C'è crisi, nessun regalo. Con un cinismo da campioni, sfruttando il miglior repertorio dei suoi solisti, il Milan esce da Cagliari con un 2-0 tondo tondo che in soldoni significa ennesimo sorpasso sulla Juve, in attesa del big-match di Udine. Subito in gol con un'autorete di Pisano dopo quattro minuti, i campioni d'Italia subiscono la reazione dei sardi, ma nella ripresa, trovano il raddoppio con il solito, straordinario Ibrahimovic. Pato entra al 74' al posto di Robinho: in tempo per mancare il gol dopo un paio di deliziosi triangoli con Ibra.

Nocerino esulta, ma il gol è di Pisano. Ansa

robinho subito — Allegri infatti tira dritto, nonostante le punzecchiature di Berlusconi. Questione di equilibri, ma anche di grande personalità. Il presidente li vuole tutti in campo? Il tecnico replica puntando su Robinho compagno d'avventura con Ibra, mentre Boateng gioca a supporto. E l'essenziale Pato? In panchina. Conoscendo bene poi l'avversario, decide di schierare davanti alla difesa, tra Aquilani e Nocerino, Ambrosini, confermando la difesa di sabato con Bonera, Mexes, Thiago Silva e Taiwo, ma con Abbiati in porta. Interessante la mossa di Ballardini alle prese con gli infortuni, ma la grande novità è Cossu in mezzo al centrocampo con Ekdal e Nainngolan esterni, e Thiago Ribeiro alle spalle di Ibarbo e Larrivey. Formazione offensiva, un po' azzardata. Ma l'approccio alla partita è buono e al 2', Ribeiro, servito d Cossu conclude sull'esterno della rete. Formazione forse sbilanciata, e non un caso che i rossoneri passino già al 4'. Basta infatti un'intuizione di Robinho, che scatena in contropiede sulla destra. Agazzi sbaglia l'uscita sul limite corto dell'area e per il sudamericano l'appoggio davanti alla porta è semplice, e Pisano, nel tentativo di anticipare Nocerino, infila nella sua porta.

reazione rossoblu' — Ma il Cagliari ha il carattere per rientrare in carreggiata e costringere i rossoneri a una gara molto difensiva, con sporadici ripartenze in cui a farla da padrone è il possesso palla. I rossoneri a volte giocano con sufficienza, soffrendo il pressing insistito a centrocampo di Cossu, Ibarbo e Larrivey e in un paio di occasioni, complici alcuni errori di Bonera e Taiwo e la copertura talvolta approssimativa del centrocampo, pemettono ai sardi di tirare in porta impegnando Abbiati. Ha ragione Allegri a urlare come un ossesso: un atteggiamento simile non può che compromettere il vantaggio acquisito. E il Milan l'occasione per chiudere la partita la sbaglia al 5' della ripresa, ma Aquilani si fa ipnotizzare da Agazzi che compie un miracolo respingendo. Ibarbo, invece, all'8' colpisce debolmente di testa solo davanti ad Abbiati. Il segnale del Cagliari è forte e il Milan cambia direzione e partita.

Zlatan Ibrahimovic festeggia l'undicesimo gol in campionato. Afp

sua maesta' ibra — Con possesso e pressione i rossoneri cominciano a martellare il Cagliari. Al 13' Ibra con la bacchetta fa filtrare in area per Robinho che evita Agazzi, ma spreca ignobilmente in tribuna con la porta spalancata. E' solo l'antipasto del raddoppio, ma questa volta Zlatan decide di fare tutto da solo: lo svedese, servito da Robinho, irrompe in area, brucia sullo scatto Canini e con una zampata anticipa anche Agazzi. La magnificenza del decisionista rossonero dilaga in ogni parte del campo. Anche in difesa, in tempo per ribattere una punizione di Cossu, dopo un leggero malessere provocato dalla stanchezza. Ma Allegri al suo Mago non rinuncia, così al 29' è Robinho a lasciare il posto a Pato.Il Cagliari dal canto suo non rinuncia ad attaccare, anche se la convizione è calata. Entrano Gozzi e Rui Sampaio (fuori Pisano e Ekdal), è pero Pato a mancare il 3-0 due volte, nonostante l'invito magistrale di Ibra. Ma due gol sono più che sufficienti: per i rossoneri è l'undicesimo risultato utile consecutivo.