Il turno infrasettimanale riporta il sereno nel cielo degli arbitri. Dopo la domenica nera e le polemiche per i fatti di Catania (il gol prima dato e poi annullato a Bergessio), il rischio era di una spirale negativa che avrebbe potuto minare l’equilibrio della squadra di Braschi. E invece la risposta è stata delle migliori con direzioni all’altezza. Ci aveva pensato il "capitano" Rizzoli nell’anticipo di Palermo a dare l’esempio con una buona prova. Ieri solo qualche piccola sbavatura. Positivo anche l’apporto dei giudici di porta che hanno aiutato gli arbitri in alcune occasioni segnalando giustamente un paio di rigori. Semmai l’unico vero appunto si può fare alla scelta di non sospendere, specie nella ripresa, Parma-Roma con il campo ridotto a una risaia. Molto più pallanuoto che calcio. Non c’è il tempo per rilassarsi: stasera c’è Genoa-Fiorentina (tocca a Banti) poi sabato la partitissima Juventus-Inter. Domani si scoprirà l’arbitro scelto da Braschi. In pole c’è Tagliavento.

juventus-bologna 2-1 — Romeo di Verona
Dirige bene Romeo anche se qualche fischio in più non avrebbe guastato. E’ regolare il gol vittoria di Pogba (tenuto in gioco da Cherubin) nel recupero: sul cross di Giovinco dalla sinistra c’è soltanto Vucinic in leggero fuorigioco, ma non partecipa all’azione essendo defilato. Nel primo tempo non validi un gol per parte. Nel primo caso dopo un calcio d’angolo Pogba si aiuta con le braccia su Motta, spingendolo (non in modo netto ma quanto basta per sbilanciarlo) prima di colpire di testa; nell’altra area è Gilardino a disturbare Barzagli con un mano impedendogli un intervento pulito dopo un cross, la palla finisce a Gabbiadini che realizza, ma anche in questo caso l’arbitro aveva già fischiato. Solo quattro i cartellini gialli mostrati. Nel primo tempo dopo nove minuti tocca all’ex Pazienza autore di un fallo tattico su Giaccherini. Stessa sorte per Pirlo a inizio ripresa: fermato Kone. Altra ammonizione al 17’ quando Motta scalcia in modo evidente De Ceglie. L’ultimo provvedimento disciplinare è per Kone autore di una protesta prolungata.

Cassano e Guarin festeggiano il 3-1 Inter ma c'era un off-side nell'avvio dell'azione. Ansa

inter-sampdoria 3-2 — Doveri di Volterra
Dal mancato giallo a Pereira, al rosso più rigore in favore dell’Inter: succede tutto in sequenza a inizio del secondo tempo, Pereira entra duro sulla caviglia di Berardi (subito dopo costretto a uscire in barella) con Doveri che lo grazia, risparmiandogli il cartellino giallo. L’azione si riavvia e arriva nell’area di rigore della Samp dove Palacio smarca Milito (in posizione regolare, lo tengono in gioco in due): sull’argentino c’è la cintura di Costa, che abbatte l’interista. Rigore e rosso diretto per il difensore della Samp, perché stoppa l’attaccante al tiro. Al 38’ del secondo tempo, dopo il tris di Guarin, c’è l’espulsione per proteste di Ferrara e Berni (secondo portiere, era seduto in panchina): nell’avvio dell’azione c’è un leggero fuorigioco di Nagatomo.

atalanta-napoli 1-0 — Orsato di Schio
Gara abbastanza tranquilla per l’arbitro che la controlla con buona personalità. Rischia molto Paolo Cannavaro dopo un brutto fallo su Moralez. Il capitano protesta senza motivo e Orsato lo richiama senza prendere provvedimenti nonostante il tono poco rispettoso del giocatore: "Cosa c’è! Cosa c’è!".

cagliari-siena 4-2 — Guida di Torre Annunziata
Molti episodi e un errore. Al 33’ rigore per il Siena: scomposta l’entrata di Astori su Vergassola, prende palla ma anche l’avversario. Da annullare il gol del Siena di Bogdani: l’attaccante spinge in modo evidente Astori prima di colpire con la testa. Al 31’ del secondo tempo Neto entra duro e fa volare Pinilla, inevitabile la seconda ammonizione e il rosso. Al 44’ rigore anche per il Cagliari: Bolzoni tocca il piede di Pinilla.

chievo-pescara 2-0 — Ostinelli di Como
Se la cava Ostinelli (Can B) anche grazie alla buona collaborazione dei giudici di porta. Al 31’ del primo tempo rosso diretto a Romagnoli del Pescara per aver negato una chiara occasione da gol a Thereau. Decisione al limite perché l’attaccante va via in velocità ed è trattenuto in modo netto dall’avversario, ma è distante dalla porta e non è da escludere un recupero degli altri difensori. Nella ripresa al 29’ s.t. arriva il rigore per il Chievo: c’è il fallo di Modesto su Samassa e l’arbitro fischia dopo essersi consultato con il collega Pairetto. Nel finale bufera di vento e pioggia con i cartelloni pubblicitari volati dentro il campo in modo pericoloso. Gara sospesa per un paio di minuti.

lazio-torino 1-1 — Giannoccaro di Lecce
Nessun episodio contestato con Giannoccaro che controlla una gara non difficile. Giusto nel finale il giallo a Klose per proteste (era diffidato).

PARMA-ROMA 3-2 — Damato di Barletta
Gara condizionata dalla pioggia. Negli ultimi 30’ campo impraticabile. Giusto il rigore dato alla Roma (travolto Castan) e il secondo giallo a Belfodil (steso Marquinho).

UDINESE-CATANIA 2-2 — Rocchi di Firenze.
Prosegue l’ottimo periodo di forma di Rocchi. Nel primo tempo il rigore per l’Udinese assegnato grazie alla collaborazione con il giudice di porta (Abbattista): Spolli entra in scivolata e tocca Badu. Regolare il pareggio di Di Natale.

palermo-milan 2-2 — Rizzoli di Bologna
Partita veloce, specie nel secondo tempo. Nicola Rizzoli era un «sorvegliato speciale» dopo i fatti di Catania: l’arbitro non è stato perfetto (qualche sbavatura sui falli), ma nei momenti decisivi non ha sbagliato. Il Milan, ad esempio, si lamenta per il rigore concesso al Palermo sul finire del primo tempo, ma deve prendersela di più con Abate. Il difensore in modo ingenuo affronta Miccoli con le braccia tenute larghissime. Il designatore Braschi a inizio stagione era stato chiaro: «Gesti così saranno sempre puniti». La distanza tra i due giocatori è minima (un metro o poco più), ma Abate impedisce il cross finendo per pararlo: giusto concedere il penalty. Per il resto, la scelta meno convincente di Rizzoli è forse un possibile secondo giallo evitato a Garcia nella ripresa, dopo un’entrata a centrocampo (ma chirurgica per evitare guai peggiori) su Bojan. Corrette, invece, le valutazioni sui contatti in area rossonera tra Costant e Brienza (quasi spalla contro spalla, ma nulla che giustificasse un fischio) e la quasi ostruzione di El Shaarawy su Morganella (l’attaccante cade a terra e cerca di rallentare l’avversario che però prosegue senza protestare). Ok i gialli a Bonera, Constant, Flamini, Cetto e Mexes.