Balotelli, l'Italia è tua
Prandelli gli dà la 10

Senza Cassano, toccherà all'attaccante del City vestire la maglia più prestigiosa e trascinare la Nazionale verso nuove vittorie. A partire dall'amichevole di domani contro la Romania a Klagenfurt. Prandelli annuncia la formazione con i 4 "deb" titolari, Aquilani, Rossi e Santon

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FIRENZE, 16 novembre 2010 - E adesso è SuperMario l’uomo della differenza. Senza Antonio Cassano, che Prandelli si riserva in futuro si riavere nel gruppo quando “avrà cambiato atteggiamento”, è Balotelli il giocatore su cui puntare. Il talento dell’attaccante del Manchester City, appiedato dal giudice sportivo inglese per tre giornate di Premier League, torna prepotentemente alla ribalta nella Nazionale del futuro: cantiere aperto, edificio in costante evoluzione dove nulla è scontato e tutto è possibile. Se non bastassero le belle parole fin qui spese, Prandelli anche oggi, prima della partenza per Klagenfurt ha ribadito: "I giocatori come Mario hanno qualche cosa in più. Sono ragazzi di 20 anni che fuori dal campo si portano addosso le loro debolezze e fragilità. In campo, però, è un'altra cosa, sono maturi e rischiano la giocata. Non credo che domani Balotelli soffrirà la pressione di tutta l'attenzione su di lui. Quanto a me non mi aspetto nulla di più delle cose belle fatte vedere fino ad ora in Premier League".

la formazione — Prandelli ha anche annunciato la rinnovatissima formazione che domani sera affronterà in Austria la Romania. Con tutti e quattro i debuttanti subito titolari e poi lo stesso Balotelli e Viviano che vantano pochissime presenze, oltre a Santon e Aquilani che rientrano dopo un lungo periodo. La formazione prevede Viviano in porta; Santon, Bonucci, Ranocchia e Balzaretti in difesa; Aquilani, Ledesma e Mauri a centrocampo; Diamanti trequartista, dietro a Balotelli e Rossi in attacco.

"straordinario" — Balotelli torna in azzurro dopo la doppietta nel City, quando il c.t. si ritrova tra le mani Aquilani, un giocatore che proprio in Premier si era perso, ma che ha ritrovato classe e visione del gioco nella Juventus di Delneri. Una tessera in più nel fortificato centrocampo che può contare sui numeri di Pirlo, De Rossi, Mauri e, adesso, di Ledesma, che oriundo non si sente affatto. Anzi, la chiamata del laziale conferma l’universalità del Prandelli-pensiero. Tornando a Balotelli, il commissario tecnico punta decisamente sul suo estro. “Mi auguro che possa ripetere anche in Nazionale le straordinarie prestazioni che ha messo in mostra in Premier - ha detto ieri in conferenza stampa -. Ho trovato in lui il sorriso e la voglia di giocare”. Aggiungendo “che questo è un momento particolare della sua carriera".

Mario Balotelli e Cesare Prandelli. Ap

tra city e italia — Già, particolare. Dopo l'addio non proprio sereno dall'Inter, con tanto di messaggio "ho bisogno di giocare" piazzato sul proprio sito, Mario viene accolto come un eroe in Premier League. Ritrova Mancini, ritrova la serenità in campo e ritrova quindi anche la Nazionale. Perché se sta bene, uno come Balotelli non si può lasciare a casa. Adesso al suo City scalpita. Non vede l'ora di essere in campo per poter aiutare il suo allenatore. Per riconoscenza, innanzitutto. E perché se la bufera su Mancini non si dovesse calmare, potrebbe esserne travolto anche lui. Intanto domenica sera era al derby di San Siro. E dopo aver visto vincere il Milan ha cenato con Galliani. Futuro rossonero? Forse. Anche se secondo i bookmaker stranieri non si muoverà da Manchester né a gennaio né a fine stagione. Ma questo è tempo di azzurro. È tempo di ritrovare certezze.

nuovo corso — Balotelli è un patrimonio da proteggere ed educare per evitare in futuro eventuali “cassanate”. SuperMario, alla sua seconda convocazione nella Nazionale maggiore, diventa così l’emblema del nuovo corso a cui si aggiungono, oltre a Ledesma, anche Balzaretti, Ranocchia e Diamanti. È probabile che nell’amichevole di domani sera contro la Romania a Klagenfurt, il c.t. saggerà le qualità di tutti alla ricerca di tante risposte, in attesa del calcio che conta. In attesa di vedere all’opera il Balotelli di Manchester: prepotente, forte, ma più maturo.