Conte stasera guiderà la Juve in semifinale di Coppa Italia, contro la Lazio, nel frattempo il Genoa ha appena cominciato ad allenarsi con il dopo Delneri: Ballardini. Tanto questa Juventus e Conte sembrano una cosa sola, per i successi antichi dell'ex capitano da calciatore, e quelli recenti conquistati da allenatore, quanto gli ex allenatori di serie A della Juventus sembrano afflitti da una maledizione. Hanno collezionato esoneri, dopo la parentesi a Torino.

simbiosi — Conte è la faccia della Juve, l'idolo di chi tifa per la Vecchia Signora. Perchè è bravo, certo, ma soprattutto perchè rappresenta agli occhi dei suoi tifosi la continuità tra le vittorie pre Calciopoli e quelle post Calciopoli. Le difficoltà, i momenti di sofferenza, hanno addirittura fortificato il rapporto. Come nelle storie d'amore più riuscite. Quando Conte è stato squalificato per omessa denuncia il popolo bianconero non ha mai dubitato. Mai. Si è subito schierato dalla parte del tecnico, nel momento del bisogno. Ha esultato per lo sconto del Giudice Sportivo, si è ricongiunta col suo tecnico, allo stadio o di fronte alla tv, come se non se ne fosse mai separata, quando è tornato in panca. Un rapporto speciale, che quelli che hanno preceduto Conte, di recente, non hanno mai avuto. Condannati dai risultati come tecnici della Juve, ma anche, poi sulle altrui panchine. Quasi una maledizioni.

Luigi Delneri da allenatore bianconero. LaPresse

delneri — Partiamo da lui. Aveva firmato un contratto per allenare la Juve dal maggio 2010 al giugno 2012, arrivando a Torino insieme al suo dirigente di riferimento alla Sampdoria, Marotta. Ma è stato esonerato dal club bianconero il 31 maggio 2011. La Juventus aveva chiuso il campionato al settimo posto, addirittura fuori dalle coppe europee, per la prima volta, sul campo, dall'era Maifredi. Dopo un anno sabbatico, Delneri era tornato ad allenare nell'ottobre 2012, sulla panchina del Genoa, sostituendo De Canio. Ma la parentesi rossoblù è durata poco: il capolinea è arrivato domenica 20 gennaio 2013. Esonerato da Preziosi, che ha puntato su Ballardini, appunto.

Ciro Ferrara da allenatore della Juventus. Afp

ferrara — Continuiamo il viaggio a ritroso. L'ex difensore bianconero (dal 1994 al 2005), era stato scelto dalla Juve per sostituire Ranieri a due giornate dalla fine del campionato 2008-09, il 18 maggio 2009. Era partito bene, ottenendo in volata la qualificazione alla sucessiva Champions League, ma poi le cose erano andate presto a sud. La sua Juve non funziona, e allora la società lo sostituisce con Zaccheroni. Ferrara, rescisso in contratto con la Juve, prova a rilanciarsi da tecnico dell'Under 21: sostituisce Casiraghi nell'ottobre 2010. Ma poi nel luglio scorso si fa ingolosire dall'offerta della Sampdoria neopromossa in serie A, e firma con i blucerchiati. Parte ancora forte, come alla Juve, ma nel dicembre scorso, complici sette sconfitte consecutive, viene esonerato. Al suo posto arriva Delio Rossi.

Claudio Ranieri da tecnico bianconero. LaPresse

ranieri — All'allenatore romano, il primo a guidare la Juve in serie A dopo Calciopoli, era andata meglo rispetto a Delneri e Ferrara. Perchè comunque, assunto dalla Juve nel giugno 2007, la sua avventura a Torino è durata più di chi l'ha poi seguito. La prima stagione sotto la Mole era stata positiva, con terzo posto finale, poi però i risultati sono precipitati, e appunto gli è subentrato Ferrara. Ranieri cade in piedi, allena prima la Roma (la prende in corsa al posto di Spalletti, chiude un campionato secondo, poi viene a sua volta rimpiazzato da Montella durante la stagione successiva) e poi l'Inter (sostituisce Gasperini, ma viene poi rimpiazzato da Stramaccioni), ma funziona solo a singhiozzo e non completa mai una stagione. Nella scorsa estate ha firmato un biennale con il Monaco, squadra prestigiosa, ma di seconda serie in Francia.

Alberto Zaccheroni da juventino. LaPresse

l'eccezione — È Alberto Zaccheroni. Nel gennaio 2010, appunto, aveva sostituito Ferrara, alla Juve. L'obiettivo è conquistare un posto Champions. Arriva un posto in Europa League. E inizia così l'era Delneri. Ma Zac non perde tempo e colpi. Viene ingaggiato dal Giappone. Alla cui guida ha fatto bene. Tanto che, confermatissimo, sarà avversario dell'Italia in Confederations Cup nel prossimo giugno.