di Rossi, il più intraprendente nel finale di gara. La girata a rete di Corvia è imparabile per Leali. La reazione del Lanciano è blanda, si scopre e al 39’con Benali il Brescia trova il varco giusto per consentire a Corvia di raddoppiare e salvare la panchina di Calori. (Fiorenzo Carlini)

Pesce realizza il gol che illude il Novara. Bozzani

novara-reggina 1-1 — La Reggina di Dionigi conquista un preziosissimo punto in rimonta al Piola di Novara, grazie a un gol di Antonazzo in pieno recupero. Ha di che mangiarsi le mani la squadra di Aglietti, che vanifica il vantaggio di Pesce sprecando troppo nella ripresa con Seferovic e Gonzalez, che calcia sulla traversa un rigore. Partita dai due volti: nel primo tempo è bloccata, povera di emozioni e di occasioni da gol. Giusto un paio di spunti di Gonzalez, che però spreca tutto sotto rete prima facendosi respingere il tiro da Baiocco poi perdendo il tempo giusto per il tiro. Al 39’ il Novara colpisce: punizione di Buzzegoli, palla in mischia a Fernandes che dal vertice basso dell’area cerca il cross: Pesce anticipa tutti e firma, in diagonale, l’1-0. Dopo l’intervallo, in campo le stesse formazioni e al 7’ Seferovic potrebbe chiudere i conti: la conclusione dello svizzero, però, si stampa sul palo. Ancora il numero 11 azzurro replica al 22’, quando calcia addosso a Baiocco su ottima imbeccata di Perticone. Un minuto dopo Velotto, che ha arbitrato male scontentando tutti, perde di mano la partita: Hetemaj già ammonito commette un brutto fallo su Pesce, l’arbitro lo “grazia” e si scatena un parapiglia che porta al rosso per Colucci e Lisuzzo. Dionigi e Aglietti ridisegnano le squadre con l’uomo in meno, ne risente soprattutto il Novara e gli ospiti al 28’ trovano il primo tiro in porta del match. Eppure il Novara, al 35’, avrebbe la più ghiotta delle occasioni, con il rigore concordato per fallo su Lazzari. Ma dal dischetto Gonzalez sciupa, sparando sulla traversa. La Reggina aumenta il pressing e in pieno recupero, dopo una traversa di Rizzato, trova il pari: Parravicini perde incredibilmente palla sulla linea di fondo, Barillà crossa e Antonazzo beffa tutti per l’1-1. (Giuseppe Maddaluno)

sassuolo-grosseto 0-2 — Il Grosseto piazza il colpo che non ti aspetti e sbanca il Braglia, regolando la capolista Sassuolo che cade nel modo più fragoroso e inatteso contro i maremmani. Bravi a capitalizzare una gara ordinata e attenta, ben preparata da Moriero e ben giocata dal 4-2-3-1 varato dal tecnico biancorosso, e che cambia padrone in avvio di ripresa, quando Piovaccari va a prendersi la rete del vantaggio. Prima, imprecisioni assortite avevano condotto ad un primo tempo avaro più di reti che di occasioni – le migliori, tuttavia, capitano al Grosseto, con Som e Soddimo, mentre il Sassuolo recrimina sulla palla gol che Catellani spreca al 37’ – e dopo la capolista continua a faticare. Altri errori per Troiano e ancora Catellani, e soprattutto Pavoletti che quando scade l’ora di gioco, allacciandosi la scarpa in fuorigioco, vanifica il gol di Troiano. Regala, il Sassuolo, e il Grosseto raccoglie, andandosi a prendere, ancora con Piovaccari alla mezz'ora della ripresa, il gol del raddoppio che chiude il match ben oltre il tentativo di rimonta del Sassuolo, che reclama un rigore ma sbaglia troppo per chiedere di più e si fa beffe della statistica. Il Grosseto non vinceva in trasferta dall’aprile del 2012, la stessa giornata (36ma) il Sassuolo subiva l’ultima sconfitta in casa prima di quella di ieri. (Stefano Fogliani)

Belingheri rialza il Livorno. LaPresse

spezia-livorno 1-2 — Minimo sforzo, massimo risultato. E il Livorno passa con forza al "Picco" tirando tre volte in porta, contro uno Spezia che in difesa palesa nuovamente tutti i suoi limiti. L’erroraccio di Benedetti mette subito in discesa la gara per i toscani, che poi sigillano, in apertura di ripresa, grazie all’ennesima defaillance del reparto. Autore dei due gol Belingheri, recuperato all’ultimo momento da mister Nicola, dopo l’infortunio. E’ lo stesso Benedetti, però, a riaprire la gara quando manca una mezzora alla fine, ma non basta. Inizia con alcune novità ed una formazione più votata all’attacco mister Cagni, al suo esordio al "Picco", ma passano tre minuti e Benedetti, cambia il volto della partita: palla ceduta vicino all’area agli avversari. Riceve Paulinho che si coordina e tira. Iacobucci respinge molto bene, ma tra i difensori liguri sbuca Belingheri che, di potenza, scaglia in porta lo 0-1. Passano quattro minuti e lo Spezia va vicino al pari: dopo una bella percussione in area di Antenucci e tiro dell’attaccante, Di Gennaro si avventa sul pallone nell’area piccola, ma svirgola. Vicino al gol al 29’ i padroni di casa, ancora con Antenucci che tocca sottoporta un assist di Di Gennaro, ma Mazzoni gli esce sui piedi e sventa la minaccia. In avvio di secondo tempo (4’), il raddoppio dei toscani: cross di Paulinho dalla sinistra e con un preciso lob, Belingheri supera Iacobucci che tocca, ma non evita lo 0-2. Lo Spezia riesce ad accorciare al 16’ al termine di un’azione elaborata: dal passaggio di Mario Rui dalla sinistra, prima la deviazione di Antenucci, viene respinta, poi quella di Bovo, mentre sta finendo in fondo al sacco, trova il tocco definitivo di Benedetti. I liguri ci credono e Cagni manda in campo tre punte, spedendo in panchina Sansovini. La pressione finale degli spezzini, però, non porta a nulla e il Livorno, vendicando anche la sconfitta casalinga dell’andata (5-1), torna a volare alto in classifica. (Marco Magi).