Zdenek Zeman, 65 anni, era tornato a Roma in estate dopo 13 anni. Ansa

Giornata infinita per la Roma a Trigoria. Dopo le accuse di sabato di Zeman e la dura replica di ieri del ds Sabatini, a Trigoria sembra tornato il sereno: o presunto tale. «Una giornata come tutte le altre - l'ha definta il ds giallorosso in serata - ci siamo incontrati con tutta la società (attorno al tavolo con lui e Zeman c'erano anche il dg Baldini e il ceo Zanzi), si era acceso un dubbio sulle sue dichiarazioni di sabato e abbiamo voluto risolverlo, il dubbio consisteva nella sua voglia di andare avanti con questa squadra». Quindi nessun dubbio sulla conferma di Zeman. «Sabato abbiamo rimandato perchè c'era la partita, io parlo in maniera diretta, abbiamo parlato a fondo e siamo totalmente soddisfatti, insieme siamo pronti per combattere le nostre battaglie», ha aggiunto. Come dire pace fatta e tutti di comune accordo si va verso un futuro che si spera sia più roseo per tutti. Resta netta la sensazione che qualcosa tra club e tecnico si sia rotta e che molto difficilmente Zeman sarà l'allenatore della Roma nella prossima stagione. Molto più seccamente forse la Roma non ha trovato un sostituto all'altezza, perchè l'idea del «traghettatore» non ha mai fatto gol a una dirigenza che sa benissimo come non possa più sbagliare dopo il naufragio di Luis Enrique e le difficoltà di Zeman. Da parte sua l'allenatore boemo ha «ingoiato» la pillola e si è detto disposto a soddisfare le pretese della dirigenza: evitare di destabilizzare il club, utilizzare al meglio il patrimonio calcistico giallorosso e lavare i panni sporchi in famiglia. «Volevo dare un segnale, allenerò al meglio. Con quello che ho fatto sabato e chiedere un supporto», ha sentenziato in serata il tecnico. Zeman non è stato l'unica "spina" nella giornata giallorossa, visto che il Psg si è fatto avanti per cercare di ottenere Daniele De Rossi (LEGGI I PARTICOLARI).

gli incontri — Zeman ha incontrato per due volte nel corso della giornata Sabatini, Franco Baldini e il nuovo a.d. Italo Zanzi. Il tecnico boemo si era presentato puntuale a Trigoria in mattinata per dirigere il doppio allenamento (LEGGI LA CRONACA DELLA MATTINA A TRIGORIA), nonostante la sfiducia incassata ieri da Sabatini (LEGGI QUI LE SUE PAROLE). Dopo la seduta del mattino il primo incontro, di circa un'ora. Poi un'altro, più breve, dopo l'allenamento del pomeriggio. Zeman ha lasciato Trigoria mentre i suoi dirigenti erano ancora in riunione. Ma ci tornerà domani, sempre da allenatore della Roma. Ha cancellato tutti i dubbi con le sue parole, il suo attegiamento e la voglia di risolvere una situazione che si è fatta complicata. Ha chiesto più supporto e promesso di allenare al meglio.

tifosi felici — Zeman ha dovuto convincere i dirigenti, ma ha sempre avuto dalla sua parte i tifosi (LEGGI QUI), che dopo la notizia della conferma del tecnico boemo hanno fatto trasparire tutta la loro fiducia via web e radio locali. Il popolo giallorosso resta fedele al boemo nonostante alcune scelte discusse, Tachtsidis e Goicoechea su tutti, e attacca invece la dirigenza, colpevole di aver sbagliato due allenatori e due campagne acquisti in due anni. E soprattutto, di aver attaccato un allenatore di cui conoscevano benissimo, prima di ingaggiarlo, le asperità di carattere e le rigidità tattiche.

bocciati i possibili sostituti — I nomi usciti tra domenica e lunedì per l'eventuale rimpiazzo di Zeman erano stati bocciati dai tifosi. Il candidato numero uno, Alberto Malesani, aveva suscitato sconforto e incredulità. E su internet è stato subito rilanciato il video di qualche anno fa della conferenza stampa in cui, con una parolaccia ogni tre parole, sbottava contro le critiche ricevute (GUARDA IL VIDEO). Nemmeno la possibilità dell'ingaggio di uno tra Zago e Giannini aveva ricevuto l'ok della tifoseria: al primo veniva contestata l'assoluta mancanza di esperienza, al secondo le troppe stagioni non portate a termine, tra Lega Pro e Serie B. Incubi comunque scongiurati quando dalla proprietà è arrivata la conferma a Zeman. L'unico incubo che rimane nella testa dei tifosi giallorossi è una finale di Coppa Italia, persa all'Olimpico con la Lazio.

Giocatori e feste — La conferma di Zeman non cancella comunque tutte le perplessità sulla situazione in casa giallorossa che il tecnico boemo aveva evidenziato alla vigilia della gara col Bologna, quando lamentava problemi nell'allenare un gruppo sfaldato e senza regole chiare da parte della società (VIDEO). Dubbi aumentati lunedì, quando si sono allenati solo undici giocatori, meno di quelli che domenica sera erano a una festa in maschera ad Ostia. Per cancellare definitivamente il periodo nero, la società dovrà occuparsi anche di questo.

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