Antonio Conte. LaPresse

Antonio Conte tiene i piedi ben saldi per terra, nonostante il vantaggio della sua Juventus in classifica sia cresciuto, dopo la vittoria sul Catania. "Festeggiamo solo questa vittoria, pensiamo a noi, è un campionato tosto, difficile, stressante sotto tutti i punti di vista", avverte il tecnico bianconero.

sulla prospettiva tricolore — Inevitabile però pensare che il discorso scudetto sia quasi chiuso. "L'anno scorso, per come partivamo, se fossimo arrivati terzi la società sarebbe stata già supercontenta, perchè l'obiettivo era arrivare in Champions, e invece abbiamo fatto qualcosa di straordinario - ricorda Conte -. Ci stiamo riproponendo a grandissimi livelli, ci sta partire da favoriti con quel triangolino sulla maglia, ma rivincere non è mai facile. Oggi non possiamo fare i conti, pensiamo di partita in partita, e cerchiamo ora di recuperare bene. È stata una settimana, tra Napoli, Champions e Catania, molto impegnativa e stancante, ho dato domani un giorno di riposo che non era previsto proprio per recuperare. Ogni settimana diventa fondamentale, dobbiamo mettere mattoncino dopo mattoncino e se poi saremo bravi a raggiungere la meta ci rilasseremo un po'".

sulla partita complicata — Tra l'altro, battere il Catania, è stato tutt'altro che semplice. "È stata una partita che abbiamo voluto vincere a tutti i costi, credendoci fino alla fine, contro una squadra che si è presentata organizzata molto bene. Non era facile, abbiamo trovato 11 giocatori dietro la linea della palla e ben disposti, giocatori in grado di ripartire come Gomez e Castro. Se l'avessimo sbloccata subito sarebbe stata un'altra partita, poi è inevitabile che più passano i minuti, più diventa difficile. Affrontavamo la squadra rivelazione del campionato ma loro hanno fatto solo un tiro in porta e questo dimostra il predominio territoriale da parte nostra".

su super pogba — Tra i protagonisti di giornata c'è Paul Pogba, autore della giocata decisiva per il gol di Giaccherini. "Nel primo tempo non mi aveva soddisfatto, nel secondo ha fatto cose importanti ma deve crescere, deve continuare a fare quello che sta facendo. È un ragazzo a posto, ma testa bassa e pedalare, ha l'esempio in squadra di compagni di squadra che sono campioni affermati".

Emanuele Giaccherini. Afp

sul tifo per il milan in coppa — Conte martedì sarà davanti alla tv a tifare Milan, e non solo perché un successo rossonero toglierebbe di mezzo in Champions il Barcellona. "Il Milan è una grandissima squadra che sta facendo molto bene e che si è ritrovata, merito di Allegri e di una società che ha ringiovanito la rosa. È un avversario molto temibile anche in campionato, e preferisco che vada avanti in Champions per il ranking Uefa e perché porterebbe prestigio a tutta la nazione. E poi dimostra che noi tecnici italiani siamo molto preparati, mi auguro che possano arrivare ai quarti, se lo meritano, sarebbe una bella cosa".

parla giaccherini — "Spero che il mio gol sia il gol scudetto". Emanuele Giaccherini: "Di sicuro ora che siamo a +9 sul Napoli - ha aggiunto il centrocampista bianconero, a Sky - dobbiamo chiudere il discorso. A chi lo dedico? A me stesso, perché mi faccio trovare pronto quando vengo chiamato".

L'entusiasmo di Gigi Buffon. LaPresse

PARLA BUFFON — "Oggi il nostro l'imperativo era vincere, per non alimentare rimpianti. Vedendo come è andata a Verona è una domenica importante, in cui i tre punti contro il Catania valgono ancora di più". Così Gigi Buffon, che poi dice: "Nel recente passato abbiamo dimostrato di non essere molto bravi a fare calcoli, continuiamo a tenere il piede schiacciato sull'acceleratore senza fare speculazioni". Ma quanto scudetto sente di avere confermato? "Se dicessi un bel pezzo direi una bugia. In passato mi sono già scottato, e quindi non voglio illudermi nè illudere nessuno. Se il margine a nostro favore sarà ancora di 7-8 punti tra cinque gare potrò sbilanciarmi un po' di più".

rischio squalifica — Non solo gioie nella giornata bianconera ma anche un motivo di preoccupazione: lo Stadium, diffidato, rischia la squalifica a causa dei cori razzisti che anche oggi si sono registrati, all'indirizzo di Balotelli e del Napoli. Si era ancora sullo 0-0 quando dalla curva Scirea si sono levati cori contro l'attaccante milanista (quello più gettonato, del "se saltelli..." e l'altro, di spessore molto più razziale, riferito alla sua pelle e agli italiani di colore). Ma non basta: i tifosi hanno invocato addirittura due vulcani, il Vesuvio (contro il Napoli stava perdendo) e l'Etna (in campo c'era il Catania), chiamati a "lavare" l'onta del nemico sportivo. La Juventus tace, visibilmente imbarazzata: lo speaker non è intervenuto per chiedere l'immediata cessazione dei cori, anche perché sono durati complessivamente non più di un paio di minuti e poi sono subito cessati. Dopo le precedenti multe (e conseguente diffida) per analoghi episodi, dell'impianto juventino, adesso la recidiva mette seriamente a rischio la disputa in casa della prossima partita, quella con il Pescara.