Durant, destra, e Westbrook: 52 punti in due e Lakers k.o.. Epa

Oklahoma dimostra subito di voler fare sul serio nella serie della semifinale dell’Ovest contro i Lakers, demolendo i gialloviola 119-90 in gara-1. A Est Philadelphia impatta sull’1-1 la serie con i Celtics, vincendo una sfida di playoff a Boston per la prima volta dal 1982.

Oklahoma City Thunder-Los Angeles Lakers 119-90 (serie 1-0)
Il massacro della Chesapeake Arena. Oklahoma City travolge Los Angeles nella prima sfida della semifinale dell’Ovest, rifilando a Bryant e compagni 29 punti di scarto con cui mettere subito in chiaro gli equilibri della serie. I Thunder sono devastanti soprattutto in avvio di ripresa, quando tramutano un vantaggio di 15 punti in un +31 prima di metà parziale. Hanno riposato per 8 giorni dopo il 4-0 ai Mavericks campioni uscenti nel primo turno, ma non sono affatto arrugginiti. Westbrook si infila come il burro nella difesa di Los Angeles, Durant si scrolla di dosso in poco tempo la guardia del mastino World Peace e la panchina produce abbastanza per ridicolizzare quella cronicamente poco produttiva di Los Angeles (20-2 l’impietoso confronto a metà partita, prima che il match si tramuti in esibizione). I Lakers sembrano un pugile suonato: dopo aver fatto a cazzotti per 7 gare con Denver (con cui hanno chiuso i conti solo sabato) si ritrovano a dover salire sul ring contro un avversario più veloce e desideroso di far vedere di essere il più forte. I limiti, soprattutto fisici, di Kobe e compagni appaiono tutti ad inizio ripresa, quando i Thunder costruiscono il parziale che uccide la partita senza che i Lakers (che aprono 1/6 dal campo nel terzo periodo contro il 7/7 degli avversari) possano farci nulla nonostante i tentativi di Bryant e Bynum. “Abbiamo giocato come volevamo, senza preoccuparci degli avversari - racconta a fine partita Westbrook -. Ma sono certo che la seconda sfida sarà molto più fisica”. La sfida sul piano fisico era attesa già in gara-1, col ritorno sullo stesso parquet di Harden e World Peace dopo la gomitata dell’ex Ron Artest al sesto uomo dell’anno nell’ultimo confronto di regular season e il “non saluto le riserve ma solo i titolari” con cui il Laker aveva condito la vigilia. Los Angeles spinta da Bynum infila 6 dei primi 7 tentativi dal campo e vola sul 18-14 a 6’52” dalla prima sirena. Ma poi si eclissa (9 errori negli 11 tentativi successivi), e Oklahoma ne approfitta per prendere il controllo della partita, chiudendo il quarto con un parziale di 16-5 che vale il 30-23 al 12’. Poi ci pensano le riserve a fare la differenza: nonostante il timido tentativo di rientro dei Lakers, il vantaggio dei Thunder sfonda la doppia cifra quando Harden firma il 39-29 a 7’38” e Oklahoma va al riposo sul 59-44 e con una sola palla persa (Oklahoma è la squadra che ha perso più palloni di tutta l’Nba in regular season). La vittoria diventa massacro in avvio di ripresa, quando Westbrook e Durant inspirano il 22-6 che porta Oklahoma sull’81-50 a 6’31” dalla sirena. I Thunder imperversano fino al 98-63 a 54” dalla fine del terzo periodo, trasformando l’ultimo quarto in un lungo garbage time. Si ricomincia mercoledì: per i Lakers reagire subito sarà fondamentale.
Oklahoma City: Westbrook 27 (9/14 da due, 1/1 da tre, 6/6 tiri liberi), Durant 25, Harden 17. Rimbalzi: Durant 8. Assist: Westbrook 9.
L.A. Lakers: Bryant 20 (6/15, 1/3, 5/7 tl), Bynum 20 (6/12, 6/6 tl), World Peace 12. Rimbalzi: Bynum 14. Assist: Blake 4.

Turner batte la difesa di Boston e Philadelphia impatta. Reuters

Boston Celtics-Philadelphia 76ers 81-82 (serie 1-1)
Rompere un tabù per sognare. Philadelphia vince per la prima volta in 30 anni una gara di playoff a Boston, pareggiando sull’1-1 la serie contro i Celtics e prendendosi il vantaggio del campo, visto che tre delle prossime eventuali 5 gare si giocheranno nella città dell’amore fraterno. I Sixers vincono una gara brutta per tre quarti e incandescente negli ultimi 12’, con i due team che tirano sotto il 40% dal campo. “Siamo due squadre difensive - commenta Doug Collins, il coach di Philly -. Sono certo che nessuna delle due cederà un millimetro nel resto della serie”. Philadelphia, che pure si fa rimontare un vantaggio di 10 punti messo insieme sul finire del terzo quarto, vince anche grazie a un contestato fallo in attacco fischiato a Garnett a 10” dalla fine, con Boston che perde palla quando aveva 3 punti da recuperare. Gli uomini di Doc Rivers devono dimenticare in fretta questa gara-2: 9/37 dal campo nei due quarti centrali, Rondo che dispensa assist ma non morde in attacco (8 punti, 4/12 al tiro) e Pierce che latita (7 punti, 2/9). Philadelphia invece domina a rimbalzo (47-36) e ha in Holiday e Iguodala gli uomini chiave. Fondamentale nel finale anche Evan Turner, che infila a 40” dalla fine il canestro del definitivo sorpasso (76-75) e poi allunga a +3 dalla lunetta. E dire che Boston, che si era imposta in gara-1 per un solo punto, era partita con un 9-0, annullato poi dai punti di Holiday (8 nei primi 7’). I Celtics sono sulle spalle di Rondo, che chiude il parziale con 6 assist e il canestro che vale il 25-21 alla prima sirena. I Sixers però trovano con Hawes a 8’07” dal riposo il primo vantaggio della gara (29-27). Boston inizia a balbettare in attacco (5/20 nel secondo periodo dopo l’11/22 del primo), ma non cede, Philly sorpassa ancora con la terza tripla su tre di Holiday (13 punti nel primo tempo), ma torna negli spogliatoi sotto 38-36, punita dal tiro da fuori di Pierce a 3” dal riposo. Boston firma i primi 4 punti della ripresa ma poi sparisce, sbagliando 15 tiri su 17. Philadelphia ci mette un po’ a capire come far male, ma a 4’43” dalla sirena inizia con Brand un 14-0 che vale il 57-47 a 51” da fine parziale. Pierce dalla lunetta spezza prima della terza sirena la maledizione e i Celtics nell’ultimo quarto cambiano marcia: due triple di Pietrus servono a ricucire lo strappo, poi ci pensano Garnett (11 punti nel parziale) e Allen (8) a prendere per mano i compagni. KG riagguanta Philly sul 65 a 4’32” dalla fine e il match si infiamma. La tripla di Allen con 1’40” da giocare porta Boston sul 75-74, poi però Turner centra in acrobazia il sorpasso e i Celtics non riescono più a ricucire. La serie riprende mercoledì a Philadelphia. “Non possiamo più sbagliare” avverte coach Rivers.
Boston: R. Allen 17 (5/8, 2/6, 1/2 tl), Garnett 15, Bass 12. Rimbalzi: Garnett 12. Assist: Rondo 13.
Philadelphia: Holiday 18 (3/9, 4/6), Iguodala 13, Turner 10, L. Allen 10. Rimbalzi: Hawes 10. Assist: Iguodala 7.