Simone Pianigiani, 43 anni, head coach di Siena dal 2006. LaPresse

Adesso è ufficiale, Simone Pianigiani lascia la Montepaschi Siena, che ha condotto alla vittoria degli ultimi sei scudetti, impresa che non era mai riuscita a nessuno nella storia del basket italiano. Lo ha annunciato il tecnico, che resta naturalmente allenatore della Nazionale, in una conferenza stampa congiunta con il presidente senese Ferdinando Minucci. “Oggi è il mio ultimo giorno da allenatore della Mens Sana e questa è la comunicazione ufficiale di una cosa che si era capita già l'altra sera dopo lo scudetto – ha detto Pianigiani –. Avevamo parlato di questa scelta già da qualche mese, c'è stato anche poco bisogno di parlare come spesso è capitato con Minucci. Ieri ci abbiamo messo cinque minuti per confermarcelo. Ma sono stati comunque giorni difficili”.

le spiegazioni — “Sapendo che questo ciclo sarebbe finito e c'era da iniziarne un altro – ha spiegato la sua decisione Pianigiani – in un'analisi profonda su me stesso ho creduto che la cosa migliore per tutti sarebbe stata ripartire con una persona con la mente più sgombra: con tante responsabilità, due-tre volte non dico che non ho provato la gioia di vincere ma di certo ero sollevato da non aver perso. E questo mi ha fatto pensare”. Sul futuro: “E' presto per entrare nello specifico, club importanti si sono fatti vivi, ma dobbiamo approfondire i dettagli di una visione comune. Mi piacerebbe lavorare in un posto passionale, dove c'è qualcosa dietro che senti pulsare: ti dà responsabilità, stimoli. Il Fenerbahce? E' un grande club europeo, con 20 milioni di tifosi: una realtà diversa, ma di grande passione”.

verso il fenerbahce — Pianigiani non ha ancora ufficializzato la prossima destinazione, che sarà il Fenerbahce Ulker Istanbul, con una nuovissima arena da 15mila posti che non fatica a riempire di passione ma di trofei, nonostante i vagoni di milioni spesi in questo periodo di boom del basket turco: per questo ha puntato sul coach italiano più vincente di sempre per percentuale di successi. In questa esperienza, alla prima volta lontano da Siena, lo affiancherà da assistente, come in Nazionale, Luca Dalmonte che per motivi economici non è stato confermato a Pesaro, dove aveva raggiunto una sorprendente semifinale.

vittorie in serie — Senese della Lupa con la passione per Parigi, la canzone d'autore, i film in bianco e nero e la poesia classica francese, 43 anni compiuti da neppure tre settimane, Simone Pianigiani era stato promosso capoallenatore della Montepaschi nell'estate del 2006, dopo 11 anni da vice (a Pancotto, Melillo, Dalmonte, Rusconi, Frates, Ataman e Recalcati) e 5 scudetti vinti a livello giovanile. Da allora ha sempre vinto lo scudetto, sei su sei. Dal 2009 ha sempre vinto la Coppa Italia, quattro volte. Ha vinto così gli ultimi 13 trofei italiani, Supercoppa compresa. E due volte ha portato Siena alla Final Four di Eurolega, nel 2008 da esordiente e poi di nuovo nel 2011. Risultati che lo hanno reso il candidato naturale per la panchina azzurra, presa in consegna nel dicembre 2009. Quello che incanta nel suo cammino col club è il percorso da record: ha vinto 323 partite su 389 allenate, pari all'83% di successi, che sale all'88,9% nel solo campionato e al 90,8% ai playoff. Il top fu la stagione 2008/09, quando la sua Montepaschi - imbattuta in Coppa Italia, Supercoppa e playoff - vinse 43 partite italiane su 44.

ciclo finito — L'addio a Simone Pianigiani, che precede quello a Shaun Stonerook, capitano di questi sei anni e anima della squadra, segna per la Montepaschi la fine di un'era ancor più della separazione di due anni fa da altri “padri fondatori” della dinastia senese: McIntyre, Sato, Eze. Del gruppo originale restano solo Carraretto e Kaukenas, l'anno dopo si aggiunsero Ress, che potrebbe restare, e Lavrinovic, che come il connazionale ha un'uscita dal contratto. I due baltici e Zisis potrebbero restare se accettassero una riduzione dell'ingaggio: il budget sarà ridotto di circa un terzo per l'emorragia degli sponsor secondari, mentre con Montepaschi resta valido l'accordo attuale fino al 2014. Per questo sul mercato si ascolteranno gli acquirenti per i top player: il miglior play d'Europa McCalebb piace a tutti, con in pole il Fenerbahce e il Cska di Messina, che intanto a breve potrebbe chiudere per il ritorno dell'altra punta di diamante senese, David Andersen. Aradori ha un altro anno di contratto, Moss ha esteso fino al 2014, arriverà Kangur dal prestito varesino, chiude qui Thornton. Le ultime due rifondazioni (2006 e 2010) erano stati l'alba di nuovi cicli vincenti. Adesso? Il futuro a Siena è già iniziato.

nuovo coach — Le prossime ore saranno quelle dell'ufficializzazione del passaggio di testimone a Luca Banchi, il vice degli ultimi sei anni. “Lo sappiamo tutti chi è il prossimo allenatore della Mens Sana. Ma siccome oggi ci separiamo, ci vuole il rispetto che meritano Simone e chi entrerà al suo posto”, ha detto Minucci. E Pianigiani su Banchi: “Abbiamo personalità e visioni di basket diverse, ma l'assoluta condivisione del modo di intendere come si sta in questo club: come me, come Minucci, ha bisogno di una causa da sposare”. Questione di tempo.