Diego Milito si gira e infila l'angolino per l'1-1. Ap

Tre gol in meno, due punti in meno, tanto gioco in meno, quasi tutte le speranze di terzo posto svanite. La seconda uscita dell'Inter di Stramaccioni fa segnare almeno due grossi passi indietro: sul piano dei risultati, con un pareggio 2-2 che serve a poco, e su quello dei gioco, con una squadra che ha creato molto meno che contro il Genoa (anche per merito del Cagliari). L'Inter ha dovuto inseguire due volte, avendo la bravura e la fortuna di trovare sempre immediatamente il pareggio. Ha giocato per mezz'ora con un uomo in più, senza riuscire a schiacciare i sardi nella loro metà campo e costringendo Agazzi solo a un paio di parate. Pareggio alla fine giusto a Trieste, con buona pace delle tabelle, rifiutate da Stramaccioni, ma compilate dai tifosi, che prevedevano otto vittorie per tornare nella coppa che più conta.

Il gol di Astori. Afp

botta e risposta — I gol sono due lampi a inizio gara: dopo cinque minuti, sul primo corner per i sardi, Cossu mette il solito bel pallone in mezzo, Astori nonostante Ranocchia si aggrappi si inventa una girata al volo che infila Castellazzi e fa addensare nubi sulla giornata interista. Ma Stramaccioni non ha troppo tempo per preoccuparsi, perché un minuto dopo arriverà il pareggio: Zarate dal limite trova bene in mezzo all'area Milito, che si gira lasciando ferma la palla e trova l'angolino basso lontano: 1-1 e si ricomincia.

Cambiasso festeggia il 2-2-. Afp

ri-botta e ri-risposta — Ti aspetti i fuochi artificiali in stile Inter-Genoa, invece la partita si addormenta fino all'inizio della ripresa, quando ricomincia meglio il Cagliari. Prende vantaggio nel possesso palla, guadagna campo e poi trova anche il 2-1: cross di Conti sul secondo palo, il fuorigioco non funziona, Pinilla colpisce in solitudine e Castellazzi non prova nemmeno la parata. La partita parrebbe svoltare definitivamente, ma in un minuto cambia di nuovo tutto. Prima perché Pinilla, già ammonito (manata a Stankovic), pensa bene di esultare arrampicandosi sulle strutture del Rocco, guadagnandosi il secondo giallo. Poi perché sul ribaltamento l'Inter trova un altro immediato pareggio: cross di Forlan. Cambiasso stoppa incredulo fra Canini ed Ekdal e batte Agazzi per il 2-2.

il tridente e pinilla — Esteban entra fra i marcatori e tutto sommato è fra i migliori di un'Inter tradita da Guarin e dagli esterni del tridente (Zarate ha due occasioni per bissare il gol al Genoa). Si rivede a tratti una squadra troppo lunga, mentre Milito ha pochissime palle giocabili. Tanti errori in fase di costruzione, anche per colpa del campo, e il rientrante Ranocchia a volte in difficoltà. Il Cagliari conferma di avere le armi per raggiungere presto la salvezza: gran gara a tutto campo di Cossu, quantità da Ekdal, lampi di classe di Pinilla, che se non sporcasse la sua prestazione col rosso si sarebbe preso i riflettori: sette reti da quando è in Sardegna. Ficcadenti obbliga Stramaccioni al primo pari della sua breve carriera: Strama non è un mago, i problemi dell'Inter non potevano scomparire di colpo.