Marco Belinelli lascia il parquet deluso. Afp

Cuore e coraggio ancora una volta non bastano alla truppa di Monty Williams. Gli Hornets mettono alle corde i Bulls ma nei secondi finali sale in cattedra l’Mvp Derrick Rose e Chicago riesce ad avere la meglio superando New Orleans 99-95. Marco Belinelli si deve accontentare di sei punti in 24’ di gioco. La partenza di Chicago lascia presagire un match senza grandi insidie per i padroni di casa che segnano i primi otto punti della gara. New Orleans, invece, entra in partita con colpevole ritardo ma quando lo fa mette in difficoltà i Bulls che iniziano a collezionare turnover. Noah segna nove dei primi 14 punti di Chicago che arriva ben presto al vantaggio in doppia cifra. Le riserve degli Hornets pero’ cambiano gli equilibri della sfida. Henry e Jones si mettono a produrre e New Orleans nel secondo quarto riprende i padroni di casa per poi superarli, andando al riposo avanti 50-47. Un incoraggiante primo tempo per la truppa di coach Williams. Impalpabile Marco Belinelli, un po’ ignorato dai compagni, il quale tenta una sola conclusione dal campo. Rose e Deng iniziano la ripresa con la giusta intensità. Chicago torna subito davanti e sembra in grado di prendere il controllo delle operazioni. Belinelli con un bel canestro dal perimetro mantiene in scia gli Hornets che pero’ faticano a contenere l’attacco dei Bulls. All’inizio dell’ultimo quarto la squadra di casa arriva al +11 e per gli Hornets si fa dura. Beli e compagni pero’ non fanno sconti e piano piano tornano sotto. Chicago risponde e il layup di Rose (91-82) a 5’16’’ dalla fine sembra chiudere ogni discorso. I padroni di casa mettono i remi in barca ma New Orleans continua a crederci, si mette a giocare una pallacanestro eccellente e con un inaspettato parziale di 13-0, condito da due canestri di Marco Belinelli, torna incredibilmente davanti arrivando al +4 a 1’20’’ dalla fine. Derrick Rose e’ l’Mvp in carica per un motivo e il blackout dell’attacco di Chicago non lo contagia. Il play dei Bulls, infatti, prende per mano la sua squadra, firma sei degli ultimi otto punti di Chicago, compreso il canestro del contro sorpasso a 19’’ dalla fine, ed evita alla squadra della Windy City un brutto scivolone interno lasciando agli Hornets soltanto rimpianti.
Chicago: Rose 32 (10/19, 1/5), Noah 15. Rimbalzi: Noah 16, Deng 11. Assist: Rose 9.
New Orleans: BELINELLI 6 (3/4, 0/3), con tre rimbalzi e un assist in 24’. Kaman 17 (7/18), Ariza 16. Rimbalzi: Kaman 11. Assist: Kaman 5.

Michael Beasley in azione. Ansa

Los Angeles Clippers-Minnesota Timberwolves 97-109
Rubio, a sedere. Love, a sedere. La differenza per i Timberwolves (18-17, già battuto il numero di vittorie dell'intera scorsa stagione!) la fa la panchina in un quarto quarto strepitoso (36-21 il risultato parziale). I Clippers (20-12) non hanno nulla da rimproverare ai propri giocatori del quintetto (a parte l'1/10 di Butler, largamente compensato da Paul, Griffin e da un DeAndre Jordan in doppia-doppia), mentre Derrick Williams e Michael Beasley (scelti entrambi come #2 assoluti al Draft, così come un altro panchinaro di Minnie, Darko Milicic) hanno segnato cinquantaquattro dei settantuno punti della panchina ospite. I T'Wolves hanno iniziato l'ultimo quarto sotto 76-73, ma hanno segnato i primi dieci tiri dal campo nella frazione decisiva, stordendo i padroni di casa. Beasley, con sette punti consecutivi, ha nache dato il massimo vantaggio ai suoi (104-87 a 2'36 dalla fine). Minnesota vanta ora un record positivo in trasferta (8-7) e si conferma una delle squadre più intriganti del momento.
L.A. Clippers: Griffin 30 (10/18, 0/1, 10/14 tl), Paul 27, Jordan 14, Foye 13. Rimbalzi: Jordan 14. Assist: Paul e Williams 6.
Minnesota: Beasley 27 (8/12, 3/3, 2/4 tl), Williams 27 (5/6, 4/4, 5/5 tl), Pekovic 12, Webster 11, Love 10. Rimbalzi: Love e Rubio 7. Assist: Rubio 9.

Cleveland Cavaliers-Boston Celtics 83-86
Torna Rajon Rondo (dopo la sospensione) e tornano alla vittoria i Celtics (16-17), che hanno dovuto battagliare fino alla fine sul campo di Kirye Irving e dei suoi Cavs dopo aver iniziato alla grande (parziale di 13-0 chiuso da Wilcox per il 24-10 a 3'51 dalla prima sirena). Irving ha ristabilito la parità con otto punti consecutivi nel terzo quarto (49-49 a 8'14 dalla fine del periodo), quindi ne ha messi altri cinque per dare ai suoi altrettanti punti di vantaggio (58-53 con 4'16 all'ultima pausa). I padroni di casa però non riescono a scappare via: nel finale una persa e un tiro sbagliato di Irving vengono puniti da Allen e Garnett (84-81 Celtics a tre secondi dalla fine), poi dopo i liberi di Irving e Allen è stato Anthony Parker a sbagliare il tiro del pari, sulla sirena.
Cleveland: Irving 24 (5/11, 3/3, 5/5 tl), Sessions e Thompson 13, Casspi 10. Rimbalzi: Thompson 10. Assist: Parker 5.
Boston: Allen 22 (4/7, 4/8, 2/2 tl), Garnett 18, Bass e Pierce 12. Rimbalzi: Wilcox 11. Assist: Rondo 11.

Brook Lopez (sin) e Deron Williams (dx) contro Dirk Nowitzki. Ansa

Dallas Mavericks-New Jersey Nets 92-93
Colpo a sorpresa dei Nets (11-25), che sulle ali di un sensazionale Brook Lopez portano a casa la vittoria in casa dei campioni Nba in carica. Mark Cuban ha consegnato a DeShawn Stevenson il suo anello di campione prima della gara, alla fine sarà proprio l'ex Mavericks a sorridere di più. Nets avanti per tutta la partita e ancora a +10 quando Lopez segna da sotto l'89-79 a 5'22 dalla fine. La reazione dei texani sta in un parziale di 13-2 chiuso dalla tripla di Kidd (92-91 a quarantotto secondi dalla fine), ma proprio l'uomo che ha portato i Nets a due finali Nba consecutive (2002 e 2003) sbaglierà altre due conclusioni da oltre l'arco dopo i tiri liberi di Lopez del nuovo +1, condannando Dallas (sempre senza Odom per motivi personali). Kidd chiude con 1/7 al tiro, tutti da fuori.
Dallas: Nowitzki 24 (4/15, 3/4, 7/11 tl), Haywood 18, Terry 12, Marion e Beaubois 11. Rimbalzi: Nowitzki e Haywood 10. Assist: Kidd 8.
New Jersey: Lopez 38 (17/28, 4/5 tl), Morrow 15, D. Williams 12, Humphries e Green 10. Rimbalzi: Humphries 15. Assist: D. Williams 12.

Indiana Pacers-Golden State Warriors 102-78
Tutto facile per i Pacers (22-12), contro i Golden State Warriors (13-18) allenati dall'ex playmaker di Indiana Mark Jackson, ma privi dell'infortunato Stephen Curry. I padroni di casa hanno concesso trentatre punti agli ospiti nei due quarti centrali, gli stessi che Danny Granger e compagni hanno realizzato nel solo terzo periodo. I Pacers chiudono il secondo quarto su un parziale favorevole di 12-3 (52-38 a metà partita), poi se ne vanno via fino al +31 raggiunto al 36' (85-54), mentre dagli ospiti non arriva alcuna reazione degna di nota.
Indiana: Granger 25 (8/15, 1/3, 6/6 tl), Hansbrough 15, Hibbert 12, Collison e George 11, West 10. Rimbalzi: Hibbert, George e Hansbrough 9. Assist: Collison e George 5.
Golden State: Ellis 14 (7/15, 0/4), Rush 14 (4/7, 2/4), Lee 12. Rimbalzi: Rush 7. Assist: Lee e Robinson 4.

Jason Maxiell contro Lavoy Allen. Reuters

Detroit Pistons-Philadelphia 76ers 68-97
A Detroit (11-25) la partita dura solamente un quarto: dopo i tiri liberi di Stuckey del 20-22 a quattro secondi dalla prima pausa, i 76ers (21-14 e 8-8 fuori casa) non saranno mai più così vicini ai padroni di casa. Con cinque punti di Iguodala, infatti, i giocatori di Collins chiudono un parziale di 18-5 per iniziare il secondo periodo (40-24 a 4'48 dall'intervallo), e da quel momento in poi sono imprendibili per i Pistons, che affondano fino al -34 a 3'47 dalla fine della partita (Vucevic a segno, 93-59).
Detroit: Monroe 20 (7/16, 6/7 tl), Stuckey 17, Knight 8. Rimbalzi: Monroe e Maxiell 8. Assist: Monroe 3.
Philadelphia: Young 20 (9/17, 2/2 tl), Williams 13, Iguodala e Meeks 12, Brand e Holiday 10. Rimbalzi: Young 8. Assist: Williams 7.

Houston Rockets-Toronto Raptors 88-85
L'ormai consueta grande partita di Kyle Lowry permette ai Rockets (21-14) di battere dei Raptors (10-24) ancora senza Bargnani e ancora battuti in un finale in volata. Linas Kleiza ha sbagliato il tiro del pari sul punteggio di 86-83: la sua tripla avrebbe completato una rimonta iniziata dopo la tripla di Kevin Martin per il +13 Rockets (62-49 a 5'39 dalla fine del terzo quarto). James Johnson (sei punti nell'ultimo quarto) è tra i più attivi nella rimonta ospite, ed è lui a catturare il rimbalzo dopo l'errore di Martin dalla lunetta (86-83 a undici secondi dalla fine). Per Toronto, però, arriverà l'errore da fuori di Kleiza a chiudere ogni discorso.
Houston: Lowry 26 (4/8, 4/4, 6/7 tl), Scola 15, Martin 14, Dalembert 10. Rimbalzi: Scola 10. Assist: Lowry 5.
Toronto: DeRozan 17 (6/12, 0/2, 5/6 tl), J. Johnson 16, Barbosa 11, A. Johnson 10. Rimbalzi: Davis 15. Assist: Calderon 7.

Milwaukee Bucks-Washington Wizards 119-118
Undici rimbalzi di media a febbraio per Ersan Ilysova, e proprio uno di questi risulta decisivo per Milwaukee (14-20): con 2.2 secondi sul cronometro, infatti, l'ex lungo dell'Anadolu Efes Istanbul (è lì che ha giocato durante il lockout) ha messo a segno il tap-in vincente sul layup sbagliato da Brandon Jennings. Qualche secondo prima era stato John Wall a dare l'illusione della vittoria a Washington (7-27), senza Blatche e Lewis ma con un eccellente Booker. Una partita strana, in cui i padroni di casa hanno condotto anche di ventidue nel secondo quarto grazie alle triple di Dunleavy (55-33 a 5'31 dall'intervallo), ma che dopo la reazione ospite nel terzo quarto si è risolta nel punto a punto finale.
Milwaukee: Dunleavy 28 (4/7, 5/10, 5/5 tl), Gooden 15, Jennings 14, Ilyasova e Mbah a Moute 13, Delfino e Harris 11. Rimbalzi: Ilyasova 11. Assist Jennings 10.
Washington: Booker 20 (9/16, 2/2 tl), Wall e Crawford 19, Singleton 16, Mason 14. Rimbalzi: Booker 11. Assist: Wall 15.

Sacramento Kings-Utah Jazz 103-96
Prima della partita i fratelli Maloof e il sindaco di Sacramento, l'ex playmaker dei Suns Kevin Johnson, hanno festeggiato sul parquet l'accordo che consentirà alla città di avere una nuova arena da qui al 2015, cosa che eviterà il trasloco dei Kings (12-22). Notizia festeggiata a dovere, cioè con la vittoria, con Marcus Thornton bravo a punire dalla lunetta gli errori degli ospiti nel finale: prima la tripla sbagliata da Hayward sul 98-96, poi il fallo in attacco di Josh Howard e quindi un'altra tripla sbagliata, stavolta da Devin Harris. Il 5/6 ai liberi di Thornton ha messo al sicuro la vittoria dei suoi, mentre i Jazz (15-18) chiuderanno domani in casa contro Houston il loro febbraio disastroso (3-11 nel mese).
Sacramento: Cousins 22 (8/16, 0/1, 6/7 tl), Thornton 21, Thomas 18, Evans 13, Thompson 10. Rimbalzi: Cousins 18. Assist: Thomas 8.
Utah: Harris 18 (4/6, 3/4, 1/2 tl), Howard 15, Miles 13, Jefferson 12, Hayward e Burks 11. Rimbalzi: Favors 11. Assist: Harris 7.