Gran serata Nba anche per i tifosi italiani, con la lunga battaglia tra Boston e New York e la sfida sempre esaltante tra Kobe Bryant e LeBron James in Lakers-Miami.

Rajon Rondo, 26 anni, 11 triple doppie in carriera. Ansa

Boston Celtics-New York Knicks 115-111 d.t.s.
Rajon Rondo in versione All Star trascina i Celtics al successo sui Knicks al termine di un match intenso e divertente. Il play mette a referto 18 punti, 17 rimbalzi e 20 assist e Boston vince 115-111 al supplementare. I Knicks vogliono provare a partire con il piglio giusto ma basta un’accelerata e i Celtics piazzano lo sprint. Pierce spinge la compagine di casa a un parziale di 12-5. Mike D’Antoni deve anche riportare in panchina Jeremy Lin, il quale si vede subito fischiare il suo secondo fallo a carico. Con Baron Davis in regia però la squadra newyorkese attacca con più disciplina e riprende in mano le redini del match chiudendo il quarto con un break di 17-7. Davis sembra in palla e la panchina newyorkese contribuisce. Gli ospiti giocano il loro miglior basket nel secondo quarto. I troppi turnover della truppa di Mike D’Antoni permettono però ai Celtics di limitare i danni. I Knicks arrivano al +12 ma rallentano nel finale della frazione, andando comunque al riposo con un vantaggio di cinque lunghezze. Un primo tempo molto ben giocato da perte di New York ha soltanto un paio di pecche, le quattro palle perse da Lin e i cinque turnover messi a referto da Davis, decisamente troppi. Nel terzo quarto però i Knicks perdono la loro brillantezza offensiva e si mettono a fare confusione in attacco. Boston non si fa pregare e ne approfitta. I padroni di casa cambiano marcia e con i punti di Pierce e le invenzioni di Rondo scappano via. I Celtics con un parziale di 19-2 arrivano al +15. Novak e Davis nei minuti finali del terzo periodo regalano un minimo di produzione all’attacco di Mike D’Antoni e al termine del terzo quarto Boston e’ avanti 80-72. Sala l’intensità difensiva newyorchese all’inizio dell’ultimo quarto, con Davis, Novak e Schumpert sul parquet i Knicks sembrano più incisivi e tornano sotto. Rientrano i titolari e pur senza una grande fluidità offensiva i Knicks riescono a rimanere nella scia dei Celtics. Cinque punti consecutivi di un Lin fino a quel momento non molto a proprio agio riportano gli ospiti al -1 a due minuti dalla fine. Ci pensa un Carmelo Anthony decisamente più aggressivo, poi, a rimettere davanti i Knicks che con i liberi di Novak arrivano al +3. Una tripla senza senso di Pierce a cinque secondi dalla fine pero’ pareggia i conti. Melo allo scadere trova solo il ferro, si va così al supplementare. Nell’overtime Celtics si mettono a difendere con una grandissima intensità, Rondo fa il bello e il cattivo tempo e gli ospiti riescono così a portare a casa il successo.
Boston: Pierce 34 (9/16, 4/7), Garnett 18, Bass 18, Rondo 18. Rimbalzi: Rondo 17. Assist: Rondo 20.
New York: Anthony 25 (8/20, 0/1), Stoudemire 16, Lin 14, Novak 14, Shumpert 14. Rimbalzi: Chandler 14. Assist: Davis 7.

Kobe Bryant, 33 anni, 34 punti di media nelle 3 gare con la maschera. Ansa

Los Angeles Lakers-Miami Heat 93-83
Seconda sconfitta consecutiva per gli Heat che vengono superati 93-83 dai Lakers allo Staples Center. Domina il match un grande Kobe Bryant, che chiude con 33 punti a referto. Non c’e’ Chris Bosh, ancora assente a causa della morte della nonna, e gli Heat sotto canestro devono pagare dazio nel primo tempo. L’uomo mascherato Kobe Bryant fa subito capire di non aver affatto dimenticato l’assurdo fallo di Wade all’All Star Game e si vendica a suo modo, giocando un primo quarto da cinema. Nell’uno contro uno con Dwyane, Kobe fa quello che vuole e trova il canestro da qualsiasi posizione. Il leader dei Lakers firma ben 16 punti nei primi 10’ di gioco, la squadra di Los Angeles gioca una pallacanestro molto fisica e al termine del primo quarto e’ avanti 28-20 con 18 punti di Bryant. LeBron James prova a dare la scossa agli Heat ma i Lakers continuano a trovare buone soluzioni offensive anche con Kobe in panchina. Quando Bryant rientra a francobollarlo ci pensa Shane Battier e le cose migliorano per la difesa di Miami. Los Angeles comunque resta saldamente davanti e al termine del primo tempo va negli spogliatoi avanti 50-38. Per gli Heat i problemi arrivano soprattuto da una sorprendente staticità in attacco che produce un brutto 37% al tiro. I padroni di casa però perdono brillantezza in attacco nel terzo quarto. Battier se la cava egregiamente contro Bryant e Miami così con i canestri di “King” James torna sotto. Sale l’intensità e gli arbitri decidono di lasciare correre parecchi contatti. Miami torna al -2 ma l'ottimo World Peace scuote i Lakers che chiudono la frazione con un parziale di 6-0. La squadra californiana resta davanti con i punti di Bynum. Wade si vede fischiare il suo quinto fallo a 6' dalla fine, coach Spoelstra decide di rischiare e lo lascia sul parquet, il capitano degli Heat però un minuto più tardi commette il sesto ed è così costretto a tornare definitivamente in panchina. Miami riesce solo ad arrivare al -6 a 1’27’’ dalla sirena ma alla fine si deve arrendere alla produzione di Kobe Bryant e incassa così la sua seconda sconfitta consecutiva.
L.A. Lakers: Bryant 33 (14/21, 0/2), World Peace 17, Bynum 16. Rimbalzi: Bynum 13. Assist: Blake 6.
Miami: James 25 (12/22, 0/4), Wade 16, Chalmers 15. Rimbalzi: James 13. Assist: James 7.