Un ottimo sabato, una domenica così così. Questo, in sintesi, il bilancio del fine settimana da parte degli arbitri. La partenza era stata ottima, con la buona direzione di Damato nella sfida scudetto tra Juventus e Napoli e quella ottima di Tagliavento all’Olimpico per Lazio-Milan. Ieri non tutto è filato liscio per il designatore Braschi. I problemi maggiori a Verona, dove Guida ha penalizzato la Fiorentina. Ma anche a San Siro pesa sul risultato un mancato rigore non assegnato al Catania con il giudice di porta Massa che ha mal consigliato Russo. Bene, come sempre gli è capitato in questa stagione, il “capitano” Rizzoli.

Il fallo da rigore di Guarin su Gomez sull'1-0 di Inter-Catania. Ansa

ATALANTA-SIENA 2-1 — Rizzoli di Bologna
Giallo nella ripresa quando Moralez finisce a terra sul contatto con Bolzoni: in un primo momento Rizzoli sembra concedere il rigore, ma poi cambia idea dopo il consulto con il giudice di porta (Castrignano). Decisione corretta: non c’è fallo. Il Siena reclama per un gol di Paci avvenuto a gioco fermo: fa bene l’arbitro a fischiare perché il giocatore del Siena prende posizione spingendo un avversario.

Roncaglia atterrato in area da Jokic. Ansa

CAGLIARI-BOLOGNA 1-0 — Doveri di Roma
Decisione degna da "occhio di falco" quella presa dopo 12 minuti dal giudice di porta Pinzani quando la palla sulla deviazione di Gilardino finisce prima sul palo e poi rimbalza nei pressi della linea. Dentro o fuori? In diretta Pinzani decide per il "non gol" e la moviola gli dà ragione: il pallone di pochissimo pizzica la linea.

CHIEVO-FIORENTINA 1-1 — Guida di Torre Annunziata
Si lamenta la Fiorentina ed è difficile darle torto: ai viola manca un evidente rigore nella ripresa quando Jokic entra su Roncaglia non trovando il pallone, ma l’avversario. Non solo, rischia molto Dramè, già ammonito, per una trattenuta su Cuadrado: ci poteva stare il secondo giallo.

INTER-CATANIA 2-0 — Russo di Nola
Tutta la partita di Russo (e dei suoi collaboratori) gira intorno all’episodio avvenuto al 31’ della ripresa. L’Inter è in vantaggio per 1-0, quando il Catania trova una buona ripartenza: Gomez punta l’area e cerca il dribbling su Guarin. L’interista affonda la gamba per due volte, non trovando il pallone e colpendo invece l’argentino. L’arbitro Russo non è nella posizione migliore: lontano dall’azione e con la visuale coperta. In suo soccorso, però, dovrebbe arrivare il giudice di porta Massa che vede frontalmente il contrasto. E probabilmente la decisione di far continuare è proprio di Massa. In ogni caso è un errore: ci stava il rigore come ha ammesso nel dopo partita anche Stramaccioni. Per il resto un paio di errori sui fuorigioco: penalizzata l’Inter.

GENOA-ROMA 2-4 — Orsato di Schio
Gara spettacolare, con Orsato costretto nella ripresa a mostrare diversi gialli (tutti corretti). Nel primo tempo chiamato un fallo di mano a Totti, ma in realtà ci stava la punizione dal limite per la Roma.

PALERMO-TORINO 0-0 — Romeo di Verona
Tutto semplice per Romeo: solo qualche sbavatura.

PARMA-SAMPDORIA 2-1 — Peruzzo di Schio
La Samp non lo dice apertamente, ma sotto accusa finisce il metro di giudizio utilizzato dall’arbitro nei confronti dei due portieri autori di falli puniti con il rigore: Romero espulso, Mirante ammonito. Nel primo caso c’è il placcaggio con la mano da parte del numero uno doriano su Biabiany: penalty corretto e anche il rosso per la chiara occasione da gol nonostante il possibile recupero di Estigarribia. Nella seconda circostanza Eder è steso da Mirante (lo tocca con la mano alta), ma l'attaccante si era allargato verso l’esterno e non aveva possibilità immediata di segnare. Giusto annullare per fuorigioco una rete di Biabiany.

UDINESE-PESCARA 1-0 — Giannoccaro di Lecce
Nulla da dire sui due gialli mostrati a Danilo: un fallo su Weiss e “muro” ai danni di Quintero poco fuori l’area. Chiede un rigore Maicosuel ma il contatto con Modesto non giustifica l’intervento dell’arbitro. Corretta l’interpretazione sulla rete annullata all’Udinese: deviazione di Domizzi forse sfiorata da Di Natale che in ogni caso è in fuorigioco attivo.

JUVENTUS-NAPOLI 2-0 — Damato di Barletta
Damato gestisce una partita tutto sommata corretta nonostante i 40 falli fischiati. In avvio gomito largo di Pandev gomitata su Chiellini: ci stava l’ammonizione. Passano pochi minuti e la scena si ripete, questa volta il braccio tenuto largo è di Cavani: Chiellini crolla a terra, Damato mostra il giallo all’attaccante che accenna anche a una pericolosa protesta. Al 30’ Vidal dritto su Zuniga: giusta l’ammonizione. Non visto subito dopo un placcaggio dello stesso Zuniga su Lichtsteiner. Nella ripresa sbaglia Damato a non fischiare una entrata di Behrami su Giovinco dopo la veloce ripartenza bianconera. Al 19’ chiamato fallo in attacco a Chiellini che poi trattiene il pallone con le mani: Campagnaro prova a levarglielo in malo modo e sono subito scintille. L’arbitro placa gli animi ammonendoli. Cartellino anche per Barzagli: steso Inler. Il primo gol della Juve nasce da un angolo concesso al posto di una punizione: Behrami prende Marchisio e non la palla in scivolata come segnala l’arbitro. Al 45’ Inler placca Pogba: è l’ultimo cartellino della gara.

LAZIO-MILAN 3-2 — Tagliavento di Terni
La partita scorre via veloce ma anche in modo corretto, e Tagliavento è bravo da subito a stabilire il metro della partita: al 12’ ammonisce Nocerino che, superato da Candreva, va dritto sull’uomo, e un minuto dopo giallo anche per Dias che entra duro su Nocerino. Le due sanzioni, giuste, raffreddano subito gli ardori agonistici delle due squadre, che peraltro evitano durezze particolari (appena 6 i falli commessi dal Milan). I due gol della Lazio indirizzano la partita e aiutano il compito dell’arbitro, che al 36’ vede il fallo di Yepes a centrocampo su Klose, fa proseguire e alla conclusione dell’azione ammonisce il colombiano del Milan. Altri due gialli all’11’ del secondo tempo (Gonzalez e Antonini si affrontano faccia a faccia in modo rude dopo una carica regolare del difensore rossonero in area). Al 16’ l’unico vero episodio da rivedere alla moviola: è il primo gol del Milan, segnato da De Jong. Il centrocampista olandese sembra davanti alla linea difensiva laziale solo con il braccio (parte del corpo non utile) e dunque in posizione regolare quando parte la punizione-cross di Emanuelson. Nel finale, Tagliavento tiene in mano la partita nonostante il forcing del Milan, gli spazi più ristretti e la stanchezza. (Alex Frosio)