Nella 24ª giornata di Serie B il Sassuolo pareggia 1-1 con l'Empoli su un terreno inguardabile, mentre il Livorno si fa sempre più vicino (ora è a -1) grazie al 2-0 sulla Pro Vercelli. La squadra di Di Francesco passa con un rigore contestato, poi si fa riprendere da Regini. L'Empoli protesta anche per un gol annullato a Tavano. Non va oltre l'1-1 il Verona con la Reggina nell'anticipo del venerdì. Il programma della giornata si conclude lunedì alle 20.45 con Ascoli-Lanciano.

brescia-spezia 0-0 — In un clima di contestazione alla società per la campagna acquisti invernale (una cessione con Salamon passato al Milan e un solo arrivo, il difensore uruguayano Arias), Brescia e Spezia in campo alla ricerca di punti play-off. Sulla ruota del Rigamonti esce un pareggio a reti inviolate, specchio fedele di una sfida non bella e poco spettacolare. Padroni di casa schierati con il 4-3-1-2 da Calori. Il tecnico si affida in attacco ad Andrea Caracciolo preferito a Mitrovic. Ospiti di Atzori con il 3-5-2: dall’inizio l’ex Okaka a far da spalla a Sansovini. Primo tempo al piccolo trotto da ambo le parti. Proprio l’attaccante classe '89 mette i brividi ad Arcari. Il suo colpo di testa, da distanza ravvicinata, trova pronto il portiere alla deviazione volante. Clamorosa occasione gol per il Brescia al 21’. Finazzi trova perfettamente Corvia in area di rigore a non più di cinque metri dalla porta. L’ex leccese però calcia al volo spedendo malamente palla sul fondo. Ancora Corvia in contropiede al 27’: miracoloso Guarna. Spezia che si riaffaccia dalle parti di Arcari al 37'. Azione insistita di Piccini con conclusione finale di Bovo alta di poco sopra la trasversale. La ripresa si apre con una ghiotta palla-gol per lo Spezia con Sammarco che non approfitta di una corta respinta della difesa bresciana su azione d’angolo. La conclusione dell’ex sampdoriano si spegne alta sopra la porta difesa da Arcari. La gara non decolla nemmeno quando Caracciolo ha sui piedi l’occasione del vantaggio dopo uno svarione della difesa spezzina. Conclusione frettolosa che termina abbondantemente lontano dal palo. Calori e Atzori provano a dare lo scossone inserendo Mitrovic e Antenucci per Caracciolo e Sansovini. Un errore ancora più macroscopico lo commette Bouy al 26’: a porta vuota il centrocampista colpisce in pieno la traversa a Guarna ormai battuto. E’ l’ultimo sussulto della gara. Brescia e Spezia avanti piano nella rincorsa play-off. (Fabio Pettenò)

cittadella-crotone 2-2 — Incredibile pareggio al Tombolato, il Crotone in vantaggio di due gol alla fine del primo tempo si è fatto rimontare da un generoso Cittadella in pieno recupero, che ha disputato la ripresa tutta nella metà campo avversaria. Una novità per parte nelle formazioni annunciate alla vigilia, schierate in campo con lo stesso modulo, il 4-3-3. Foscarini ha preferito Ciancio a Vitofrancesco a centrocampo, Drago invece ha scelto Ligi per Abruzzese. Piove dal mattino, e il terreno di gioco è ovviamente allentato, in alcuni punti si è formata qualche pozzanghera d’acqua. Il Crotone in trasferta ha sempre faticato, ma non si direbbe dall’inizio convinto del Tombolato, e alla prima occasione passa in vantaggio: Pellizzer al 13’ sbaglia il rinvio calciando il pallone addosso a Eramo, il centrocampista controlla e infila Cordaz. Prova a rimettere subito le cose a posto il Cittadella, angolo di Schiavon e mischia nell’area del Crotone, l’ultimo tocco è di Coly, pallone sul fondo. I ragazzi di Drago sono più in palla dei padroni di casa, e al 25’ raddoppiano: Gabionetta pesca nell’area piccola Ciano che calcia a botta sicura, miracolo di Cordaz e pallone allontanato al limite dell’area, arriva Crisetig che di sinistro indovina l’angolino. Foscarini in avvio di ripresa passa alla difesa a tre, e dopo il destro di Schiavon parato a terra da Caglioni, lo stesso Schiavon accorcia le distanze al 15’, con un gran destro su punizione. Adesso il Cittadella preme, costringendo tutto il Crotone nella propria metà campo, le occasioni fioccano per la squadra di Foscarini che è anche sfortunata al 35’ con Coly rimpallato da un difensore, quindi Di Nardo a botta sicura si vede respingere il pallone dal portiere. Al 39’ diagonale di Minesso, Di Nardo in scivolata non arriva sul pallone per un soffio. In pieno recupero Gabionetta si fa metà campo tutto solo in contropiede e davanti a Cordaz gli calcia addosso, poi si riscatta deviando respingendo ben due volte il pallone sulla linea della propria porta. Nel disperato forcing finale del Cittadella Pellizzer prima colpisce il palo, quindi Coly in mischia sigla il 2-2. (Simone Prai)

grosseto-padova 1-1 — Un clamoroso errore di Emanuele Padella, che commette un ingenuo fallo di mano a trenta secondi dalla fine e consente al Padova di segnare su rigore, nega al Grosseto la seconda vittoria consecutiva, che avrebbe aperto scenari interessanti in chiave salvezza. L'1-1 maturato dopo 96' di gioco allo Zecchini ci sta tutto, in virtù del comportamento delle due rivali. La prima frazione è stata tutta di marca toscana. I ragazzi di Menichini sono apparsi autoritari, hanno tenuto lontani dall'area gli avversari con un ben riuscito pressing e prima di trovare il vantaggio, al 16' su una sfortunata autorete di Piccinni (che la butta dentro la sua porta con un colpo di tacco) sul calcio d'angolo di Jadid, hanno costruito tre limpide palle gol fallite da Piovaccari e Lupoli. I locali però non riescono a sferrare il colpo del ko, commettendo alcuni errori prima di andare all'intervallo. Nella ripresa la squadra di Franco Colomba ("E' la prima volta che porto a casa un punto dalla mia città d'origine", sorride), apparsa troppo timorosa nella prima frazione, cambia marcia e complice un arretramento del baricentro maremmano prende in mano la gara, costruendo nell'ultima mezzora almeno cinque occasioni da rete, con Farias, Babacar e soprattutto Cutolo, neutralizzate da un super Lanni. Al 49'30", però, su calcio d'angolo apparentemente innocuo, Padella alza una mano e colpisce il pallone. Per Di Bello, apparso a tratti incerto, non ci sono dubbi e concede il calcio di rigore. E Aniello Cutolo stavolta riesce a vincere il duello con Lanni. Per il Padova un regalo insperato, per il Grosseto una beffa tremenda, che rimanda il sorpasso alla Pro Vercelli e fa allontare la zona salvezza. (Maurizio Caldarelli)

livorno-pro vercelli 2-0 — Al Livorno basta una seconda parte di ripresa strepitosa, ricca di concretezza e brillanti giocate, per tornare al successo e consolidare la seconda piazza in classifica. Gli amaranto, a bersaglio al 26' ed al 38' della seconda frazione, si portano ad una sola lunghezza di ritardo dalla capolista Sassuolo; quattro i punti di margine sull'Hellas Verona, attuale terza forza del torneo. I labronici, che allungano la striscia di risultati utili consecutivi (nove vittorie e cinque pareggi nelle ultime quattordici partite), prima di sbloccare la situazione, hanno sofferto non poco al cospetto di una Pro Vercelli accorta ed organizzata. Per i bianchi piemontesi si tratta della sesta sconfitta esterna consecutiva. Ma, grazie al massiccio innesto di nuovi giocatori, giunti nel corso del mercato invernale, la squadra di Braghin ha ancora i mezzi per risollevarsi e lottare per la salvezza. I padroni di casa si sono affidati al 3-4-3, gli ospiti al 4-4-2. Primo tempo all'insegna dell'equilibrio. Al 10' Dionisi si allunga troppo il pallone in contropiede e Valentini può anticiparlo in uscita. Al 31' Schiattarella, sugli sviluppi di un corner, manda sopra la traversa. Al 37' nitida doppia occasione per gli ospiti: dapprima dalla grande distanza ci prova con un tiro secco ed insidioso Grossi, Fiorillo respinge, sulla ribattuta arriva Eusepi che, da posizione angolata sulla destra, spedisce (non di molto) a lato il suo diagonale. Giusto lo zero a zero all'intervallo. Nella ripresa il Livorno cresce. All'8' Dionisi chiama ad un non facile intervento Valentini, che poi di piede, per anticipare Paulinho, manda via il pallone. Lo stesso Paulinho, pochi secondi più tardi, va vicino alla rete con una morbida conclusione dal limite di un soffio a lato. Contropiede pericosissimo della Pro Vercelli (22'). Ragatzu serve Cristiano che da posizione favorevole spara in rete: favolosa la risposta di Fiorillo che respinge e salva. Gli amaranto spingono e costringono alla difensiva i bianchi. Al 26' Paulinho, con uno stacco imperioso, incorna su traversone dalla destra di Bernardini. Un colpo di testa potente e preciso, che si insacca alle spalle dell'incolpevole Valentini. Il Livorno mette al sicuro il preziosissimo successo al 38'. Merito di Siligardi che parte dalla trequarti campo, si porta palla al piede al limite e con il suo destro fa partire una conclusione imparabile sul secondo palo. Per l'attaccante cresciuto nell'Inter è la quattordicesima rete stagionale. Il 2-0 finale - punteggio forse severo per una Pro Vercelli a lungo in partita - proietta sempre più in alto i toscani. (Fabio Giorgi)

novara-cesena 0-1 — Un lampo di Tonucci in un pomeriggio di noia: il Cesena vince a Novara una partita brutta grazie al colpo di tacco del suo difensore su corner di Tabanelli, complice l’unico vero buco difensivo dei padroni di casa che tornano a subire gol in casa dopo 261’. Novara che deve rinunciare a Pesce (squalificato) e Gonzalez (infortunato) e che schiera, dal primo minuto, tutti e tre i nuovi arrivi del mercato di gennaio. Cesena in campo con il 4-2-3-1 annunciato alla vigilia con l’ex Granoche al centro dell’attacco. La partita, spenta e poco pregna di emozioni, segue un copione scontato: Novara che prova, timidamente, a fare gioco e Cesena che si limita a giocare di rimessa. Al 28’ del primo tempo l’episodio chiave: Tabanelli tira una gran punizione costringendo Bardi in corner, poi dalla bandierina trova Tonucci sul primo palo che, scappato al suo marcatore, anticipa tutti e trova, di tacco, il gol partita. In vantaggio di una rete, il Cesena si limita a proteggere il risultato mentre il Novara fatica a creare occasioni. Ci provano giusto Lepiller e Fernandes con soluzioni personali, senza fortuna. Cesena rintanato nella propria metà campo anche nella ripresa, mentre Aglietti le prova tutte inserendo Buzzegoli, Rubino e Lazzari, senza fortuna. Campagnolo ci mette i guantoni in un paio di occasioni, Baracani ci mette lo zampino negando al Novara un rigore netto (trattenuta di Volta su Ludi su calcio d’angolo). Per il resto poco e nulla, se non uno sterile predominio territoriale del Novara. Nel finale, espulso Bisoli per proteste dopo un contatto in corsa tra Ludi e Granoche. (Giuseppe Maddaluno)

sassuolo-empoli 1-1 — Reduci entrambe da una sconfitta nelle prima del 2013, Sassuolo ed Empoli si dividono la posta, mantenendo i primi il vantaggio sul Verona, rimanendo in zona playoff i secondi. Il senso della gara, a volerlo cercare, è tutto qua, anche perché il campo ai limiti della praticabilità toglie qualità a squadre che pure ne avrebbero, ma le vedono naufragare nelle pozze che inzuppano il prato. Quelle dell’Empoli si vedono solo a sprazzi – al 16’, quando la bandierina del guardalinee ferma Tavano, e al 29’, quando Maccarone spreca da buona posizione – e altrettanto a sprazzi si vedono quelle del Sassuolo, che graffia ma non punge con Missiroli e Catellani, e paga l’assenza di una punta centrale di peso. Masucci, stretto tra i centrali avversari, cerca senza trovarla la deviazione aerea in due occasioni, ma gli imbarazzi della capolista sono gli stessi già visti a Crotone, opposti e speculari a quelli degli ospiti che cadono poco oltre la metà ripresa, quando Laurini strattona Magnanelli in area inducendo Mariani a fischiare il rigore che Terranova trasforma. Non basta, tuttavia, a tenere avanti il Sassuolo: al 33’ della ripresa un corner di Signorelli innesca Regini che fa 1-1 chiudendo, di fatto, la gara. Che sussulta nel finale, complici due colpi di testa di Bianchi, che tuttavia non trovano il bersaglio. (Stefano Fogliani)

ternana-bari 0-0 — La Ternana manca l'appuntamento con la terza vittoria consecutiva chiudendo senza gol la gara interna con il Bari. Eppure la squadra rossoverde ha avuto più di una occasione per passare in vantaggio. Nel primo tempo, dopo una conclusione iniziale di Rossi parata da Brignoli, la squadra di casa è andata al tiro con Carcuro, murato a centroarea e quattro minuti più tardi con Botta che ha concluso da posizione favorevole. Lamanna in tuffo ha deviato sul palo. Bari in difficoltà sulle incursioni esterne della Ternana che ha avuto ancora una palla buona con Carcuro, conclusione debole. Prima della fine del tempo Lamanna in tuffo ha respinto su Ragusa. A inizio ripresa ancora Ternana sugli scudi con Lamanna muro invalicabile per gli attaccanti di casa. Il portiere del Bari al 3' ha ipnotizzato in uscita Ceravolo lanciato verso il gol e un minuto dopo si è ripetuto prima su Ceravolo quindi su una conclusione a giro di Alfageme. Torrente ha inserito quindi un centrocampista in più togliendo un attaccante e la spinta della Ternana si è affievolita. Nelle battute conclusive Bari in avanti pericolosamente ma senza impegnare Brignoli. 18' Defendi sfonda a destra palla indietro Rossi diagonale parato. (Massimo Laureti)

varese-modena 2-0 — L’amara sconfitta casalinga con il Lanciano di sette giorni fa, è acqua passata per il Varese che rialza subito la testa battendo un Modena troppo remissivo e mai pericoloso. Sul Franco Ossola soffia un vento gelido e i biancorossi provano a riscaldare l’ambiente con i loro brasiliani e nigeriani. Il 4-4-2 di Castori si trasforma in un 4-2-4 che fa salire al fianco degli attaccanti Ebagua e Neto Pereira gli esterni Oduamadi e Ferreira Pinto. L’ex dell’Atalanta, preso negli ultimi giorni di mercato, è subito titolare anche per l’assenza di Zecchin, influenzato. A centrocampo c’è l’ispirato Filipe a darsi da fare per sfornare palloni interessanti ai compagni che tentano di mettere pressione alla difesa del Modena. Il primo pericolo arriva al 10’ con una virtuosa combinazione fra Oduamadi e Neto Pereira che, però, non dà frutto. Alla mezz’ora si fa vedere anche Ferreira che manda fuori di testa dopo aver raccolto un buon suggerimento del solito Filipe (29’) ed è impreciso pure al 34’. L’instancabile Filipe lancia anche Oduamadi, autore di un tunnel all’ex Osuji e di una conclusione fuori misura (39’). Il pressing continua, sia pure sterilmente anche se lo spettacolo non manca: Neto Pereira dà il via libera alla fuga sulla destra di Ferreira Pinto che centra per Oduamadi ma il suo colpo di tacco non preoccupa gli ospiti (42’). Subito dopo, anche la squadra di Marcolin dà segnali di vita con una conclusione defilata di Lazarevic. Troppo poco per un Modena timido che affonda nella ripresa. Il vento a favore mette le ali ai padroni di casa che ci provano subito con Ebagua, fermato da Colombi (4’). Ma il colpo giusto ce l’ha un difensore appena arrivato: Michele Franco, gettato nella mischia al 30’ del primo tempo, dopo l’uscita di Rea per infortunio. Il terzino sinistro si adatta a fare il centrale e diventa implacabile goleador all’11’ del secondo tempo, scagliando in porta un missile imprendibile. Al 18’ anche l’altro nuovo, Ferreira Pinto, ci prova ma il suo tiro da 25 metri s’infrange con l’incrocio dei pali. Gli emiliani si fanno vedere solo con Zoboli che, al 31’, non sorprende Bastianoni, subentrato nel frattempo all’acciaccato Bressan. Il Varese è invece irresistibile e Filipe corona una grande partita chiudendo i conti al 32’ con un tiro da lontano. (Filippo Brusa)

vicenza-juve stabia 1-2 — La Juve Stabia sale in classifica mentre il Vicenza sprofonda. Campo pesantissimo, oltre il limite della praticabilità. Ma si gioca. Pronti, via. Paratona di Bremec sul colpo di testa ravvicinato di Verdi, dopo nemmeno un minuto. La seconda azione della partita è il gol della Juve Stabia (28’): Verdi se ne va sulla corsia di destra, crossa basso e Cellini di prima infilza Bremec con un destro all’incrocio. Si sveglia il Vicenza, ma è il 40’. Bojinov fa partire un siluro dalla distanza, Nocchi alza sopra la traversa. Il Vicenza ha più grinta nella ripresa e al 10’ va vicino al pareggio con Bojinov (destro basso deviato dal portiere). La squadra di Dal Canto esercita un’ottima pressione e un minuto dopo viene premiata. Murolo tocca di mano il pallone messo in mezzo da Bojinov e l’ex del Verona va a battere e segnare il rigore assegnato senza esitazioni dal direttore di gara. I biancorossi perdono Brighenti al 14’, ammonito per la seconda volta e dunque espulso. Al 31’ torna in vantaggio la formazione di Braglia, sugli sviluppi di un corner. Segna il nuovo entrato Improta, che supera Bremec con un destro secco sul primo palo. Bremec salva il 3-1 al 41’, quando allontana con i piedi la deviazione di Bruno. Apprezzabile il tentativo di Mustacchio col destro sul secondo palo, ma il pallone esce e il Vicenza abdica. (Marta Benedetti)