Leo Messi, spauracchio per la Juve. Reuters

La Juventus è tra le 8 grandi d'Europa. Si avvia a vincere il secondo scudetto consecutivo e in Champions è tornata ai livelli pre-calciopoli. Ma i bianconeri, come ribadito più volte da Conte, hanno appena iniziato a saziare una fame atavica. A livello di quarti di Champions, il sorteggio ha un ruolo fondamentale per una squadra che, organici alla mano, non vale il podio in Europa. L'urna di Nyon potrà riservare alla Juve tre avversarie proibitive (Barcellona, Real e Bayern), due molto insidiose (Borussia Dortmund e Psg) e due abbordabili (Malaga e Galatasaray).

BARCELLONA (5 stelle) — La rimonta col Milan è un cazzotto in faccia a chi parlava di ciclo finito, di sistema di gioco ormai superato e di valori europei da riscrivere. Col coltello alla gola il Barcellona è tornato il Barcellona. Con Messi che ha giocato una delle migliori partite della sua carriera. Ci sono scricchiolii rispetto al quadriennio Guardiola, la difesa concede sempre qualcosa. Ma il pressing visto col Milan ci ha restituito i blaugrana al top. La fisicità, la solidità difensiva e l'organizzazione della Juve le possono dare fastidio e i bianconeri sono superiori al Milan. Ma per Conte l'impresa sarebbe quasi proibitiva.

REAL MADRID (5 stelle) — Una rosa pazzesca, probabilmente la più profonda e completa. Un allenatore che ha vinto due Champions con squadre, Porto e Inter, che non erano certo favorite. Che quando punta un obiettivo difficilmente lo sbaglia. E che ha la capacità di far sì che la testa dei suoi uomini sia sempre al top. Dopo i due clasicos vinti col Barcellona, soprattutto il 3-1 al Camp Nou in Coppa del Re, e il blitz di Old Trafford, certe polemiche si sono attenuate. In difesa è esploso Varane, giovane centrale che può diventare il top nel suo ruolo. Si è rivisto anche Kakà. Da evitare come la peste, anche perché tutte le energie saranno indirizzate alla Champions.

BAYERN MONACO (5 stelle) — Solidità tedesca, con una difesa che subisce poco e un portiere, Neuer, tra i migliori interpreti del ruolo. Talento pro-capite da far concorrenza ai conti bancari di Montecarlo da centrocampo in su. Per farvi un esempio, Robben rischia di stare fuori se Kroos, Mueller e Ribery stanno bene. In attacco il centravanti croato Mandzukic ha oscurato Mario Gomez. Javi Martinez, squalificato per l'andata, forma una coppia di mediani formidabile davanti alla difesa con Schweinsteiger. Qualità anche in difesa, con l'emergente Alaba e Lahm sulle fasce. Qualche dubbio sulla tenuta nervosa, e non solo per quanto successo nell'incredibile finale del 2012 col Chelsea. La squadra è giovane e a volte si distrae: si è visto nella gara di ritorno con l'Arsenal.

BORUSSIA DORTMUND (4 stelle) — La squadra più divertente vista finora in Champions. Abbiamo ancora negli occhi il primo tempo col Real a Bernabeu. Gruppo collaudato e allenato alla grande da Klopp, con un centravanti sottostimato come Lewandowski e due campioncini come Reus e Goetze sulla trequarti. Occhio anche a Hummels, difensore completissimo. Le incognite sono la tenuta nervosa a certi livelli e un portiere, Weidenfeller, che non è una certezza a questi livelli.

PARIS SAINT GERMAIN (4 stelle) — Ibrahimovic (squalificato per la partita d'andata), Thiago Silva, Lucas, Pastore, Lavezzi, Menez. Una collezione di figurine degna di un collezionista di 100 album Panini è sufficiente per vincere la Champions? Ancelotti lavora per costruire una squadra ancora troppo legata a Ibra e che si conosce da pochissimo tempo. In mezzo al campo cresce il colosso Matuidi e Verratti ha avuto le sue soddisfazioni come Sirigu, certezza in porta. Manca qualità nei due terzini e l'abitudine a giocare certe partite. Confronto complicato ma alla portata della Juve, più solida e registrata.

GALATASARAY (3 stelle) — Fatih Terim, che fuori dalla Turchia non ha lasciato grandi ricordi, quando allena in patria torna l'Imperatore. Il mercato di gennaio ha portato gente come Sneijder e Drogba. Ci sono buoni giocatori come l'ex Real Hamit Altintop, Burak Yilmaz e l'ex Juve Felipe Melo. L'ambientino della Turk Telekom Arena incide. Ma a livello di quarti di finale può andare peggio. In porta c'è l'ex laziale Muslera, ma davanti a lui la linea a quattro non è delle più affidabili e si è visto anche con lo Schalke 04.

MALAGA (3 stelle) — Pellegrini sarà stufo di sentirsi definire sorpresa. Il suo Malaga, partito dai preliminari e arrivato davanti al Milan nel girone, resiste a dispetto di una crisi che ha azzerato gli investimenti sul mercato. L'unica vera perdita è stata quella di Santi Cazorla. Isco, trequartista del '92, è un talento che farà litigare Real e Barcellona. Baptista, l'ex "Bestia" della Roma, sta tornando in buona condizione fisica. E Toulalan è tra i miglior centrocampisti difensivi d'Europa. Ma la difesa, con l'incerto Caballero in porta, non è all'altezza. E anche il centravanti, che sia Santa Cruz o Saviola, pare aver già dato il meglio di sé. Da pescare.