Niente da fare per i Nuggets di Danilo Gallinari. I Lakers vincono gara-7 e passano il turno, Boston invece ha la meglio su Philadelphia.

Kobe Bryant e Andrew Bynum contro Danilo Gallinari. Reuters

Los Angeles Lakers-Denver 96-87 (Los Angeles vince la serie 4-3)
I Lakers sprecano un vantaggio di 16 punti nel terzo quarto, subiscono il ritorno dei Nuggets ma alla fine prendono possesso del match nell’ultimo quarto, conquistano il successo in gara-7 ed eliminano Denver. Danilo Gallinari fatica parecchio in attacco e chiude con un brutto 1/9 dal campo per tre punti in 26’ di gioco. Rientra dopo l’oramai celeberrima squalifica Metta World Peace e prende in consegna Gallinari. In attacco LA vuole sfruttare i centimetri di Andrew Bynum e Pau Gasol, deludenti (e parecchio criticati dai media di Los Angeles) nelle ultime due gare della serie, così Kobe Bryant lascia il palcoscenico ai due lunghi. Lo spagnolo in particolare si mette a produrre ma anche Bynum mostra un’energia decisamente diversa rispetto alle recenti apparizioni. I Lakers giocano meglio ma Denver resta vicina ai padroni di casa grazie ai canestri del solito Ty Lawson. Dal canto suo Gallo in attacco non riesce a trovare ritmo al tiro. Dalla panchina pero’ arrivano i punti di Harrington, LA risponde con le triple di Blake. Kobe e compagni così provano a piazzare lo sprint e con un parziale di 9-0 arrivano al +8. I Nuggets hanno il merito di non farsi prendere dalla frenesia e, pur tirando con brutte percentuali dal campo, continuano a giocare la loro pallacanestro. Afflalo e Lawson riportano sotto gli ospiti poi Gallinari trova dalla lunga distanza il suo primo canestro del match e riavvicina (42-40) Denver. La penetrazione di Ramon Sessions e il tap-in proprio sulla sirena di Gasol comunque permettono ai Lakers di andare negli spogliatoi avanti 48-42. I primi minuti della ripresa sono tutti di marca Lakers. Bryant accelera e le triple di World Peace allontanano i Nuggets che non riescono più a prendere buoni tiri. A meta’ frazione la squadra di casa così tocca quota +16. Sembra tutto facile per Kobe e compagni, invece di colpo la truppa di George Karl torna prepotentemente in partita. L’ingresso di Harrington cambia gli equilibri e Denver piano piano riprende un match che sembrava sfuggirgli di mano. L’ex Knicks e Lawson guidano i Nuggets all’inaspettato parziale di 27-7 che tra lo stupore del pubblico dello Staples Center porta gli ospiti al +4 all’inizio dell’ultimo quarto. I Lakers si rimboccano le maniche e rispondono con la personalità delle grandi squadre. I rimbalzi in attacco di Gasol e Bynum e le triple di un eccellente Steve Blake scacciano gli incubi dei tifosi di LA. I padroni di casa, infatti, rimettono le cose a posto con un contro parziale di 16-5 che li riporta a +7. Denver non ne ha più e il canestro dalla lunga distanza di Bryant a 45’’ dalla sirena fa partire i titoli di coda ed elimina i pur coraggiosi Nuggets. I Lakers tirano un sospiro di sollievo e si guadagnano la sfida con i Thunder.
Lakers: Gasol 23 (9/19), Blake 19, Bryant 17, Bynum 16, World Peace 15. Rimbalzi: Bynum 18, Gasol 17. Assist: Bryant 8.
Denver: GALLINARI 3 (0/6, 1/3), con tre rimbalzi, tre assist, un recupero e una stoppata in 26’. Harrington, Lawson 24, Afflalo 15. Rimbalzi: McGee 14, Miller 11, Faried 10. Assist: Miller 8.

Rajon Rondo inseguito da Evan Turner. Reuters

Boston-Philadelphia 92-91 (1-0)
Oramai la tripla doppia di Rajon Rondo non fa più notizia. Per l’ennesima volta il playmaker di Boston fa la differenza con la sua versatilità e i Celtics, pur senza giocare una partita straordinaria, hanno la meglio su Philadelphia nel primo match della serie di secondo turno. I Celtics si concedono troppe pause ma alla fine i 76ers non ne approfittano e alla squadra di casa basta un’accelerazione decisa nell’ultimo quarto per evitare brutte sorprese. Dopo essere stata avanti anche di 13 lunghezze nel primo tempo, la truppa di Doug Collins torna al +10 all’inizio dell’ultimo quarto. Rondo e un eccellente Kevin Garnett pero’ decidono di cambiare marcia e i Celtics piazzano un parziale di 23-7 che li porta a +6 a 1’17’’ dalla sirena. Philadelphia non getta la spugna, prova a Rospaventare la squadra di casa arrivando al -1 a tre secondi dalla sirena ma sulla rimessa in gioco dei Celtics non riesce a prendere Rondo, che scappa nella sua meta’ campo e con grandissima intelligenza tattica riesce a evitare il fallo, consumando gli ultimi fatidici tre secondi. “Rajon e’ un giocatore assolutamente straordinario - ammette il tecnico dei 76ers Doug Collins - quando penetra non sai mai come difenderlo, ha una visione di gioco eccezionale”. I 76ers partono benissimo e con i canestri di Iguodala e Holiday mettono in grande difficoltà i padroni di casa. Con l’andare del tempo pero’ Boston, nonostante la serata non trascendentale di Paul Pierce (3/11 dal campo), torna in carreggiata grazie alla produzione dell’eterno Kevin Garnett. Il resto lo fa un sontuoso Rondo che alla fine mette a referto 13 punti, 12 rimbalzi e 17 assist.

Boston: Garnett 29 (12/20). Rimbalzi: Rondo 12, Garnett 11. Assist: Rondo 17.
Philadelphia: Iguodala 19 (4/11, 3/5), Turner 16, Hawes 15. Rimbalzi: Turner 10. Assist: Iguodala 6.