Daniel Hackett lotta con Alessandro Gentile. LaPresse

Siena non molla la presa e conquista gara sette di una serie appassionante e infinita. Trascinata ancora da Hackett, la Mens Sana piega una Milano comunque più che mai viva: finisce 72-66.

PARTENZA NERVOSA — All'inizio Banchi (che lascia fuori Janning) opta per Brown, Hackett, Kangur, Moss e Ortner; Scariolo sceglie Green, Hairston, Gentile, Fotsis e Bourousis. Gentile comincia pesante, mentre Bourousis prova subito a scavare il solco con Ortner, ma Hackett sembra quello di gara tre e evita che Milano scappi (4-5 dopo 3'). Brown pasticcia troppo in attacco ed Ortner è già a tre falli dopo cinque minuti: Siena rischia di scivolare quando Bourousis colpisce dalla distanza e Gentile segna due liberi (7-14 a 4' dalla fine), anche perchè in attacco la squadra di Banchi fa una fatica terribile. E' Moss a dare la scossa da tre, poi Eze schiaccia per il recupero fulmineo (13-14 al 7'). Nel momento migliore dei padroni di casa Moss si becca un tecnico che fa infiammare il pubblico, Milano però ne approfitta solo in parte, tanto che, mentre Scariolo manda in campo contemporaneamente Langford e Bremer, Brown firma addirittura il sorpasso (17-16 a 2' dal termine). Ci pensa Carraretto da tre a completare la rimonta per la squadra di casa con due canestri, che permettono a Siena di chiudere in avanti il primo quarto (23-20).

MILANO RIENTRA — Il secondo quarto inizia con la mano calda di Brown (la terrà così per poco) e un assist di Carraretto per Kangur che fanno volare la Montepaschi (28-20 dopo 13'). Mentre Milano continua a perdere palloni (saranno 15 a metà gara), Siena raggiunge il massimo vantaggio di nuovo con Carraretto (33-22 al 14'), poi è la volta di un tecnico anche a Langford, che lo stesso capitano senese e Sanikidze non perdonano per il nuovo massimo vantaggio di casa (37-25). A metà quarto Hairston si prende un antisportivo per una manata a Hackett, ma un altro paio di errori di Brown (1/7 da due fin qui) non permettono a Siena di dare la svolta decisiva. Non si segna a lungo, il solo Radosevic è preciso dalla lunetta (Brown e Ress ne sbagliano quattro consecutivi), ma Siena chiude sul più tredici (40-27). A inizio del terzo Milano riparte con due da tre di Green e Gentile, la Mens Sana non si fa intimorire con Moss e Kangur. Il quarto fallo di Langford a 6'' dal termine del quarto pesa sull'economia di squadra ospite, mentre Brown dall'altra parte, continua a non trovare il canestro. Gentile dalla lunetta e Green dalla lunga riportano sotto Milano dalla lunetta (46-41 a metà quarto), Siena prova a scappare di nuovo, ma Bourousis fa soffrire maledettamente Eze e segna anche da tre (51-48 al 26').

LA MANO DI EZE — Banchi gioca le carte Ress e Christmas, il gioco rimane spezzettato e Siena respira con due liberi di Hackett, chiudendo con quattro lunghezze di vantaggio in un quarto in cui non trova quasi niente da Brown (55-51). Milano parte fortissimo nell'ultimo quarto e arriva al meno uno (57-56), Siena si aggrappa ancora a Carraretto e Hackett: la gara rimane in grande equilibrio. Milano risale ancora con Gentile (60-61 al 35'), Siena risponde con Moss e approfitta di una palla persa stupidamente da Bourousis, sempre con Hackett, che infila cinque punti consecutivi (68-60 a 3'40'' dal termine). La Mens Sana stringe le maglie in difesa, Hairston trova tre punti dalla lunetta, Langford ne aggiunge un altro e a ottanta secondi dalla fine Siena ha quattro lunghezze di vantaggio. Due rimbalzoni di Eze impediscono a Milano di recuperare un possesso fondamentale, poi l'errore in attacco della squadra di Scariolo consegna i liberi a Brown (70 a 64 a 12'' dalla fine). Non è finita perchè Hairston segna e il cronometro si ferma al 39'57'', ma Hackett non sbaglia. Si torna dopodomani a Milano.