Muriel e Lecce travolgenti
Roma non pervenuta
LECCE, 7 aprile 2012
Incredibile 4-2 con lo show del colombiano: due gol, come Di Michele. Negli ultimi due minuti Bojan e Lamela salvano in parte la faccia ai capitolini per i quali si complica la rincorsa europea
Il Lecce dimostra di essere vivo e di saper reagire alle voci di calcio-scommesse diffuse in settimana. Travolge una Roma inguardabile con un 4-2 made in Colombia. Eh sì, perché il protagonista assoluto del match è stato Luis Fernando Muriel, imprendibile, sfrontato, formidabile spina nel fianco di una difesa capitolina in sua balìa per oltre un'ora e tramortita dalle folate degli esterni leccesi. Il 4-2 è bugiardo: i gol di Bojan e Lamela sono arrivati a partita conclusa, negli ultimi due minuti. Cosmi si è affidato all'attacco Muriel-Di Michele per quella che sembrava un'impresa. Ben altro spirito in casa Roma, che non aveva mai perso prima a Lecce, con Luis Enrique che ha fatto a meno di Totti per avere il capitano al top nella sfida con l'Udinese di mercoledì prossimo e ha ritrovato Pjanic (che si è sistemato in panchina) ed Heinze per una partita cruciale per la rincorsa al terzo posto, insperato appena un mese fa. Con Borini infortunato, in attacco ecco Lamela dietro Bojan accanto a Osvaldo.
- Muriel si libera di Stekelenburg e insacca per l'1-0. Lapresse
PRESSING VINCENTE — Nella Roma Lamela non fa il trequartista, ma il terminale destro di un tridente con Osvaldo punta centrale. Grande pressing leccese, con Blasi, Giacomazzi e Delvecchio sugli scudi, appena un romanista supera la metà campo, con la squadra di Cosmi schierata con gli uomini tutti dietro la linea del pallone. Per la Roma si fa dura trovare spazi. Cosa che invece riesce alle frecce di casa, con Cuadrado e Muriel. Motivi di apprensione, dunque, per la Roma, che trotterella cercando un buco, ma il ritmo è troppo blando. Perdippiù Gago e Marquinho insistono con passaggi laterali facili prede dei leccesi molto aggressivi. Che al 22' passano: Giacomazzi pesca Muriel che se ne va, dribbla Stekelenburg e insacca per l'1-0. La Roma riparte cercando profondità, ma di fatto consegnando il pallone alla difesa dei padroni di casa che raccolgono gli effetti del pressing altissimo e asfissiante. E così arrivano solo conclusioni dalla distanza di Bojan e De Rossi, velleitarie e nulla più. Fra una ripartenza velocissima e l'altra il Lecce fa in tempo a raddoppiare prima del riposo, con il Via del Mare in festa per la momentanea sconfitta della Fiorentina che porta i salentini a -2 dalla salvezza. Il gol è frutto di una incredibile serie di mancanze della difesa romanista: angolo da sinistra, la palla arriva a Delvecchio che di petto appoggia a Miglionico che tenta il tiro, la palla arriva a Giacomazzi, libero in area di appoggiare per Di Michele che solissimo insacca al limite dell'area di porta. Quattro giocatori leccesi toccano la palla, nessun romanista capace di mettere un piede. Buio pesto per la Roma al riposo.
- Il rigore di Di Michele per il provvisorio 4-0. Ansa
scacco matto — Pronti via e nella ripresa la partita si indirizza decisamente a favore della squadra di Cosmi con un gol formidabile di Muriel, che all'altezza del centrocampo si libera con un numero di De Rossi, vola bruciando sul tempo Kjaer e da 20 metri fa partire un siluro col sinistro che si insacca all'angolo destro. La Roma si scioglie e il Lecce continua feroce ad aggredire sotto la pioggia incessante ogni portatore di palla. Pressa e pressa dopo 11 minuti del secondo tempo siamo sul 4-0! Muriel, ancora lui, vola a destra, entra in area, dribbla Heinze, che lo tocca. Rigore inevitabile e Di Michele insacca per la doppietta personale. La Roma non c'è più e il Lecce può permettersi di rallentare la pressione. E i romani ci provano, sebbene con poca convinzione, arrivando ripetutamente vicini al tiro con Osvaldo, su cui interviene due volte Benassi in uscita. Di fatto restano da giocare 30 minuti ormai privi di senso. Luis Enrique non cambia i suoi uomini e - a parte Lamela, Heinze e Osvaldo - tutti gli altri spariscono, col Lecce che gestisce come può, con le forze rimaste dopo un'ora al massimo. Unica brutta notizia per la squadra di Cosmi la vittoria della Fiorentina col Milan, ma il Lecce c'è, è vivo e migliora comunque la classifica sul Parma e sul Genoa, ora davanti 4 punti. E la Roma? Si sveglia quando il Lecce comincia a festeggiare: e così arrivano i gol di Bojan al 44' su servizio di Lamela che pesca lo spagnolo solo in area, e poi con lo stesso argentino che direttamente su punizione pennella al 45' un tiro che beffa Benassi per il 4-2.
Nicola Melillo© RIPRODUZIONE RISERVATA
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