Da Bologna a Monaco, dal campionato a Nyon. La Juve in Europa viaggia con il cuore, ma la testa è fissa sul Bologna, almeno a sentire Antonio Conte. "Dalle 12.31 pensiamo solo al campionato, la nostra Champions è il Bologna". Il tecnico bianconero stamattina si è svegliato presto con un pensiero fisso, il sorteggio. "Sono sereno, so bene in che situazione mi sono cacciato quando ho accettato la panchina della Juve. Non sono qui per partecipare, non fa parte del Dna bianconero. Volevamo tornare protagonisti in poco tempo, ci siamo riusciti con grande orgoglio e soddisfazione. In Europa non siamo favoriti ma l'ultima parola spetta sempre al campo".

ORGOGLIO G8 — "In Champions dobbiamo lavorare bene e tanto, e trovare anche soldi da investire per avvicinarci al livello di squadre come il Barcellona: ora siamo ancora ancora una paio di livelli sotto. Siamo orgogliosi di essere l'unica italiana in Europa insieme alla Lazio, abbiamo voglia di continuare il nostro sogno con gioia e serenità. L'anno scorso senza Champions tutte le nostre forze erano per il campionato. Quest'anno però siamo più contenti di giocare in Europa ma abbiamo meno tempo per preparare le partite. Dobbiamo gestire le situazioni, stiamo imparando anche a gestire le convocazioni in nazionale, l'ultima è arrivata per Pogba".

BOLOGNA, LA NOSTRA CHAMPIONS — "Dopo la vittoria contro il Catania ero contento e ho abbracciato tutti, perchè è stata una vittoria da grande squadra, senza correre rischi. Sabato sera affrontiamo la squadra più in forma del campionato; arriva da 3 vittorie ed è già virtualmente salva. Gilardino e compagni vorranno fare l'impresa, ne hanno la possibilità. Vincere a Bologna lancerebbe un gran messaggio al campionato. Dobbiamo tenere le antenne dritte per forza. Diamanti? Complimenti per quello che sta facendo. E' un ottimo ragazzo, viene dalla gavetta. Merita una grande squadra. Sorensen e Gabbiadini? Sono contento di quello che stanno facendo, mi auguro che domani facciano meno bene. Pioli è un grande allenatore. Punterò sulla formazione migliore. Mi aspetto una partita a viso aperto col Bologna, non allarmatevi se ci saranno sorprese".

IBRA? NON CI PENSO — "Se c’è la possibilità che torni Ibra? E’ un discorso che non mi appartiene. Un discorso negativo per l'ambiente, e per tutti, in primis per i calciatori che stanno dando tutto e di più. Quindi non lo prendo in considerazione".

NO AI CORI RAZZISTI — "Ultimamente abbiamo pagato tante multe per cori razzisti, sulla questione mi sono già espresso in passato. Dico ai tifosi di concentrarsi sulla Juve. La cosa migliore è quando esaltano Juve e giocatori: è come giocare con un uomo in più. Mi auguro che non ci siano più cori razzisti, non vorrei dover giocare a porte chiuse o altrove, in questa parte di stagione fondamentale.I tifosi sono il nostro 12° uomo, a parte quando si prendono un break e vanno a teatro, ma ultimamente succede poco".

POGBA, GIA' MATURO — "Pogba oggi compie 20 anni, sta iniziando a essere più maturo. Ha fatto grandi progressi, ieri ho parlato con Deschamps che mi ha detto che lo avrebbe convocato con la Francia. Paul deve essere tenuto sulla strada giusta, perchè ha grandi mezzi. Non è solo un giocatore in prospettiva futura ma per il presente. Mi ricordo di lui il primo giorno alla Juve, oggi è un altro giocatore, più completo e maturo, è cresciuto molto. Tocca a lui e chi lo guida portarlo ad avere carriera eccezionale".

MILAN, PECCATO — "Mi è dispiaciuto che il Milan non abbia passato il turno. Dopo l'andata tutti hanno esaltato il calcio e la tattica italiana. Dopo 15 giorni il Milan ha affrontato la gara alla stessa maniera ma si è trovata di fronte un fenomeno di nome Messi. Non c'è stata grande differenza tra l'andata e il ritorno, i rossoneri hanno giocato con lo stesso atteggiamento, ma i campioni del Barcellona, punzecchiati dopo la sconfitta a San Siro, hanno risposto sul campo. Il Milan ha fatto ciò che poteva fare".