Dopo le vittorie di Treviso e Milano negli anticipi di ieri, si è completa il programma dell'11ª giornata. Siena ha riposato.

Giuseppe Poeta, 26 anni, ha infilato il massimo stagionale. Ciam/Cast

Canadian Solar Bologna-Umana Venezia 88-80
La Virtus continua il suo percorso netto a Casalecchio ottenendo la quinta vittoria casalinga; Venezia paga l’assenza dell’ultimo minuto di Bryan sotto i tabelloni e non interrompe un digiuno che dura dal febbraio 1972: da allora sul parquet bianconero la Reyer ha collezionato 17 sconfitte consecutive. L’inizio è però promettente per la matricola terribile, che si porta sul 21-16 con 5/5 nelle triple (due ciascuno per Clark e Slay, una di Szewczyk), ma i padroni di casa non ci stanno e chiudono il primo quarto sopra 29-26 con 7 punti a testa per Poeta, Gigli e Douglas-Roberts; dall’altra parte 9 per Slay e 8 per Clark. Nel secondo periodo le difese restano abbastanza allegre e la gara è sempre molto equilibrata con un massimo vantaggio Virtus di 6 punti sul 48-42. Si va all’intervallo lungo con i padroni di casa avanti 50-45 e nel tabellino spiccano i 12 punti e i 6 assist di Poeta, autore di uno strepitoso alley-oop per Sanikidze sull’ultimo attacco; dopo la gragnuola iniziale i lagunari sbagliano 9 triple di fila e restano a galla aggrappandosi ai 16 punti di Slay e ai 10 di Clark. La Virtus torna in campo più convinta e vola sul 66-53 con 6 punti di Sanikidze e due canestri più fallo di Poeta e Gigli, mentre Venezia è condizionata dai falli (4 per Young, Szewczyk e Slay). La partita prende definitivamente la via dei bianconeri a 52 centesimi di secondo dalla fine del terzo periodo, quando Mazzon si becca un tecnico su un fallo fischiato a Bowers; Sanikidze e Koponen infilano 4 liberi e si va all’ultimo riposo breve sul 75-62. I 10 minuti finali filano via lisci fino all’88-80 della sirena. Un ispirato Poeta trascina una Virtus in serata di grazia nel tiro da due (20/23 e 87% a fine terzo quarto, più umano il 23/31 e il 74% finali); l’Umana non regge l’urto di Sanikidze e Gigli sotto i tabelloni e non riesce a dare la terza gioia in trasferta ai 500 ammirevoli tifosi al seguito. (Nicola Zanarini)
Bologna: Poeta 17, Gigli 16, Sanikidze 16
Venezia: Slay 22, Bowers 20, Clark 20

Marques Green, 29 anni, ha steso Roma. Ciam/Cast

Acea Roma-Sidigas Avellino 96-99dts
Un altro supplementare, il terzo della stagione, ancora fatale per Roma cade in casa contro Avellino (96-99) incassando la terza sconfitta consecutiva che apre ufficialmente la crisi nel club del presidente Toti. Un protagonista per parte e tanti comprimari. E’ un primo tempo in cui Green (35 punti, 8 rimbalzi e 13 assist) per Avellino e Tucker (31 alla fine) per Roma, reggono da soli i rispettivi attacchi. Con Johnson latitante e Slay a contribuire con due triple a bersaglio al 47% dall’arco della Sidigas nei primi due quarti, solo Roma trova con discreta continuità l’alternativa nel pitturato al tiro pesante con un ispirato Andrea Crosariol, solido in difesa e costante in attacco (11 punti e 9 rimbalzi) Ingredienti di una gara che scivola sui binari dell’equilibrio fino alla sirena del riposo (45-43), prima che la Virtus provi a a scappare per due volte sul +7 (50-43 e 52-45). Ma Avellino non molla, trascinata dalla lucidità di Green e dalla precisione di Dean (17 punti), rimonta, tiene e sorpassa (67-70) allo scadere della terza frazione. E allo scadere dell’ultimo quarto, quando il solito Green mette i liberi del +3 (81-84) a 11’’ dalla fine sembra finita, ma Tucker trova la tripla della vita che manda la gara al supplementare. L’inesauribile Green e Johnson chiudono i conti per la Sidigas. (Antonio Pitoni)
Roma: Tucker 31, Gordic 19, Crosariol 11
Avellino: Green 35, Johnson 22, Dean 17

Alex Righetti, 34 anni, ha infilato il massimo stagionale. Ciam/Cast

Pepsi Caserta-Tercas Teramo 97-82dts
Finale vietato ai deboli di cuore al Palamaggiò. Dopo una partita a tratti inguardabile, la Pepsi Caserta raddrizza tutto nel finale con un parziale di 12-3 (dal 61-70 del 37’ al 72-72 del 40’) e con una tripla di Righetti (30 punti, 10 rimbalzi e 40 di valutazione) a 5’’ dal termine che manda la partita al supplementare. È proprio nei cinque minuti di overtime che la Juve ritrova se stessa con le triple di Collins, Maresca e del solito Righetti che spezzano le gambe alla Tercas, che stava meritando di portare a casa la vittoria fino a tre minuti dal termine. Teramo parte bene: la difesa di Dee Brown e gli aiuti sul pick and roll di Brandon Brown e Amoroso, oscurano Collins e l’attacco di Caserta non decolla. I padroni di casa ci provano e restano a contatto fino a metà partita, ma al rientro dagli spogliatoi quattro triple di Fultz (su altrettanti tentativi) mandano la Tercas sul +15 al 27’ (42-57). Con la gara praticamente in cassaforte Teramo si rilassa, Sacripanti ci crede chiamando timeout a tre minuti dal termine (sul 61-70) e la squadra risponde alla grande piazzando il parziale decisivo. (Giuseppe Bernardo)
Caserta: Righetti 30, Smith 22, Maresca 13
Teramo: Fultz 23, Cerella 21, Amoroso 15

L'esultanza di Pesaro, di nuovo vittoriosa dopo 3 k.o. Ciam/Cast

Vanoli Cremona-Scavolini Pesaro 78-81
La Scavolini risorge dopo tre sconfitte e vince una battaglia di nervi contro la Vanoli, premiata nell’ultimo quarto dalla lucidità: la panchina di Dalmonte è salvata dall’8/10 in lunetta nel quarto periodo, dove la Cremona dei panchinari (48 punti dalle riserve, ma nessuno da Lighty) frana sulle 7 palle perse, tre negli ultimi 2’. Partita tattica nei primi 20’, giocata più sugli episodi nel 2° tempo: decisiva la persa su rimbalzo difensivo tra Roderick e Milic a 11”, che ha permesso a Jones di dare ai suoi il possesso pieno di differenza. Nel primo tempo, Cremona è uscita meglio dal torpore dei primi 5’ (6 perse complessive) con la creatività di Roderick (11-4 al 6’), mentre la Scavolini s’è affidata ad Hickman, buon finalizzatore sul lato debole (16-15 al 10’), e a White, pronto a riprendere il 24-17 di Cremona dato dalle triple di D’Ercole e Cinciarini. La panchina di Caja è la variabile che non t’aspetti, e ricuce anche il +8 (28-36 al 16’) nel 33-36 dell’intervallo. Alla ripresa sono le triple a scandire il passo: quelle di Hickman e White a dare un altro +8 a Pesaro (38-46), quelle di Tusek, Cinciarini e le due di D’Ercole a riportare in quota Cremona (56-56 al 30’), quella di Cavaliero da 10 metri a dare il nuovo +3 alla Scavolini. L’equilibrio del 4° periodo è rotto da un tap-in di Roderick (75-71 al 37’ per la Vanoli, 18 rimbalzi offensivi), che sembra l’allungo buono prima che Hackett e Jones (9 nell’ultimo quarto) salvino dalla lunetta la Scavolini, dandole il +3 a 10” dalla fine. Che costringe Cinciarini e D’Ercole a cercare tiri impossibili, stavolta senza fortuna. (Michele Talamazzi)
Cremona: Cinciarini 18, Tusek 18, D'Ercole 12, Milic 12
Pesaro: Hickman 20, White 19, Jones 15

Mustafa Shakur, 27 anni, 22 punti di media in stagione. Ciam/Cast

Novipiù Casale Monferrato-Bennet Cantù 69-65
La piccola Casale batte la grande Cantù. Novipiù vince la terza delle ultime quattro. La Bennet perde ancora fuori casa (ultimo successo due mesi fa, alla terza giornata). Parte meglio la Novipiù. 8-2 subito e +10 (15-5) dopo 6’ di gioco. Casale mette pressione in difesa e trova soluzioni in attacco. A soffrire è la Bennet con Trinchieri che al 6’ fa debuttare in campionato il playmaker Gianella. Dall’angolo, allo scadere, Malaventura trova la tripla del sorprendente 20-8 del 10’. Valutazione di squadra: 23 a -1. Basile cambia marcia alla Bennet nella seconda frazione. Parziale di 12-2 per i canturini, lanciati da due triple del “Baso”. Giochi completamente riaperti (22-20 al 7’), anche grazie alla zona di Trinchieri che ferma l’attacco di Casale. Negli ultimi 3’ del primo tempo Casale tiene la testa con carattere. La tripla di Mazzarino allo scadere manda Cantù al riposo sotto di una sola lunghezza: 30-29. Ancora il capitano della Bennet protagonista in avvio di ripresa. I suoi cinque punti mandano per la prima volta la Bennet avanti (34-36 al 23’). Trinchieri insiste con l’assetto a 4 piccoli. Micov, Gianella e Shermadini scavano il primo solco. Bennet avanti in doppia cifra al 28’: 48-38. Casale in difficoltà. Ma la Novipiù si riaccende di colpo. Merito di uno straordinario Shakur che riporta avanti la sua squadra, complice anche un tecnico a Trinchieri (54-53). Il finale è in volata. La tripla dall’angolo di Janning fa saltare il banco: 65-62 a 44”. La Bennet pareggia coi liberi, ma sull’ultimo possesso (sul -2, 67-65) con 17” da giocare, Basile spara sul ferro la sua tripla. Per Casale una serata da ricordare. (Maurizio Neri)
Casale Monferrato: Shakur 20, Janning 17, Chiotti 14
Cantù: Mazzarino 15, Micov 12, Shermadini 11

Rok Stipcevic, 25 anni, massimo stagionale per lui. Ciam/Cast

Cimberio Varese-Angelico Biella 79-73
Al termine di una sfida intensa, ricca di fisicità spesso oltre il lecito (cinque giocatori fuori per falli e coach Cancellieri espulso) a decidere sono il gioco interno dell'ottimo Diawara (6/13 al tiro, ma 6 falli subiti) e la reattività difensiva di Kangur (5 palle recuperate), capace di alzare sempre lo stop sulle percussioni del play Pullen, vera chiave di volta del gioco Angelico. Insieme al miglior Reati di sempre (3/3 dall’arco) e al lucidissimo Stipcevic, implacabile con i suoi ciuff ai tiri liberi partendo dal +3 del 76-73 durante l’ultimo arroventato giro dell’orologio, è l’efficacia della sua coppia di ali a consentire alla Cimberio di interrompere la corsa al primo posto in classifica di Biella. Il quintetto di Recalcati ha fatto sempre la corsa avanti, partendo da un avvio caratterizzato dai recuperi di Kangur, fino a raggiungere il +9 sul 19-10 al 9'. Solo Coleman (28 di valutazione) riesce a tenere dentro i piemontesi. Quando però trova un po’ di pericolosità interna con Dragicevic, peraltro incapace da solo a porre rimedio alla pessima serata di Miralles (0 punti e un solo tiro), Biella guadagna l’unico vantaggio (28-29 al 17’) di una sfida intensissima. La reazione dei biancorossi di casa parte da Stipcevic, che inizia la sua danza bucando anche dalla distanza (4/8 nelle triple). Gli allunghi Cimberio si alternano a recuperi Angelico fino a metà del terzo quarto: agli spunti di Kangur risponde Diawara per agguantare il +13 sul 60-47 al 28’. Con il vice Danna a far le veci dell’espulso Cancellieri, l’Angelico non demorde: Coleman insiste, aiutato adesso da Pullen, fino a mettere di nuovo in affanno al 39’ la Cimberio, che però trova con Stipcevic i tiri liberi per mettere al sicuro un bel successo. (Antonio Franzi)
Varese: Stipcevic 25, Diawara 19, Reati 12
Biella: Coleman 27, Dragicevic 12, Pullen 11