Turno infrasettimanale per la trentunesima giornata di serie A, che si completerà giovedì sera con il posticipo tra Pesaro e Siena. Riposa Cantù. Vediamo com'è andata:

Il sottomano di Lighty, Ciam/Cast

Vanoli Cremona-Sidigas Avellino 83-55
Il sesto successo casalingo consecutivo della Vanoli è il più netto della stagione, con il +28 su Avellino che porta la squadra di Caja al 10° posto spegnendo quasi del tutto le speranze playoff di una Sidigas in striscia negativa da cinque gare. Cremona, scattata meglio dai blocchi grazie all’ottimo Lighty (19-16 al 7’ con 10 punti dell’ex Cantù), è andata in difficoltà quando Avellino ha potuto trarre vantaggio dal pick and roll Green-Johnson, liberando i tiratori sul perimetro. Sulle triple di Green e Infanti la Sidigas ha ribaltato l’inerzia (19-26 al 12’), fino ad arrivare al +9 (23-32) del 15’, quando Avellino aveva 7/14 da tre e la Vanoli solo 2/14. Rientrata con un positivo Tabu (alla sua sesta gara consecutiva in doppia cifra) e con Tusek (35-37 al 20’), Cremona è poi esplosa in un 3° periodo da 30-10, ispirato in avvio da due schiacciate del miglior Lighty di stagione e proseguito con le triple di Rich e Tabu a sigillare un 19-2 in 6’ (54-39), contro una Sidigas da 6 perse in 6’ e 1/7 al tiro. Gli irpini non ricavano nulla dal post basso di Golemac e perdono ritmo e pericolosità perimetrale (1/8 dall’arco dopo l’intervallo). L'ultimo break della Vanoli, un 10-0 con Cinciarini protagonista, è valso il + 25 (72-47 al 35’), arrotondato al +28 finale firmato dal canestro dell’esordiente 18enne Belloni. (Michele Talamazzi)
Cremona: Lighty 21, Tabu 14, Cinciarini 11
Avellino: Green e Gaddefors 10, Golemac 9

Il tuffo di Minard e recuperare palla. Ciam/Cast

Novipiù Casale Monferrato-Canadian Solar Bologna 77-80 d.t.s.
Casale retrocede matematicamente con orgoglio, Bologna vince e rompe un digiuno in trasferta che durava da tre mesi (terza di ritorno). Casale prova a scattare dopo la palla a due, ma Bologna con un 9-2 firmato da Poeta e Douglas-Roberts ribalta portandosi sul 10-15 al 7’. Nel finale della prima frazione Temple (inserito al posto di Shakur che ha un problema ad un alluce) riporta sotto i suoi: 15-17 al primo stop. Equilibrio anche nella seconda frazione. Un break di 12-4 costruito sulle triple di Poeta (4/4 dall’arco) regala a Bologna la doppia cifra di vantaggio all’8’ (28-38) all’intervallo lungo (34-44). Ottima la terza frazione della Novipiù: i padroni di casa completano un periodo di grande energia completando la rimonta sul 54 pari del 30’. Koponen tiene viva una Virtus in difficoltà, Casale non riesce a dare la spallata. Si entra negli ultimi 2' in parità. La schiacciata di Gigli dà a Bologna il 67-69. Minard pareggia a 44” dalla sirena. Bologna sceglie di difendere sull’ultimo possesso. Vitali difende bene su Minard che non riesce a tirare. La prima parte dell’overtime diventa un fatto privato tra Minard e Vitali. Ma l’equilibrio non si spezza. Si arriva ancora in volata. Poeta dalla lunetta porta la Virtus sul +1 (77-78) a 1’ dalla fine. Gigli da cinque metri mette il +3 (77-80). Non vanno a segno gli ultimi tentativi per pareggiare: Gentile viene stoppato da Sanikidze, Hukic tira sul ferro. La Novipiù esce dal campo tra gli applausi. (Maurizio Neri)
Casale: Minard 17, Stevic 12, Gentile 12
Bologna: Poeta 25, Gigli 18, Koponen 17

Il varesino Kangur a canestro. Ciam/Cast

Benetton Treviso-Cimberio Varese 55-71
Varese vince a Treviso la gara più importante: 55-71 il risultato finale, che non lascia dubbi. Per la squadra di Recalcati i playoff sono quasi certi, per i veneti proibiti. In partite così vale più la sostanza dell’estetica, e la Cimberio è stata più matura, concentrata, solida. Bene Diawara e Goss (16 punti a testa). Terribile la prestazione della Benetton. L’avvio non è dei più spettacolari: tante le palle perse e gli errori da entrambe le parti. Varese però si raddrizza subito: le triple di Kangur e Goss scavano il primo break (4-12), che costringe Djordjevic al time-out. Non cambia molto, perché la Benetton è troppo nervosa: sbaglia ogni tiro (31% dal campo), e perde troppi palloni (7). Così la Cimberio, senza meraviglie, chiude avanti il primo quarto (9-16). Serve il Bullo (5 punti di fila) per riportare sotto Treviso, ma nessuna delle due squadre trova continuità. Varese riallunga a +11 con tripla di Rannikko (16-27), ma nel momento peggiore la Benetton si risveglia. Due triple di Thomas lanciano un parziale di 12-2, che si chiude sulla sirena con la schiacciata di Cuccarolo del –1 (28-29). Si riprende con la solita confusione ed errori a ripetizione. Ci vogliono quasi quattro minuti prima di vedere il primo canestro, la schiacciata di Goree che vale il sorpasso della Benetton. Momentaneo, perché Diawara non ci sta: due suoi canestri rilanciano Varese (30-36) e Treviso stavolta non sembra capace di reagire. La tripla dall’angolo di Rannikko è pesante, ma è quella di Kangur sulla sirena (36-45) che uccide la partita. Treviso non c’è più con la testa: non ha le energie mentali per costruire una rimonta, specie con un Becirovic così inquieto. A Varese basta controllare fino alla fine. (Alberto Mariutto)
Treviso: Thomas 12, Viggiano e Bulleri 11, Goree 10
Varese: Goss e Diawara 16, Kangur 14, Rannikko 10

Achille Polonara, 20 anni, straordinario contro Montegranaro. LaPresse

Tercas Teramo-Fabi Shoes Montegranaro 99-93
La Tercas festeggia con una vittoria sofferta una salvezza quanto mai meritata. All’inizio gli attacchi la fanno da padrone. Montegranaro ha Nicevic in panchina per onor di firma ed è costretta a rotazioni ancora più strette, giocando spesso con un solo lungo. Teramo non si fa pregare e approfitta subito della situazione, sfruttando in modo concreto Polonara, 7 punti già alla fine del primo quarto con il 100% al tiro, per il 26-23. Nella seconda frazione la musica non cambia. Il giovane lungo teramano spadroneggia sotto i tabelloni e la Tercas sembra poter disporre della partita, anche se la Sutor approfitta della difesa morbida dei teramani e si tiene a contatto con Ivanov, Karl e Mc Neal (46-41 al riposo). Nel terzo periodo Ivanov e Di Bella tengono Montegranaro a contatto (55-52 al 24’). Polonara (alla fine 13/14 dal campo!) con 9 punti consecutivi e Borisov provano a spaccare la partita (69-57 al 27’), ma Zoroski porta ancora la Sutor sul 72-67 dell’ultima pausa. E' ancora un Polonara strepitoso, insieme ai due Brown, a spingere Teramo al 95-81 del 36’, massimo vantaggio. Montegranaro ha 7 vite e con Di Bella e Mc Neal confeziona il 10-0 che porta le squadre sul 95-91 a 1’22 dalla fine. Ma Brown è in serata di grazia: trova un rimbalzo d’attacco provvidenziale e sulla successiva schiacciata in contropiede di Amoroso Teramo può festeggiare la salvezza. (Malì Pomilio)
Teramo: Polonara 34, D.Brown 18, Borisov 13.
Montegranaro: Ivanov 21, Mc Neal 19, Di Bella 18.

Il biellese Coleman in palleggio. Ciam/Cast

Banco di Sardegna Sassari-Angelico Biella 104-97
L’Angelico Biella va k.o. in piazzale Segni contro una Dinamo Banco di Sardegna che fa un nuovo passo nella sua scalata alla migliore posizione playoff. Il PalaSerradimigni saluta il suo amato ex e sassarese doc Massimo Chessa. Tripla di Pullen, inchiodata di Hosley: è subito gara vera. Si fa male Soragna (lussazione alla spalla), poi arriva il parziale da 9-0 Dinamo firmato Easley e sul 14-7 è timeout Biella. Reazione ospite e sulla tripla di Pullen è 23-18. Travis Diener dispensa assist (7 in 10’) e al primo intervallo è 27-20, il Banco comanda ma Biella risale con le triple di Jurak e Pullen: 33-30. Sassari segna da tre con regolarità e per l’Angelico è dura. Zona per Cancellieri e Travis Diener in gran spolvero: al giro di boa è 56-44. La partita rallenta il suo ritmo ma non cambia. Fasi di equilibrio e a 3’34” dalla terza sirena, sul 68-59, Sacchetti ci parla chiama time-out. La Dinamo riprende il controllo del match e cementa il suo vantaggio dalla lunetta. La tripla di Laganà chiude il terzo periodo sull’81-73. Otto punti di un super Brian Sacchetti rilanciano la volata isolana (91-76): Biella ha un grande Coleman ma è tenuta a debita distanza e non stoppa una Dinamo che in casa è inarrestabile. (Giovanni Dessole)
Sassari: Diener T. 17, Diener D. 17, Easley 15
Biella: Coleman 25, Dragicevic 22, Pullen 20

Esultanza finale per i giocatori di Caserta. Ciam/Cast

Otto Caserta-Umana Venezia 83-80
Dopo la buona prova nel derby, la Otto Caserta si ripete vincendo al fotofinish una gara che non ha mai avuto padroni. La Reyer, fresca di conquista dei playoff dopo venticinque anni, si ferma dopo il successo contro Roma, lasciando due punti che poco cambiano il finale di una stagione più che positiva. La gara si decide nel finale: Venezia è avanti con Szewczyk (69-75), Doornekamp risponde da tre, poi Smith e Maresca in contropiede firmano il vantaggio (77-75 al 39’). Rosselli fa 1/2 dalla lunetta, Collins segna (79-76), poi fallo sistematico di Doornekamp su Young che dalla lunetta ne infila solo uno (79-77). La Reyer ci prova col fallo, Righetti è glaciale nel segnare i suoi primi quattro punti della gara regalando la vittoria alla Juve. La partenza era stata proprio dei bianconeri con Stipanovic sugli scudi (10-6); poi parziale veneziano di 0-6 e vantaggio 17-21 al 10’. Secondo quarto quasi inguardabile, sei punti segnati in tutto nei primi 5’ (21-23), con Venezia che resta avanti grazie a Magro e Rosselli (31-37). Dopo l’intervallo Caserta rientra con un break di 8-2 (42-39). Smith è ispirato e infila dieci punti nella terza frazione, ma Rosselli è pronto a rispondere dall’altra parte e al 28’ è parità a quota 50. Poi l’Umana prova a dare la spallata decisiva nell’ultima frazione con un parziale di 0-11 firmato da Szewczyk (54-64) e sembra quasi fatta, ma per la Juve c’è Kudlacek a suonare la carica con quattro punti (58-64) che lanciano il parziale che avvia la rimonta. (Giuseppe Bernardo)
Caserta: Smith 21, Stipanovic 20, Maresca 15
Venezia: Rosselli 15, Szewczyk 14, Clark e Young 12

Alessandro Gentile, 19 anni, 6,9 punti di media con Milano Ciam/Cast

Acea Roma-EA7 Milano 78-91
"Arrivederci Roma...". Con l’ottava sconfitta interna (e la terza consecutiva) della stagione e Varese scappata a +4, la rincorsa playoff dell’Acea si infrange sulla passerella dell’EA7, che espugna il Palazzetto e infila la quinta vittoria consecutiva agganciando Cantù al secondo posto. La strategia anti-EA7 di Marco Calvani è tutta incentrata sulla zona, una 2-3 che Roma lascia schierata per tutto il primo quarto, in un punto a punto senza acuti particolari. Fino al 5’, quando il secondo fallo di Bourousis costringe Scariolo a richiamarlo in panchina. E con Radosevic in campo, l’EA7 prende le misure alla difesa tattica dell’Acea e scappa fino al +5 (9-14) del massimo vantaggio grazie a un break di 6-0. Pescando dalla panchina (Maestranzi, Mordente e Kakiouzis) Roma trova la reazione che chiude la prima frazione sul 18-18. Prove tecniche di fuga, insomma, che Milano concretizza nel secondo quarto, quando Roma passa a uomo e l’Armani trova in Gentile (8 punti rapidissimi) la marcia in più per piazzare l’allungo: +10 (27-37) per il nuovo massimo vantaggio. L’attacco di Milano inizia a girare a pieno ritmo: 30 punti a segno nel secondo periodo, chiuso sul 40-48. Poi dilaga nel terzo quarto con le triple di Hairston, Fotsis e Bourousis (12 punti in 10') che valgono il +17 (46-63), massimo vantaggio di Milano, lo stesso che chiude la frazione (57-74). Roma si illude e spera in avvio di ultimo quarto: parziale di 10-2 (5 punti pro capite di Mordente e Kakiouzis) che riporta l'Acea a -9 (67-76) riaprendo la partita. Sforzo vanificato dagli errori di Crosariol e Maestranzi. (Antonio Pitoni)
Roma: Tucker 16, Varnado 15, Gordic 13, Datome 13
Milano: Hairston 19, Bourousis 19, Gentile 12