La solidarietà dei tifosi del Padova per gli alluvionati liguri. Lapresse

Sassuolo e Toro, paura e orgoglio. La partitissima di B si chiude senza brividi: 0-0 e un punticino a testa che comunque serve a muovere la classifica. Frena all'Euganeo il Padova, mentre la Reggina non sfonda nel derby a Crotone, nonostante il vantaggio di Missiroli e l'uomo in più per tutta la ripresa. La più bella partita di giornata si gioca a Livorno, dove il Pescara cade dopo 5 vittorie di fila contro la banda di Novellino. A Nocera Inferiore vittoria del Grosseto, con Giannini che conquista la prima vittoria della propria gestione. Dopo due giorni in panchina, invece, l'Ascoli di Silva non risorge: ko anche col Cittadella, e bianconeri sempre più ultimi. La quattordicesima giornata di B si chiuderà lunedì sera, con i posticipi Bari-Verona (alle 19) e Brescia-Sampdoria (alle 21).

ascoli-cittadella 0-1 — Anche il Cittadella espugna il Del Duca di Ascoli, ormai terra di conquista. L’1-0 finale è meritato per gli uomini di Foscarini che fanno un bel balzo in classifica. Precipita sempre più l’Ascoli. Per l’esordio il neo allenatore bianconero Silva, subentrato all’esonerato Castori, sceglie in attacco Romeo con sugli esterni Falconieri e Papa Waigo. Nel Cittadella assente l’infortunato Di Nardo, recuperati Pellizzer, Marchesan e Schiavon. L’avvio vede un Ascoli contratto coi giocatori insultati dai tifosi; più spigliato il Cittadella. All’8’ Falconieri impegna su punizione il portiere ospite Cordaz, più ghiotta la palla gol che capita al 23’ sulla testa di Di Carmine al quale si oppone d’istinto il numero uno ascolano Guarna. Il match si sblocca al 35’ quando Ciofani spinge in area Di Roberto. E’ rigore che lo stesso giocatore del Cittadella trasforma. La ripresa si apre con Pierobon nella porta del Cittadella al posto di Cordaz. Il neo entrato è chiamato alla parata già al 1’ da Romeo in rovesciata. Silva richiama Parfait e Papa Waigo e manda in campo Sbaffo e Beretta pericoloso al 6’ quando di punta impegna Pieribon in angolo. Il Cittadella controlla un Ascoli impalpabile e che perde per infortunio Andelkovic. Nel finale l’Ascoli costruisce l’unica vera palla gol: è il 47’ quando Falconieri con un sinistro carico di effetto colpisce il palo. Finisce 1-0 per la squadra di Foscarini. (Peppe Ercoli)

L'esultanza di Simone Missiroli (al centro), 25 anni, dopo il vantaggio della Reggina a Crotone. Lapresse

crotone-reggina 1-1 — Termina ancora una volta in pareggio il derby tra Crotone e Reggina, il terzo negli ultimi tre disputati. Il pari è il risultato più giusto, che premia il cuore e la voglia del Crotone nella ripresa. La cronaca. Al 9’ tiro di Caetano dopo una sponda con Gabionetta: è alto. Un minuto dopo ci prova Ciano dai 20 metri ma senza fortuna. Alla mezz'ora la Reggina passa al primo tiro in porta: Missiroli si guadagna una punizione battuta da Emerson sulla quale lo stesso Missiroli stacca anticipando di testa Correia prima e Florenzi dopo. Il Crotone al 43’ ha la palla per il pari, ma il colpo di testa di Ciano - su assist di Sansone - non impensierisce Kovacsik. Secondo tempo: pronti via, e il Crotone resta in dieci. Gabionetta si libera con una gomitata di De Rose e Velotto lo manda sotto la doccia. Al 20’ la prima vera palla gol del Crotone con Sansone che, lanciato da Djuric appena entrato, spara un destro che Kovacsik manda in angolo: sugli sviluppi del tiro dalla bandierina Ciano raccoglie una corta respinta del portiere e di sinistro riporta il match in parità. Al 29’ Florenzi impegna Kovacsik con una punizione carica di effetto ma il portiere reggino è attento. Al 44’ Missiroli ha sul piede il pallone del gol-partita, ma dopo un pregevole dribbling in piena area manda alto sulla traversa da pochi metri. (Luigi Saporito)

empoli-albinoleffe 0-0 — Passo indietro per l’Empoli, conferme per l’AlbinoLeffe. Ecco in sintesi lo scialbo 0-0 del Castellani. Ai punti avrebbero meritato di più gli ospiti, pericolosi in un paio di occasioni clamorose. Per gli azzurri un'incomprensibile prestazione, senza acuti e davvero deludente. Qualche rammarico per Fortunato, tecnico dei lombardi, per i due punti lasciati per strada. La cronaca. Al 14’ l'AlbinoLeffe sciupa una clamorosa palla gol con Bergamelli che spara alto: da corner la palla arriva sul secondo palo dove il difensore, tutto solo, conclude sopra la traversa. Bello anche il colpo di testa di Cristiano su cross di Luoni, in questo caso bravo Pelagotti a parare a terra. Per l’Empoli, nel primo tempo, si conta solo una potente punizione di Tavano finita sul fondo. A inizio ripresa ancora l'AlbinoLeffe pericolosa con una girata di Laner in area sulla quale Vinci salva sulla linea. Nel finale strappo dell’Empoli: conclusione di Signorelli, girata di Tavano e duello in area di Buscé e di Offredi. La prima è fuori, la seconda è respinta da Lebran. (Giacomo Cioni)

livorno-pescara 3-1 — Si tinge di amaranto la più bella partita della quattordicesima di B. Il Livorno si scrolla di dosso le ansie e le paure evidenziate nelle ultime uscite (un punto e un solo gol all'attivo nelle quattro partite precedenti) e liquida 3-1 il Pescara, reduce da cinque vittorie di fila. Il successo dei toscani è legittimo, con la squadra di Zeman che non è riuscita a monetizzare il vantaggio di Cascione: bravo al 20' a rubare palla sulla trequarti a Perticone e poi a superare Bardi con un rasoterra. Il Livorno non si disunisce, anzi aumenta i giri del motore: protagonista l'attaccante Paulinho, a secco nelle prime tredici giornate. Il brasiliano rovescia il punteggio prima dell'intervallo con una favolosa doppietta. Il primo gol al 24', direttamente su calcio di punizione che beffa Pinsoglio sul suo palo, e il raddio al 34' su assist di Filkor quando salta il portiere degli abruzzesi in uscita con un pallonetto e di testa deposita in rete. Nella ripresa il Livorno cala il tris con Barone, che al 14', appena tre minuti dopo l'ingresso in campo, sfrutta un servizio di Bigazzi e batte, con un preciso sinistro, l'incolpevole Pinsoglio. (Fabio Giorgi)

Gigi Castaldo, 29 anni, segna il momentaneo 1-0 per la Nocerina. Lapresse

nocerina-grosseto 1-2 — Giannini ottiene a Nocera Inferiore la prima vittoria sulla panchina del Grosseto. Primo tempo piacevole, soprattutto per merito della Nocerina che si porta in vantaggio con Castaldo e spreca il rigore del possibile 2-1 ancora con Castaldo. La Nocerina, dunque, passa subito in vantaggio: al 9’ il traversone di Scalise pesca solo in area Castaldo che insacca di testa. Al 15’ nuova occasione per la Nocerina, ma questa volta Bruno da favorevole posizione spreca calciando alto. Al 38’ il Grosseto beneficia di una punizione dal limite calciata alla perfezione da Mancino: Gori nulla può e per i toscani è il pari. Due minuti dopo la Nocerina beneficia di un rigore per fallo di mano di Crimi, ma stavolta Castaldo calcia a lato. La ripresa si apre con una nuova palla-gol della Nocerina: Castaldo ben servito da Farias a tu per tu con Narciso gli calcia incredibilmente addosso. La partita cambia al 12’ con il vantaggio dei toscani: Alfageme serve il neo entrato Consonni che non ha difficoltà a battere Gori in uscita. (Roberto Errante)

padova-juve stabia 2-2 — Ci voleva la Juve Stabia di Braglia per rompere la magia dell'Euganeo. Fino a oggi sempre vittorioso di fronte al pubblico amico, il Padova dopo 90' vivaci cede un punto all'intraprendente squadra campana. Nel primo quarto d'ora i pericoli biancoscudati nascono soprattutto dai singoli, con Cutolo e Cacia a peccare però di personalismo. Lazarevic (al 17') e ancora Cacia (al 27') trovano poi Colombi attento. Il vantaggio del Padova arriva al 38': buco in area gialloblu su cross di Schiavi, Cuffa calcia verso Colombi che riesce a deviare solo sui piedi di Cacia. Facile tap-in e 1-0. Dopo l'intervallo Braglia inserisce Erpen a rinforzare l'attacco che diventa tridente. E proprio dai piedi dell'argentino nasce l'assist per Mbakogu, che al 5' chiude un triangolo freddando Perin con un destro preciso. Raggiunto, il Padova reagisce con i nervi e assedia l'area stabiese con una serie di incursioni. Sulla più pericolosa, al 12', Davì stende Schiavi. Rigore, che Italiano trasforma. Più che a cercare il colpo del k.o., però, i padroni di casa rinculano pericolosamente. Braglia allora mette dentro anche Sau e la spunta ancora una volta. Lancio di Erpen, Sau s'invola, si fuma Legati e fredda con un diagonale Perin: 2-2 al 32'. E' una mazzata micidiale per il Padova, che nell'ultimo quarto d'ora s'incaponisce in lanci improduttivi senza mai impensierire Colombi. Anzi, allo scadere è Mbakogu a controllare male in area piccola, sprecando quello che sarebbe stato il 2-3. (Carlo Della Mea)

A Sassuolo un minuto di raccoglimento per le vittime delle alluvioni in Liguria. Lapresse

sassuolo-torino 0-0 — Finisce zero a zero, secondo logica, lo scontro tra le due migliori difese del campionato, con Sassuolo e Torino che muovono una classifica che resta impregiudicata per entrambe, anche se la squadra di Pea fa un passetto avanti appaiando il Pescara a quota 28. Ventura e Pea avevano previsto una partita tattica, e partita tattica è stata, con molto Sassuolo e altrettanto Torino. Normale tuttavia, quando si incontrano le migliori difese del campionato, non aspettarsi fuochi artificiali, ma graffi reciproci tra due squadre mai rinunciatarie sì. Così, dalle schermaglie di un primo tempo in cui il Sassuolo sceglie il fraseggio e il controllo e il Torino evita attentamente a non scoprirsi emergono solo i due primattori più attesi, ovvero Sansone – strepitoso Coppola al 5’ – tra i padroni di casa e Bianchi tra gli ospiti. E’ proprio il centravanti granata a cercare il colpo decisivo tra 40’ e 45’, trovando prima il fondo e poi Pomini, ma i collettivi annullano i singoli e anche le mosse dalla panchina (con il Sassuolo che cambia Boakye e gli esterni difensivi e Ventura che inserisce Sgrigna e D’Ambrosio) non sortiscono effetto, anche se ancora Cofie (due volte, sul fondo) e Sansone (attento Coppola, nell’occasione) da una parte, Sgrigna dall’altra con una bella conclusione a giro provano a rompere l’equilibrio che tuttavia regge, a conferma delle reciproche solidità. (Stefano Fogliani)

varese-modena 0-0 — Varese e Modena non vanno oltre lo 0-0 ma, nonostante si sia giocata su un campo reso molto pesante dalla pioggia, le due squadre hanno cercato continuamente l'acuto da tre punti. I padroni di casa hanno provato a scardinare la retroguardia ospite soprattutto nel primo tempo, quando il vero protagonista è stato Caglioni. Il portiere degli emiliani ha fermato puntualmente le iniziative dei biancorossi, trascinati quasi sempre da Cellini che ci ha provato per tre volte: al 4’ con un sinistro da fuori area, all’8’ con un diagonale, e al 29’ con un destro. L’occasione più ghiotta è capitata, comunque, a Martinetti che, allo scadere dei primi 45' non è riuscito a beffare l’ottimo Caglioni, pronto a neutralizzare l’insidioso colpo di testa dell’attaccante. Il Modena, che aveva tirato in porta solo una volta con Fabinho (22’), è cresciuto nella ripresa, sfiorando il colpaccio al 38’ quando a risultare decisivo è stato Bressan: il portiere del Varese, praticamente inoperoso fino a quel momento, ha compiuto un vero miracolo salvando la propria porta da un improvviso destro di Nardini e il Varese dalla sconfitta. (Filippo Brusa)

Elvis Abbruscato, 30 anni, autore di una tripletta. Lapresse

vicenza - gubbio 3-1 — Elvis Abbruscato regala la vittoria al Vicenza. Una tripletta del bomber biancorosso consegna agli uomini di Cagni il successo sul Gubbio (3-1) e la terza vittoria consecutiva in casa. Un risultato che rispecchia l’andamento della gara che ha visto la squadra di casa dominare per lunghi tratti la partita e concretizzare le occasioni avute a disposizione. La compagine di Gigi Simoni da parte sua non è riuscita a costruire azioni degne di nota, salvo il momentaneo pareggio ottenuto nel primo tempo. Il Vicenza ha voglia di vincere e parte forte, passando in vantaggio al 26’. Paolucci entra in area e viene steso difendendo la palla. Dagli undici metri va Abbruscato che non sbaglia. Passano pochi minuti e il Gubbio pareggia. Graffiedi riceve un bel pallone all’altezza del dischetto, carica il sinistro e segna di piatto sotto la traversa. Nella ripresa Cagni azzecca la mossa: fuori Martinelli e dentro Misuraca. Ed è proprio l’attaccante al 12’ ad esibirsi in una splendida rovesciata; la palla è destinata ad entrare in rete ma Cottafava mette il braccio e devia. L’arbitrio non ha dubbi: espulsione e rigore. Ancora una volta dagli undici metri va Abbruscato che segna. Il tris è completato al 30’ quando Rossi serve in profondità ancora Abbruscato che, a tu per tu con Donnaruma, colpisce sotto e insacca. (Nicola Negrin)