L'esplosione di gioia di Rolando Bianchi dopo il gol decisivo. Ansa

Una notte da primo della classe, come da tempo non capitava. Il Toro ribalta un primo tempo in cui ha subito la Sampdoria e conquista 3 punti che potrebbero cambiare la storia del suo campionato. Insiste anche il Sassuolo, che va a vincere a Varese e si installa al secondo posto. Domani tocca a Brescia e Padova rispondere e mantenere il passo della capolista: entrambe impegnate in trasferta, rispettivamente a Modena ed Empoli, campi non facilissimi.

La gioia dei granata dopo il successo a Marassi.Ansa

sampdoria-torino 1-2 — Prima sconfitta in campionato per la Samp, quarto successo consecutivo fuori casa per il Toro. La super sfida di Marassi premia la squadra granata che vince in rimonta (2-1) e conquista la leadership solitaria della classifica. Atzori conferma la squadra che ha battuto l'AlbinoLeffe con Da Costa in campo dall'inizio al posto di Romero infortunato; Ventura ritorna al 4-2-4 con Stefanovic e Suciu larghi sulle fasce e la coppia Bianchi-Antenucci al centro dell'attacco. Ne esce una gara divertente in cui bisogna attendere solo nove minuti per annotare il primo tiro nello specchio della porta. Bertani raccoglie un rinvio corto di Coppola e prova a sorprenderlo dalla distanza, ma il numero uno granata si salva in corner. Azione in fotocopia al 19' con Bertani che costringe Coppola a un'altra deviazione in calcio d'angolo. Sugli sviluppi del corner la Samp passa meritatamente in vantaggio: Semioli scodella al centro per Costa che di testa non sbaglia. Il Toro accusa il colpo e fatica a riorganizzarsi, ma nel momento in cui sembra al tappeto, ecco l'acuto che non ti aspetti: al 41' un traversone di Stefanovic dalla destra spiazza la difesa blucerchiata con Suciu libero di colpire a rete. All'inizio del secondo tempo Ventura rimescola le carte, inserendo Ebagua al posto di Suciu con Antenucci spostato sulla fascia. Sarà la mossa vincente. Al 18' Atzori cambia Foggia (sospetto stiramento all'adduttore) con Koman. Dieci minuti dopo Piovaccari subentra a Maccarone, mentre Surraco prende il posto di Stefanovic. La Samp sembra aver finito la benzina e il Toro alla prima occasione ne approfitta. Antenucci ricama il contropiede imbastito da Parisi e Bianchi non dà scampo a Da Costa. (Francesco Gambaro)

I giocatori del Sassuolo festeggiano il gol-partita. LaPresse

varese-sassuolo 0-1 — Il blackout momentaneo che ha preceduto l’inizio dell’anticipo del Franco Ossola (riflettori spenti per alcuni minuti) e la designazione dell’arbitro Massa di Imperia (sempre sconfitte per 0-1 con lui a dirigere), non sono stati presagi favorevoli né per il Varese, che ha steccato nuovamente davanti ai propri tifosi, né per Benito Carbone. Secondo alcune voci, l’allenatore, contestato al termine della partita, sarebbe nuovamente in discussione e c’è chi indica in Rolando Maran, presente in tribuna, il nome del suo successore. Può sorridere, invece, Fulvio Pea: anche lui era in tribuna, a causa della squalifica, e da spettatore ha potuto ammirare un Sassuolo cinico e vincente con l’unica zampata della partita: il lampo di Sansone, subentrato nella ripresa e a segno grazie a un intelligente assist di Boakye. Eppure, l’inizio dei biancorossi era stato deciso con alcuni guizzi sulla destra di Cacciatore non sufficienti, tuttavia, a impensierire gli emiliani che badavano soprattutto a coprirsi anche se il primo a tirare nello specchio di porta era stato un neroverde: Masucci che non riesce a sorprendere l’ex Bressan al 15’. Anche Pomini è molto attento e il suo intervento per fermare un sinistro di Del Luca, lanciato da Neto Pereira, è ben più impegnativo, richiedendo riflessi pronti al 22’. Il portiere ospite non corre rischi fino agli ultimi dieci minuti del primo tempo quando i padroni di casa cercano di accelerare i tempi ma la mira giusta manca sia a Camisa, molto impreciso con un colpo di testa totalmente fuori misura al 35’, e a Neto Pereira che manda, prima a lato (37’) e, quindi, e poi sopra la traversa al 40’. Nella ripresa il tema conduttore della sfida non cambia con ilo Varese proiettato costantemente in avanti e il Sassuolo copertissimo a difesa del pareggio. All’8’ i biancorossi danno spettacolo, sfiorando il gol: una prepotente rovesciata di Carrozza spedisce il pallone verso De Luca che da venti metri coglie il palo alla destra di Pomini. Se per la squadra di Carbone è un’impresa fare davvero male agli avversari, che riescono sempre a salvarsi, per quella di Pea, squalificato e sostituito in panchina da Tarozzi, è un gioco da ragazzi battere l’ex Bressan al primo vero affondo. Dopo essersi limitati a preservare lo 0-0, i neroverdi gelano, infatti, il pubblico del Franco Ossola grazie ad una intuizione di Boakye che taglia la retroguardia di casa e smarca il neoentrato Sansone pronto a metter dentro il gol del vantaggio emiliano. È il 22’ e la reazione del Varese è molto debole, se non proprio impalpabile. Carbone prova, allora, a infoltire l’attacco inserendo anche Cellini e l’ex Martinetti per un tridente molto ben assortito che però non riesce a pungere. E così i biancorossi incassano la seconda sconfitta al Franco Ossola che, nelle passate stagioni era sempre stato un bunker, mentre il Sassuolo si rimette in marcia dopo la sconfitta di settimana in casa con il Bari e respira aria di alta quota. (Filippo Brusa)

Paro festeggiato dai compagni.

crotone-vicenza 2-2 — Un pareggio, che però scontenta più il Vicenza che il Crotone visto che i veneti hanno messo sotto i rossoblu per larghi tratti della gara. Un punto a testa che interrompe la serie lunga di sconfitte dei padroni di casa contro i veneti allo Scida, ben sei. Eppure l’inizio era sembrato favorevole al Crotone che passa al primo affondo con una invenzione di De Giorgio: sulla fascia fa fuori tre avversari e dal fondo mette un comodo assist per Pettinari che firma il suo secondo centro stagionale. Il Vicenza prima perde Martinelli per infortunio (lo sostituisce Bastrini) e subito dopo ha una reazione veemente che costringe i padroni di casa nella propria metà campo. Ma i calabresi non riescono ad arginare l’intensità dei vicentini che al 29’ ottengono il pareggio con una punizione battuta da Paro (l’ex di turno alla sua seconda marcatura) grazie alla collaborazione di una barriera decisamente raffazzonata. Al 33’ Ciano su punizione impegna Frison in angolo. Ma è l’arbitro che non riesce a tenere il controllo della gara quando lascia correre qualche fallo di troppo e quando al 42’ non fischia un evidente fallo di Zanchi su De Giorgio lanciato a rete. La gara s’innervosisce e ne fanno le spese Misuraca e De Giorgio entrambi ammoniti. Al momento di andare negli spogliatoio battibecco tra l’arbitro e il diesse rossoblu Ursino che sarà espulso. Nella ripresa Baldini richiama Bianconi e inserisce Paolucci e Menichini fa entrare Djuric per Ciano. Che subito si fa notare quando in uno scontro aereo mette ko Augustyn. Paolucci si rende pericoloso al 23’ quando spara un destro da pochi metri da Belec impegnando il portiere rossoblu n una difficile parata. Vicenza ancora pericoloso al 26’ con una girata di Abbruscato che termina fuori di pochissimo. Al 31’ il gol del vantaggio del Vicenza con Misuraca che sfugge ad Abruzzese da dentro l’area controlla e spara un destro che s’insacca sotto la traversa. Il Crotone ha un sussulto al 35’ quando Sansone (primo gol tra i cadetti) da poco, raccoglie un pallone in piena area e batte Frison. Nel finale solo una punizione di Caetano e niente più. (Luigi Saporito)