Scacco matto in 5 mosse. Dalla difesa a cinque a Morata falso 9, così Fonseca ha battuto Ancelotti

Le tre immagini qui sotto sono un manifesto. Prima immagine: Rafa Leao va a difendere nella sua area, con l’atteggiamento di un terzino. Seconda: vede che Theo è fuori posizione, legge la situazione e rientra per dare una mano. Terza: addirittura è l’ultimo uomo di una linea difensiva a sette. Il significato è chiaro, Leao a Madrid ha deciso la partita con due giocate ma si è anche sacrificato, ha aiutato la squadra. Non è stato perfetto ma ha giocato una gran partita e lasciato inediti da collezione: la girata da numero 9 per il gol di Morata; il colpo di testa che ha obbligato Lunin al miracolo; questi ripiegamenti da esterno a tutto campo. Attenzione: non era scontato e nemmeno facile. Dopo le tre panchine in quattro partite, sarebbe stato facile deprimersi, darsi scuse, abbassare l’intensità. Invece si è visto Leao concentrato solo sul campo, presente a se stesso e poi, finalmente, felice per un assist. Come piace a lui, che da ragazzo guardava Xavi e Iniesta più dei grandi numeri 9.