Nella 28ª giornata di Serie B il Sassuolo travolge l'Ascoli e allunga in vetta, ora il vantaggio è in doppia cifra: 10 punti, complice la sconfitta del Livorno che in casa subisce la rimonta del Crotone. Sorprendente anche il successo dell'Empoli sul campo del Brescia: la panchina di Calori traballa. Sprofonda il Grosseto contro il Vicenza di Bojinov e il presidente Camilli annuncia l'addio, mentre il Lanciano beffa il Modena e strappa un punto nel finale. Ok il Padova che rientra in piena zona play-off. Rinviata alle 15 di domani Varese-Cesena per consentire la messa in sicurezza dello stadio Ossola dopo le fitte nevicate dello scorso weekend e di ieri (leggi qui). Chiude la giornata il posticipo Bari-Verona, sempre domani ma alle 20.45.

La gioia di Gaetano Masucci del Sassuolo. LaPresse

Ascoli-sassuolo 2-4 — Rotonda vittoria del Sassuolo che espugna il Del Duca di Ascoli per 4-2 e continua la sua marcia trionfale in vetta alla serie B. Successo netto, meritato per gli uomini di Di Francesco che allungano ancora sul Livorno ora distante 10 punti. Momentaccio dell’Ascoli, lacunoso soprattutto in difesa e che torna a scivolare in classifica, pur tenendo conto che deve recuperare la partita di Cesena. Silva, privo dello squalificato Zaza, punbta in attacco su Feczesin e Soncin. Alle loro spalle c’è Fossati. Dalla parte opposta Di Francesco può contare su Pavoletti e Bianchi, out Chibsan. Pronti via e l’Ascoli è subito in vantaggio. Spunto sulla destra di Scalise, assist a fondo campo per Feczesin, palla all’accorrente Fossati che di piatto destro insacca in diagonale: è il 5’ ed è 1-0 per la squadra di casa. L’Ascoli insiste ed è ancora pericoloso al 18’; Feczesin difende un bel pallone in area, assist per Soncin che tira malamente alto. Si scuote il Sassuolo che prova a pungere ed è pericolosissimo al 21’ con Pavoletti che centra la traversa. Al 24’ Missiroli manca la deviazione sotto misura. Il pareggio è nell’aria e arriva al 25’. Verticalizza Magnanelli, stop ai venti metri di Masucci che controlla il pallone e di destro in contro balzo insacca, sorprendendo Maurantonio. Insiste il Sassuolo che al 32’ colpisce il palo interno con Pavoletti. L’attaccante del Sassuolo è più preciso al 39’ quando raccoglie in area un cross da destra di Magnanelli e insacca in mezza girata. E’ il gol del 2-1 per i nero verde, per l’occasione in completo blu. Stesse formazioni alla ripresa che si apre con un colpo di testa al lato di Berardi al 4’. Il Sassuolo è pericoloso ogni qual volta attacca, mentre l’Ascoli sembra aver perso la baldanza dei primi venti minuti di gara. Il tasso tecnico in favore del Sassuolo si vede chiaramente al 14’ quando un’azione tutta di prima libera al tiro Berardi che segna il 3-1. Un gol che taglia le gambe definitivamente all’Ascoli che al 25’ subisce anche il 4-1; lo segna Troiano (appena entrato per Masucci) che approfitta di un’uscita incerta di Maurantonio e lo beffa con un pallonetto. Il 4-2 finale lo firma al 39’ di testa Montalto, da poco subentrato a Scalise. (Giuseppe Ercoli)

La classica esultanza di Tavano. LaPresse

brescia-empoli 0-3 — Notte fonda sul Brescia sconfitto e contestato dai propri sostenitori. L’Empoli di Maurizio Sarri manda all’inferno la squadra di Alessandro Calori. Nubi nere sul futuro del tecnico aretino. Serata di riflessione per il presidente Corioni: la panchina dell’attuale allenatore biancoazzurro è a forte rischio. Quello sceso in campo è un Brescia in piena emergenza. Calori si presenta all’appuntamento privo di Saba, Lasik e Budel si affida a Rossi in cabina di regia con Corvia e Caracciolo in attacco. Sarri recupera in extremis Saponara spedendolo subito in campo. E il giocatore ripaga la fiducia con una prova maiuscola seppur per mezz’ora solamente: un gol e un assist per il futuro rossonero. Nemmeno il tempo di sedersi sugli spalti freddi del “Rigamonti” che arriva il vantaggio dell’Empoli. Maccarone addomestica di petto il pallone servendo Saponara: il gioiello toscano si incunea nella morbida difesa bresciana insaccando di precisione. L’Empoli gioca sul velluto e al quarto d’ora Tavano colpisce per la seconda volta. Azione quasi in fotocopia con l’attaccante che brucia Antonio Caracciolo in velocità e fa secco Arcari con un tiro preciso che si infila a fil di palo. La squadra di Calori ha un sussulto d’orgoglio alla mezz’ora . Scambio Corvia-Caracciolo con quest’ultimo che calcia a botta sicura da pochi passi, miracolo di Bassi. Un minuto dopo De Maio non arriva su un invito di Daprelà. Calori prova a cambiare: fuori Antonio Caracciolo e dentro Sodinha. L’inizio di ripresa è uno shock per il Brescia. Come nel primo tempo l’Empoli di Sarri è cinico e spietato. Laurini buca sulla corsia di destra servendo in area l’accorrente Tavano. Tocco sotto del bomber e palla che finisce la sua corsa in fondo a sacco per il 3-0. Il gol fa calare il sipario sulla gara. Finisce con il Brescia sotto la curva contestato dai propri tifosi. (Fabio Pettenò)

grosseto-vicenza 1-2 — Il Vicenza manda, forse definitivamente all'inferno, il Grosseto, espugnando in rimonta (2-1) lo stadio Zecchini, al termine di una gara che i toscani hanno dominato, non riuscendo però a concretizzare la gran mole di occasioni. La squadra di Dal Canto, che si è difesa con ordine, ha messo la testa fuori dopo aver subito il gol di Delvecchio, pareggiando con un penalty e vincendo con un colpo di testa di Bojinov, dopo aver colpito una traversa con Bellazzini. Il Grosseto, dopo essersi visto negare il gol almeno quattro volte dall'ex Bremec (beccato continuamente dalla curva nord), passa in vantaggio al 25' della ripresa con un bel colpo di testa di Delvecchio, servito da un tocco morbido di Mancino. La gioia dei toscani dura poco più di due minuti. Dal Canto chiama dalla panchina Tiribocchi, che alla prima azione si guadagna un calcio di rigore dopo un contatto con Som. Bojinov alla mezzora ristabilisce la parità. Nel finale, con il Grosseto sbilanciato in avanti, Bojinov manda sulla traversa una clamorosa occasione, poi si mangia una rete fatta (salvataggio sulla linea di Barba), prima di trovare la rete decisiva con Bojinov di testa sul cross di Semioli. La formazione di Moriero ha disputato una gara gagliarda, costantemente in avanti, ma deve fare il mea culpa per un calcio di rigore gettato alle ortiche, con un esterno destro di Piovaccari finito abbondantemente al lato all'11' della ripresa; un rigore concesso per un fallo di Camisa su Barba, che stava controllando una palla recuperata. E a fine partita il presidente Camilli annuncia l'addio: "Dopo tredici anni è il momento di dire basta". (Maurizio Caldarelli)

Ciano firma il sorpasso del Crotone. LaPresse

livorno-crotone 1-2 — Colpo grosso del Crotone, capace, con una favolosa rimonta, di espugnare il 'Picchi' di Livorno e, con la seconda vittoria esterna della stagione, di effettuare un importante allungo nella lotta salvezza. Quarta sconfitta interna per gli amaranto, poco lucidi e concreti. Le due formazioni, che pure lamentano gravi assenze (nella squadra toscana solo panchina per i primi 60' per l'acciaccato Siligardi) si affrontano, fin dai primi giri di lancetta a viso aperto. Al 4' minaccia rossoblù: direttamente su azione d'angolo, incornata prepotente di capitan Abruzzese, che chiama Mazzoni ad una non facile deviazione oltre il fondo. Il Crotone appare brioso e pimpante, ma al Livorno bastano poche fiammate per sfiorare il gol. Addirittura, nel giro di appena 10', i locali colpiscono due volte i legni della porta avversaria. Al 13' la base del palo respinge un pallonetto in acrobazia di Paulinho (a Caglioni battuto). Al 22' Emerson spedisce sulla parte alta della traversa una punizione battuta dai venticinque metri. Il Livorno insiste e al 27' sblocca il punteggio. Paulinho apre a sinistra per Duncan, che cerca subito la conclusione: Caglioni respinge la botta del centrocampista ghanese; la palla rimane nell'area e Paulinho, dopo aver seguito l'azione, trova il tap-in vincente. Per il centravanti brasiliano è l'undicesima rete stagionale. Il Crotone continua a giocare con serenità e al 43' pareggia, su rigore. L'attivo Mazzotta effettua il cross dalla sinistra. Ciano si impossessa del pallone all'interno dell'area e viene agganciato sul piede d'appoggio da Emerson. L'arbitro Pairetto assegna il rigore. Dal dischetto Gabionetta si mantiene freddo e spiazza Mazzoni. Per il centravanti sudamericano è la nona rete in campionato, la prima segnata in trasferta. Nella ripresa, il Livorno attacca ma non trova sbocchi. Il Crotone si difende con ordine e, sorprendentemente, sigla il gol dell'1-2. E' il 19': cross dalla destra di Del Prete per la testa di Eramo: Mazzoni respinge la sfera, ma Ciano si tuffa e di testa fa centro. Per lui secondo gol del torneo. I toscani provano a rimediare, ma la difesa rossoblù tiene botta. I calabresi, al 37', vanno ad un passo dal tris: in contropiede, Ciano colpisce, con un tiro secco, il palo alla destra di Mazzoni. (Fabio Giorgi)

modena-lanciano 2-2 — Il Modena dilapida due gol di vantaggio e 45’ di grande calcio, facendosi rimontare nella ripresa da un Lanciano indomito, che alla fine rischia anche il colpo grosso. I gialloblù, senza successi in casa da due mesi (due punti nelle ultime 3 gare), vedono allontanarsi la zona playoff a -2, in attesa del recupero del 6 marzo col Brescia, mentre gli abruzzesi allungano a 8 i risultati utili di un girone di ritorno da applausi che li vede a -5 dal sesto posto. Marcolin sceglie gli stessi di Livorno, con Pagano per l’infortunato Lazarevic; speculare il 4-3-3 di Gautieri, che preferisce Falcinelli a Plasmati. Il primo tempo del Modena è da applausi, il migliore della stagione. Leali deve superarsi al 18’ sul doppio tentativo ravvicinato di Pagano e Ardemagni, ripetendosi poi sulla punizione di Ardemagni, con Amenta che salva sulla linea il tap-in di Pagano. Il gol è nell’aria e arriva al 22’ da corner, con Zoboli (primo stagionale) che di testa trova il sette. Il Lanciano non c’è, Signori salta anche Leali ma si incarta con la porta spalancata al 28’. Il 2-0 arriva puntuale prima dell’intervallo, quando Ardemagni triangola con Signori, che di tacco lo smarca in area, netto il fallo di Rosania con lo stesso bomber che trasforma dal dischetto il centro numero 16. Sembra una gara in discesa per il Modena, ma nella ripresa il Lanciano la riapre subito, merito di Falcinelli che dal limite inventa una saetta imprendibile per Colombi. La gara cambia al 27’, quando Gozzi, già ammonito, tocca di mano nell’area abruzzese e finisce sotto la doccia. In superiorità Gautieri mette la quarta punta Plasmati, ma Colombi non corre rischi e in uno dei tanti contropiedi Ardemagni costringe ancora Rosania al fallo dal limite: secondo giallo anche per il difensore e parità ristabilita. Sembra fatta, ma il finale è da shock: Turchi a 15 secondi dal 90’ sfrutta un buco della difesa e infila Colombi per il 2-2 da due passi, poi un minuto dopo è Piccolo, su errore di Nardini, che si divora anche la palla del clamoroso sorpasso, imitato prima del fischio finale da Sturaro sull’altra sponda. Finisce con un 2-2 che accontenta solo il Lanciano. (Davide Setti)

Babacar realizza il gol vittoria del Padova. LaPresse

padova-juve stabia 1-0 — Mette la freccia il Padova di Colomba che all’Euganeo batte la Juve Stabia, la supera in classifica e si riaffaccia in zona playoff. Decide ad inizio ripresa Babacar, al suo primo centro stagionale in biancoscudato: un gol che vale anche il primo successo di mister Colomba davanti al pubblico di casa. Partono però subito forte gli ospiti, pericolosi nei primi minuti su calcio piazzato. Poi il Padova prende in mano il pallino di gioco. Il primo tiro in porta, al 15’, è di De Vitis: troppo centrale per impensierire Seculin, che cinque minuti dopo si supera sull’esterno mancino di Cutolo, ben imbeccato in area da Babacar. Al 32’, ancora Babacar assistman: Renzetti però spreca con il sinistro. Sul finire di frazione, due sussulti campani: al 38’ Jidayi la spara alta, al 42’ Acosty colpisce male a due passi da Silvestri. Subito, ad inizio ripresa, il vantaggio ospite. Bravo De Feudis a crederci su un lungo traversone in area piccola dove in mischia, da terra, riesce a servire un pallone che Babacar può solo spingere in rete. E’ il 7’, è 1-0. Il raddoppio potrebbe essere poi cosa di minuti, se al 13’ Seculin non togliesse dalla porta una rovesciata ravvicinata di De Vitis. Braglia corre i ripari e in un amen inserisce Verdi, Zito e Caserta per Acosty, Improta e Suciu. Gli ospiti guadagnano in qualità e coraggio, aumentando la pressione. Poca, però, la precisione al tiro. La migliore occasione capita al 32’ sui piedi di Caserta che in girata impegna Silvestri in corner. Il finale è quindi convulso, ma gli ospiti sbattono sul muro biancoscudato che regge anche nei quattro minuti di recupero. (Carlo Della Mea)

pro vercelli-cittadella 0-0 — Un pareggio che serve più al Cittadella che alla Pro: uno 0-0 che muove la classifica, ma non dà ai padroni di casa il guizzo nella corsa salvezza. Pro che resta sempre al penultimo posto, Cittadella che tiene le distanze con tranquillità. Una gara che vede la Pro partire in quarta: già al primo Greco è davanti alla porta di Cordaz ma non aggancia la sfera. La Pro nei primi minuti ha la marcia inserita: grande corsa e ritmo elevato. Il Cittadella prende però le misure: all’11’ Paolucci prova il tiro dalla distanza che si spegne sulla linea di fondo. Partita che scorre senza sussulti. Al 29’ il Cittadella chiede il rigore: Di Carmine meriterebbe invece il giallo per simulazione. Al 33’ ancora Pro Vercelli: cross di Scaglia e Modolo di testa sfiora il gol, ma Cordaz dice no. Al 39’ Filkor sbaglia un appoggio e Paolucci ne approfitta facendo partire un forte diagonale che Valentini devia in angolo. La ripresa inizia con la Pro in attacco: prima Ragatzu non riesce a trovare il varco verso la porta dei veneti, poi è Genevier che da posizione favorevole sfiora il palo. Il Cittadella cresce e trova lo spunto al 10’: errore di Scavone e Paolucci lancia il contropiede, ma è lo stesso centrocampista della Pro che lo atterra. Giallo per Scavone e punizione per il Cittadella: Di Michele è preciso, ma Valentini capisce tutto e d’anticipo mette in angolo. La gara sembra ormai indirizzata sul pareggio, con le due squadre che hanno poca benzina nelle gambe. Gli unici acuti sul finale di Erpen e Ranellucci, che sfiorano il gol, con i bianchi che reclamano anche un rigore su Borghese ed Eusepi. 0-0, porte inviolate e risultato che fa più sorridere il Cittadella che la Pro Vercelli. (Raffaella Lanza)

reggina-spezia 1-1 — Reggina-Spezia: ovvero Davide Dionigi contro la sua ex squadra, ricordando i 6 mesi in serie B nel 2006 con 1 gol in 15 gare e contro il suo maestro Cagni che ha avuto alla Sampdoria. Entrambi non scoprono le carte alla vigilia e si presentano con tante novità nello schieramento. Padroni di casa con un ritorno al passato per un 3-4-3 caro al suo allenatore, mentre Cagni in soli due giorni non ha avuto il tempo di inculcare i suoi metodi di gioco e schiera un 4-3-1-2 con Di Gennaro e Okaka al rientro. Finisce in parità, ma ai punti avrebbe meritato i calabresi. Pronti via e la squadra di casa costruisce la prima azione pericolosa con Di Michele, che da felice posizione appoggia al portiere. Dal gol fallito al gol subito. Così al primo affondo lo Spezia sblocca il risultato (13’) con Okaka, il quale sfrutta un clamoroso errore di Adejo e deposita alla destra di Baiocco in uscita (0-1). Reagisce subito la squadra di casa e sfiora il pari con un diagonale di Di Michele, di poco a lato. Reggina più aggressiva del solito e Spezia che si limita a controllare non disdegnando di rendersi pericoloso, con Okaka (29’). Prima dell’intervallo Iacobucci respinge un insidioso tiro di testa di Campagnacci sui piedi di Gerardi che a porta vuota manda fuori. Ad inizio ripresa Cagni provvede a sostituire il nervoso Okaka con Pichlmann e Garofalo con Pasini. Al 2’ la Reggina perviene meritatamente al pareggio con un radente tiro da fuori area di Colucci che sorprende Iacobucci alla sua destra (1-1). Pichlmann fallisce il 2-1 indugiando davanti a Baiocco e Gerardi prima di essere sostituito colpisce il palo (17’). Al 40’ Rizzato crossa dalla sinistra e Comi sciupa di testa tirando debolmente. E' l'ultima occasione prima del fischio finale. (Lorenzo Vitto)

ternana-novara 1-1 — Il primo tempo vive di lampi improvvisi. Comincia il Novara che al 9' chiama al lavoro Brignoli con una conclusione da fuori di Buzzegoli. La squadra piemontese gioca meglio e Gonzalez due minuti dopo sfiora il gol con un sinistro a giro di poco a lato. La Ternana però non ci sta e reagisce con una iniziativa di Ragusa che crossa da destra per Scozzarrella che non impatta il pallone a due passi dalla porta. Un destro alto di Pesce, poi la migliore occasione della Ternana con Litteri che in mischia calcia forte di destro impegnando Bardi in una provvidenziale deviazione in angolo. La replica del Novara affidata a Fernandes che prova la soluzione da fuori parata in angolo. Nella ripresa la ternana ci prova con Vitale in contropiede all'8' , sinistro alto di poco, ma il contropiede del Novara è devastante al 12' con Lepiller che salta Ferraro e mette dentro per Fernandes che segna il suo secondo gol consecutivo in campionato sbloccando la partita. La risposta della Ternana arriva al 23' con un destro di Fazio da centroarea ribattuto di testa da Lisuzzo. La Ternana però ci crede e al 30' pareggia. L'affo ndo di Ragusa sulla sinistra è poderoso e Colombo in area lo stende. Rigore che Maniero trasforma con un rasoterra sulla destra del portiere. Il resto è contorno di una partita che ha visto il Novara pareggiare dopo 17 gare consecutive e la Ternana rimontare lo svantaggio per la prima volta nella stagione. (Massimo Laureti)

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