Un duello fra Danilo Gallinari, a sinistra, e Grant Hill. Ap

Nel segno del Gallo. Denver chiude la sua preseason con una netta vittoria, 110-85, in casa di Phoenix, propiziata da 23 punti e 6 rimbalzi di Danilo Gallinari, il miglior marcatore dei Nuggets di cui è sempre più il punto principale di riferimento. Nonostante una serata non brillantissima al tiro (6/17).

GALLO SHOW — Senza Nene e Ty Lawson, entrambi a riposo, coach George Karl affida le chiavi dei Nuggets a Gallinari. L’italiano ci mette grinta nel primo quarto, in cui infila 4 punti a cui aggiunge 3 rimbalzi, con Denver che nel finale di periodo mette il turbo e chiude avanti di 10, 26-16. Danilo fatica a trovare la via del canestro (2/8 dal campo nel primo tempo), ma è infallibile dalla lunetta. Denver comunque non può evitare il ritorno di Phoenix, che rientra negli spogliatoi con due soli punti da recuperare (52-50). Ma il riposo fa bene a Gallinari, che nel terzo periodo infila 10 punti (a cui aggiunge altri tre rimbalzi) compresi i due che alla sirena fissano il risultato sul 79-71 Nuggets. Danilo infila altri 4 punti nell’ultimo periodo, prima di andarsi a sedere definitivamente in panchina a 5”58 dalla fine, dopo aver giocato 34’ (più di tutti i suoi compagni) e tirato 6/17 dal campo. Denver chiude i conti con le riserve e si prepara al debutto stagionale di lunedì a Dallas.

QUESTIONE DI CENTRO — Giornata di cambiamenti nel ruolo di centro per i New Jersey Nets. La franchigia che dalla prossima stagione giocherà a Brooklyn perde per infortunio Brook Lopez, che nel match di mercoledì che ha chiuso la preseason si è fratturato il quinto metatarso del piede destro. Lopez, che i Nets consideravano il piatto forte del pacchetto da spedire a Orlando in cambio di Dwight Howard, si fermerà fino a febbraio. New Jersey si trova così con una voragine al centro, colmata immediatamente con l’arrivo da Utah di Mehmet Okur. Il turco sbarca ai Nets in cambio di una seconda scelta al draft 2015 e una trade exception che consente ai Jazz di alleggerire di 10,8 milioni di dollari il monte salari.

RITORNO A SACRAMENTO — A inizio settimana Chuck Hayes aveva visto volatilizzarsi i 21 milioni di dollari che Sacramento era pronta a garantirgli per le prossime 4 stagioni per non aver superato le visite mediche a causa di un presunto problema al cuore. Pericardite, erano le voci rimbalzate dalla capitale della California, disagio pericoloso ma curabile. Invece ieri Hayes ha avuto il via libera per tornare a giocare da una clinica di Cleveland in cui si è sottoposto ad ulteriori esami. “Chuck non ha problemi al cuore e i medici gli hanno detto che può continuare senza rischi la sua carriera tra i professionisti del basket” ha detto l’agente del giocatore, il cui contratto con i Kings era stato annullato. Hayes è tornato sul mercato dei free agent ma ci è rimasto per poco, visto che ha firmato con Sacramento un nuovo contratto, più ricco di un milione del precedente. Una scelta di cuore.