Montepaschi Siena e Armani Jeans Milano hanno giocato l'ultima giornata di andata dei gironi di Eurolega.

siena-prokom 84-73 — La Montepaschi gira la boa di metà girone della prima fase con la quarta vittoria in cinque partite. Per battere un Prokom che invece in quest'andata non ha mai vinto, oltre ai 15 punti nella ripresa di Kaukenas, Siena ringrazia il parzialone di 18-2 piazzato a cavallo del riposo, passando dal -4 fino al +15, toccando poi nel quarto periodo anche i 20 punti di margine prima del rientro finale degli ospiti, trascinati dalla classe di Motiejunas. Il Prokom non era entrato in campo come una squadra che ha sempre perso fin qui, pronto a scappare 7-13 dopo 4'30'' soprattutto con le triple dell'ex trevigiano Motiejunas a punire gli aiuti di Stonerook, scappando nonostante i tanti ''rigori'' sbagliati in area grazie all'insolito numero di tiri dalla lunga distanza scagliati (ed evidentemente sbagliati) da Siena dall'altra parte. Tenuta la gara in equilibrio coi guizzi di McCalebb, la Montepaschi è ancora sotto 18-23 al 12'30'' sotto il 5/6 da tre ospite, e ancora 25-29 al 17'. Ma quando il Prokom comincia a sbagliare da oltre l'arco, Siena si dimostra vitale però nelle seconde linee, il cui migliore è un Aradori da sette punti in tre minuti che manda i toscani al riposo in vantaggio. E' l'inizio di un break di 18-2 che la Montepaschi proseguirà al ritorno dal riposo con Kaukenas (10 punti in 5' dopo essere stato a secco fin lì) e McCalebb fino al 48-33 al 25', quando 20 errori su 25 tiri da due tentati diventano troppi per il Prokom. Avanti anche 74-54 al 34', Siena si ferma troppo presto, lasciando che i polacchi chiudano a testa alta con un 14-2 in tre minuti per tornare 76-68 al 37', prima che Siena la conduca in porto con tranquillità. (Giuseppe Nigro)

Montepaschi Siena-Asseco Prokom Gdynia 84-73
Siena: Kaukenas 15, McCalebb 14, Moss 11, Andersen 10
Gdynia: Motiejunas 26, Lafayette 16, Zamojski 11

milano-partizaN 65-69 — Due partite al prezzo di una: i circa 4.000 spettatori del Mediolanum Forum vanno a casa con l’amarissima sensazione di aver assistito a una vittoria letteralmente buttata via dalla formazione di casa, in controllo pressoché totale dal 13’ al 33’. All’iniziale equilibrio, e al dominio fisico dei serbi nel primo quarto (6-1 a rimbalzo d’attacco per il Partizan, nonostante l’identico 38% al tiro per le due squadre), Milano ha reagito giocando un secondo quarto solido, senza acuti particolari in termini di spettacolo, ma con la consapevolezza della squadra forte. I ragazzi di Scariolo sembrano apparecchiarsi la tavola per una serata molto serena con un 15-0 negli ultimi sette minuti del secondo quarto (chiuso avanti 31-19), mentre dall’altra parte si constatava un drammatico 0/19 per tutti quei giocatori che non avevano i nomi Pekovic o Macvan sulle canotte. Con la zona scelta da Scariolo gli ospiti non hanno più trovato possibilità di mandare i due lunghi più importanti uno contro uno vicino a canestro, mentre si dimostra utile, in particolare, l’ingresso di Malik Hairston (come sempre partito dalla panca, come Gallinari), che se non altro ha permesso ai suoi di competere dal punto di vista fisico, più in verticale che nelle battaglie di posizione, accumulando 7 punti e 5 rimbalzi già all’intervallo. La serata si fa noiosa, con una Milano capace di controllare senza strafare, e pure di andare a +21 con due triple consecutive di Cook (che nonostante il 37% da fuori in carriera in Eurolega è entrato in partita con un drammatico 2/13 da oltre l’arco) e Mancinelli, fino a lì il più continuo di tutti (5/6 e 12 punti a 4’33 dalla fine del terzo quarto). Noia sì, ma positiva in un certo senso: raramente si è vista Milano controllare agevolmente partite a questo livello, gestendo margini anche molto ampi. Ma la noia si è tramutata in sonno, e Milano negli ultimi sette minuti si è totalmente addormentata: dal 62-47 in poi i biancorossi tirano indietro il braccio e lasciano campo a un Partizan sostenuto da circa 300 tifosi ospiti, autori di un canto incessante nonostante le difficoltà. Milano si impantana un po' senza tiratori puri in campo nei primi quattro minuti dell'ultimo quarto, entra Nicholas a 6'09 dalla fine ma chiuderà con 3/10 dal campo e tante forzature nei momenti chiave. Mentre tutti si innervosiscono e la partita diventa schizofrenica, sale in cattedra il più calmo di tutti, Dusan Kecman: mette 9 punti nell’ultimo quarto con 2/2 da due e 5/5 ai liberi, sua la giocata del sorpasso a 30” dalla fine (chiusa con la mano sinistra e il fallo di Mason Rocca), mentre di qua oltre a Nicholas anche Gallinari si segnala per un fallo antisportivo (a -2’36 dalla fine e con Milano a +8) che fornisce le munizioni ideali agli ospiti per tentare l’assalto finale. Il parziale dell’ultimo quarto (9-30) dice tutto di questo finale di gara paradossale. Ora Milano va 2-3 e nella parte sbagliata della classifica del girone C, e questo secondo k.o. interno consecutivo rischia di costare carissimo in ottica Top 16: da ora in poi non si potrà sbagliare un colpo, e in trasferta bisogna andare a vincere almeno una volta per evitare guai. (Pietro Scibetta)

Milano-Partizan 65-69
Milano: Gallinari 14, Mancinelli e Hairston 12, Bourousis 10
Belgrado: Macvan 18, Pekovic 15, Kecman 11