Terza sconfitta in tre gare di Top 16 di Eurolega per Milano. Afp

La lunga trasferta a Kazan in cui Milano sperava di riaprire l'Eurolega diventa quella che solo per la matematica non chiude l'avventura continentale degli uomini di Scariolo. Finisce 59-44 e il bottino milanese è il minimo stagionale perfino per quello che è il 19° attacco su 24 squadre: l'EA7 ha segnato 15 punti in tutto nei due quarti centrali, ancora 22 dopo 29 minuti, sbagliando 39 tiri su 55, che fa il 29% dal campo. Peraltro dei 16 canestri quasi la metà (7) sono arrivati dal solo Melli, che ha 21 anni e che fin qui aveva 1,7 punti di media in 6 minuti di impiego nelle sette gare giocate. Nessun altro è andato oltre i 6 punti segnati da Nicholas, che era ancora a secco al 32', quando lui, Cook, Gentile e Bourousis messi insieme avevano 1/22 al tiro. In queste condizioni Kazan, che pure arrivava a questa partita da capolista imbattuta del girone avendo superato tutte le squadre con cui Milano aveva perso, non ha avuto bisogno di fare chissà che, dopo aver incanalato in avvio la gara sui propri binari.

ea7 subito male — La serata era infatti cominciata male per Milano, con le polveri bagnate di Gentile da una parte mentre dall'altra Domercant ha fatto pesare il proprio talento offensivo nel mismatch continuo contro Mancinelli: l'ex senese segna 10 punti in otto minuti, l'EA7 sbaglia sette dei primi nove tiri da due e dopo sette minuti il divario è già in doppia cifra sul 17-7. Ma il peggio ha da venire per la squadra di Scariolo, che in otto minuti trova solo un canestro con Rocca (che stavolta però non è l'uomo dei miracoli) e che si affida alle giocate individuali per provare a tornare sotto, viste le difficoltà al tiro. Sei tiri sbagliati da oltre l'arco a cavallo dei primi due quarti aprono così un'emorragia che tocca il 12-0 di parziale per affondare a -20 (32-12) a metà secondo periodo, con Milano che ha sbagliato 19 tiri su 24 e ha lo 0/13 all'intervallo complessivo dal molle Bourousis, dall'appannato Gentile e dal solito Nicholas.

il fattore melli — Più che un moto d'orgoglio, a dare la scossa sono la leggerezza e la mente libera da scorie di Melli che ne accendono la freschezza atletica per l'8-0 con cui l'EA7 torna sul 32-20 al 18'. Ma anche il ritorno dagli spogliatoi è un pianto per la squadra di Scariolo, che nei primi 13 possessi trova un solo canestro, con un 1/4 da due, 0/4 da tre e 5 palle perse: segnati la miseria di 22 punti in 29 minuti, la notizia è che Kazan, con sei punti in nove minuti, non ne abbia approfittato e non sia andata mai oltre +20. Così andando ancora da Melli, che è l'unico che vede il canestro, l'EA7 pesca i 9 punti in fila per tornare 45-31 a inizio quarto periodo. Succede quindi che, dopo il 2/17 fin lì da oltre l'arco, Milano trovando finalmente tre triple in fila con Nicholas (0/4 al tiro fino a quel momento) e Gentile (0/7) risale fino al 50-40 a metà quarto periodo. Ma è la fiammata di un attimo, perché poi l'EA7 manca il passo ulteriore, restando senza segnare per i successivi tre minuti invece di cavalcare il cambio di inerzia. Il colpo di grazia è la tripla del -15 dell'ex Greer, non pervenuto quando era in maglia Olimpia e messo in campo solo nell'ultimo quarto.

Kazan: Domercant 16, Samoylenko 12, Lyday 10
Milano: Melli 17, Nicholas 6, Fotsis 5

a breve il servizio completo