Il sottomano mancino di David Andersen (Siena). Ciam/Cast

Dopo l'anticipo del sabato, che ha visto la vittoria di Sassari su Roma, la serie A è scesa in campo per la settima giornata. Ha riposato Milano:

Montepaschi Siena-Cimberio Varese 79-74
Solo sul filo di lana la Montepaschi riesce a battere Varese nella sfida tra seconde in classifica che ridà ai campioni il primato in campionato, approfittando del turno di riposo di Milano. Arrivata punto a punto nel finale dopo la rimonta in un terzo quarto dominato a suon di triple e palle perse indotte, Varese (priva di Fajardo e Rannikko) ha nel finale il pallone sulla vittoria ma lo perde - pestando la linea laterale - Kangur, in estate firmato da Siena e lasciato in prestito proprio alla Cimberio. Iniziata all'insegna del singolare duello tra Andersen e Garri su cui si regge in equilibrio per tutto il primo quarto, la partita vive il primo cambio di marcia in avvio di secondo quarto. La Montepaschi accelera quando dalla panchina si alzano Kaukenas e Lavrinovic, piazzando il 7-0 per il 24-16 al 14'. Il vantaggio si dilata - nonostante Diawara e Kangur - fino al +9 del 18' e al 47-37 del 23', sull'onda dei 9 punti di Aradori nei primi tre minuti della ripresa. Qui la Montepaschi si eclissa, tenuta a un canestro in cinque minuti dalle sette perse in 200 secondi (tre di Andersen) e punita dalla Cimberio che, conquistando così una decina di possessi in più nel terzo quarto, li capitalizza con uno squillante 9/19 da tre nei quarti centrali: il break di 18-2 ribalta la partita fino al 51-57 al 28', mentre Ganeto, Garri e Stipcevic fanno 23 punti in tre in un periodo in cui tutta Varese ne fa 29, dopo essersi fermata a 31 in tutto il primo tempo. Con tre triple in apertura di ultimo quarto (Ress, Carraretto e McCalebb), Siena ribalta il match sul 64-60, ma da qui alla fine è un lungo testa a testa: la Montepaschi entra nell'ultimo minuto con la testa avanti mandando Lavrinovic ad attaccare Garri, ma a 16'' dalla fine Varese sul -2 ha la rimessa per vincere. La palla arriva a Kangur, che ha un piede sulla linea laterale e perde palla, su pressione di Siena che cercava il fallo: dall'altra parte del campo canestro e fallo per Moss che chiude i giochi. Ma Siena se l'è vista brutta. (Giuseppe Nigro)
Siena: Aradori 14, Lavrinovic 13, Andersen 12, Ress 10
Varese: Diawara 19, Kangur 14, Garri e Ganeto 13, Stipcevic 12

Basile (23) festeggiato da Cinciarini. Ciam/Cast

Bennet Cantù-Pepsi Caserta 86-75
E' un successo firmato Gianluca Basile (28 di valutazione) quello ottenuto dalla Bennet contro la Pepsi dell'ex coach canturino Sacripanti (1-4 il suo score al Pianella). Basterebbe leggere le statistiche dell'ex Barça per comprendere l'impatto sulla gara del "Baso": 2/3 da due, 4/5 da tre, 7/7 nei liberi sono numeri che proiettano, di fatto, l'uomo di Ruvo di Puglia, in una seconda (o terza?) giovinezza. Grande impatto, grande personalità, grande esempio per i compagni che a turno hanno beneficiato della sua serata di grazia. In primis David Lighty, reattivo sotto le plance (8 rimbalzi), bravo in difesa su Collins (9 punti.,) ma soprattutto ottimo nel mettere a disposizione dei compagni quell'energia che, come riconosciuto da Trinchieri “nel primi due quarti non avevamo”. Per Caserta la solita solidità di Tusek e la fisicità di Rose (6/12 al tiro) sono stati punti di riferimento importanti per una squadra che nei primi due quarti ha saputo coniugare solidità sotto le plance e buona circolazione di palla ma che, con il passare dei minuti, ha perso la strada maestra insistendo troppo nel tiro pesante. L' 1/7 nel terzo quarto non ha permesso alla Pepsi di rimanere incollata alla formazione di casa. Le note negative per gli uomini di Trinchieri arrivano dall'infortunio di Micov (ginocchio) e soprattutto dalla tegola Scekic (distorsione al ginocchio dopo pochi secondi dall'ingresso in campo) che, nella settimana decisiva per il passaggio del turno in Eurolega (giovedì gara chiave a Nancy) rendono il successo un po' meno dolce. (Pietro Terraneo)
Cantù: Basile 23, Lighty 16, Mazzarino e Markoishvili 11.
Caserta: Tusek 16, Rose 15, Collins 9.

La schiacciata di Daniel Hackett. Ciam/Cast

Scavolini Pesaro-Benetton Treviso 83-73
La Scavolini dà continuità alle sue prestazioni e dopo il blitz di Caserta torna a vincere in casa, battendo una Benetton tenuta a bada per 40’. Treviso ha sempre inseguito, ricacciata indietro ad ogni tentativo di rimonta. Per Sasha Djordjevic, ex regista Vuelle, tanti applausi ma poche soddisfazioni. Treviso è senza Becirovic (mal di schiena), che spera di recuperare per martedì in Coppa. L’inizio pesarese è fulminante: 18-4 all’ 8’, dominando in lungo e in largo. La Benetton perde sette palle nel solo primo quarto e affonda sul 30-12 al 12’ con una difesa che fa acqua. Al 16’ si infortuna al ginocchio sinistro Marco Cusin, che rientrerà nella ripresa. Gli ospiti riaprono il match nel secondo periodo e con un parziale di 13-2 rientrano sul 32-25 del 16’. Pesaro tiene a fatica, con le prodezze individuali di un pienamente recuperato White e Jones. Moldoveanu è complicato da marcare, i locali guidano 52-35 al 25’ con un ubiquo Jumaine Jones di extralusso. Altro contro break di 9-0 per i biancoverdi e 52-44 al 28’. Treviso insegue, la Scavolini non uccide il match ma lo controlla. Hackett si sblocca con quattro punti consecutivi (63-49 al 32’), per lui – ex biancoverde infelice - è una serata particolare. La croce della Vuelle sono i tiri liberi (19/29), Moore e Gentile ci provano e si riavvicinano con le triple (71- 65 al 37’). Finisce con il successo meritato dei padroni di casa: questa volta l’ItalPesaro è stata trascinata dagli americani. (Camilla Cataldo)
Pesaro: White 20, Jones 19, Hickman 18.
Treviso: Moore 18, Moldoveanu 15, Gentile 10.

Conclusione in sospensione per Shakur (Casale). Ciam/Cast

Sidigas Avellino-Novipiù Casale Monferrato 82-91
Straordinario colpo di Casale, che conquista i primi due punti e infligge ad Avellino il primo stop casalingo stagionale. Decisivo l’impatto sul campionato del neo arrivato Shakur, mvp dell’incontro: 30 punti e tanta leadership. La formazione di Crespi ha dimostrato ancora una volta che l’attuale classifica la penalizza oltre gli effettivi demeriti. Alla brillantezza offensiva si è aggiunta la grande determinazione: Avellino in vantaggio di dieci lunghezze al 30’ si è illusa che la pratica fosse già chiusa incassando il perentorio parziale di 31-14 nell’ultimo quarto. Che Casale non fosse disposta ad interpretare il ruolo di vittima sacrificale lo si è visto già dall’avvio, nonostante la fiammata dell’ex Dean (15 punti già nel primo quarto). Gli uomini di coach Crespi sono più reattivi e Casale allunga con le triple di Chiotti e Pierich (23-30 al 14’). Avellino corre ai ripari. Un paio di triple di Lauwers e la solita presenza di Johnson sotto le plance ribaltano l’inerzia (40-38 al 20’). Il ritmo sostenuto in avvio di ripresa favorisce i padroni di casa che provano la fuga con Dean e Johnson. Shakur, vera spina nel fianco della difesa irpina, tiene gli ospiti in linea di galleggiamento prima che Green salga in cattedra e ritrovi l’altro ex, Ron Slay, come affidabile terminale offensivo (68-58 al 30’). La caparbietà di Chiotti e Gentile riducono progressivamente il gap e Casale incredibilmente impatta con una tripla di Nnamaka (79-79 al 38’). Avellino è incredula e sprofonda definitivamente sotto i colpi di Gentile e Shakur. (Massimo Roca)
Avellino: Dean 25, Johnson 18, Slay 11
Casale: Shakur 30, Chiotti 22, Gentile 9

McIntyre e i giocatori di Bologna a fine partita. Ciam/Cast

Fabi Montegranaro-Canadian Solar Bologna 74-80
Grazie alla freddezza di McIntyre ai liberi (9/9) e alla buona vena di Koponen, la Virtus Bologna battezza con una sconfitta l'esordio in campionato di coach Valli (quinta sconfitta consecutiva per Montegranaro). L'avvio della Canadian Solar è fulminante con un primo break di 9-0 firmato dall'asse Sanikidze-Koponen, bravi a perforare la retina dei gialloblù dal perimetro. La Fabi soffre soprattutto il gioco del georgiano, abile sia dentro l'area pitturata che nel portare fuori i propri marcatori, così Bologna vola sul +19 (6-25 dopo 7') grazie ai liberi dell'eterno McIntyre, in quella che è la sua ultima partita. La Fabi da parte sua gioca i suoi peggiori dieci minuti della stagione (non pervenuta in attacco ed in difesa), salvo scuotersi nel finale di quarto con Karl (il migliore dei gialloblù) per il 14-27. Nel secondo periodo Montegranaro entra in campo con ben altro atteggiamento ed un mini break di 7-0 la riporta in partita (23-31 al 13'10"). Nel terzo quarto Karl impatta il punteggio con la tripla del 44-44 al 23' e a quel punto la partita si infiamma. La Sutor trova tanti secondi tiri (23 rimbalzi offensivi) ma non riesce a concretizzare la situazione di vantaggio (5/19 da due nell'ultimo quarto), forzando anche i tiri. Così la parità resta fino ad 1'30 dalla fine (74-74 sul canestro di Brunner), poi negli ultimi secondi la Sutor arriva corta di fiato, come poi dirà Valli in sala stampa, e il duo Koponen-McIntyre mette in ghiaccio il risultato. (Aaron Pettinari)
Montegranaro: Karl 18, Brunner 16, Ivanov 11, Di Bella 11.
Bologna: Koponen 18, Sanikidze 14, McIntyre 13

Von Wafer parte uno contro uno da sinistra. Ciam/Cast

Banca Tercas Teramo-Vanoli Braga Cremona 72-74
La Banca Tercas perde una partita a lungo condotta, ma che la Vanoli ha meritato di vincere per non aver mai mollato. Inizio difficile: la posta in gioco è alta e il gioco stenta, gli attacchi non sono fluidi e le difese confondono le carte. Cremona prova ad alternare zona e uomo, mentre in attacco si affida soprattutto a Wafer, subito infallibile. Teramo trova slancio da una tripla di Borisov e, dopo un primo quarto chiuso in equilibrio,17-16, sfrutta l’energia di Polonara (11 punti con 5/5 al tiro) e si stacca, complice anche un tecnico alla panchina ospite, fino al 36-23 del 16’. Wafer sempre raddoppiato s’innervosisce (6 palle perse) e l’attacco della Vanoli va in confusione, fino a sprofondare sul 41-27 del 18’, con la tripla di B. Brown, che è rimasto a giocare nonostante la morte del padre. Dopo il riposo la Vanoli prova a sorprendere Teramo: parte forte con un 8-0 che sembra riaprire la partita, complice un infortunio a Wanamaker (41-37 al 23’). Ma Teramo colleziona ben 8 palle perse in questo quarto, commette molti falli, 10. Cremona rientra e con una tripla di D’Ercole passa in vantaggio al 29’ (51-53). Un rimbalzo di Polonara sul tiro libero sbagliato di Fultz porta la Tercas in vantaggio all’ultima pausa, 55-53. Ramagli va con un quintetto italiano con il solo Borisov, mentre Caja si affida alla zona 2-3 e a Wafer, che con Kakiouzis impatta al 35’ sul 62-62. Due triple di D’Ercole e Cinciarini portano Cremona avanti sul 62-68, Teramo non molla e arriva a giocarsela fino alla fine, ma non riesce più a impattare e perde 72-74. (Malì Pomilio)
Teramo: D. Brown 15, Polonara 14, Borisov 11.
Cremona: Wafer 25, Kakiouzis 13, Cinciarini 10.

Venezia festeggia il successo a Biella. Ciam/Cast

Angelico Biella-Umana Venezia 87-91 dts
Grandi emozioni e tanta intensità tra Biella e Venezia, che vince la quarta partita consecutiva. Vincono gli ospiti dopo un tempo supplementare e dopo essere stati praticamente sempre in vantaggio. Venezia parte subito avanti trascinata da Young, che segna indifferentemente da fuori e in penetrazione. Biella comunque è presente e risponde con Coleman e Dragicevic. Già nel primo quarto Venezia raggiunge il +7 in diversi momenti, poi è Jurak a suonare la carica per Biella che accorcia fino al -1 (21-22). È però Bryan a mettere il canestro che chiude il primo quarto con Venezia avanti di 3 (21-24). Dopo un iniziale equilibrio, Venezia va ancora avanti nella seconda frazione fino al +9 (33-42), mentre Biella, che in difesa lavora abbastanza bene, fa invece fatica in attacco: i punti arrivano soprattutto dalla lunetta. La frazione si chiude sul 37-44. Nella terza frazione il vantaggio di Venezia arriva fino al +11 (48-59) a fine parziale. Biella fatica, ma non molla, si fa combattiva e aggressiva in difesa, ruba palla e nell'ultima frazione recupera punti su punti, trascinata soprattutto da Pullen, arrivando fino al -2 (64-66) e poi portandosi anche avanti di 3 (69-66) a 2' dalla fine. Venezia risponde con Clark e ritorna a +3 (69-72), ma poi Pullen trova il pareggio allo scadere (72-72). Il grande equilibrio del supplementare si scioglie a un minuto dalla fine, complice qualche scelta un affrettata di Biella in attacco.
Biella: Pullen 30, Dragicevic 16, Coleman e Jurak 14
Venezia:Young 23, Clark 14, Szewczyk 13.