Dopo la tragica morte nella giornata di gioved¨¬ di Nick Smith e Roy Quaden e il salvataggio miracoloso di Luke Watkins, Law Connect ha vinto la regata con ampio margine, mentre 26 barche si sono ritirate
Non ¨¨ la prima volta che la Sydney to Hobart fa seguire momenti complicati dopo la classica partenza soleggiata dalla baia di Sydney, nel Boxing Day. Ma in Australia non si aspettavano ¨C alla luce della normativa stabilita dal Cruising Yacht Club of Australia, proprio dopo il disastro del 1998 con sei morti - che nella prima notte di regata ci fossero due morti e un terzo evitato per miracolo. Evidentemente ci sono ancora troppi equipaggi con pochi velisti esperti o troppi neofiti della corsa e bastano condizioni dure ma non terribili per metterli in crisi. Trentacinque nodi di vento e onde alte 4 metri non sono infrequenti nel tratto di mare verso la Tasmania, anche se il buio finisce per creare ulteriori problemi. Gli organizzatori della Rolex Sydney Hobart Yacht Race hanno comunicato che 26 barche sulle 106 al via si sono ritirate per varie ragioni: tra queste, una delle favorite, MasterLock Comanche, fermato da un danno non riparabile alla randa quando era in testa alla regata e Alive che nel 2024 aveva vinto la classifica in tempo compensato.
le vittime
¡ª ?I due velisti deceduti sono Nick Smith, 65 anni, nell¡¯equipaggio del First 44.7 Bowline, e Roy Quaden, 55 anni a bordo di Flying Fish Arctos, un McIntyre 55. Smith sarebbe stato colpito dalla scotta randa e sbalzato su un winch che lo ha ferito mortalmente mentre Quaden sarebbe stato colpito dal boma. Sono in corso gli accertamenti della Polizia locale, ma le polemiche sono notevoli: se nel primo caso, paradossalmente, il velista scomparso era il pi¨´ esperto a bordo con quattro partecipazioni, nel secondo si trattava del navigatore di un team di appassionati impegnati nel ¡®training oceanico¡¯. Flying Fish ¨¨ infatti di propriet¨¤ di una societ¨¤ inglese che organizza esperienze ad alto livello. Va aggiunto che entrambe le barche non sono dell¡¯ultima generazione. ¡®Miracolato¡¯ invece Luke Watkins, skipper di Porco Rosso, che ha passato una quarantina di minuti in oceano. Una ¡®straorzata¡¯ violenta del suo Cookson 50 ha sbalzato sottovento il velista che ¨¨ rimasto incastrato alle draglie con il capo immerso in acqua: a quel punto, ha giustamente sganciato la cintura di sicurezza per non annegare. Il dispositivo di localizzazione personale (e la preparazione del team, guarda caso) ¨¨ stato fondamentale per consentire di recuperarlo in buone condizioni.
vince connect
¡ª ?Tornando alla regata, messo fuori gioco il principale rivale, per Law Connect non ¨¨ stata un¡¯impresa complicata bissare il successo del 2024. E se lo scorso anno si impose per soli 51 secondi con un grande recupero nel finale, in questa 79a edizione ¨¨ arrivato a Hobart impiegando 37 ore, 35 minuti e 13 secondi, alla media di 16,7 nodi. Netto il vantaggio sul secondo Celestial V70 e sul terzo Wild Thing del veterano Grant Wharington, che hanno concluso a oltre due ore Dietro il vuoto: il quarto in classifica, Whisper, era a 130 miglia da Hobart nel momento in cui il primo ¨C in piena notte ¨C tagliava il traguardo. Law Connect ¨¨ un¡¯open gloriosa, costruita nel 2007 da un progetto di Juan Kouyoumdjian che ha raccolto un palmar¨¨s imponente prima con il nome di Speedboat e poi come Rambler, che fin¨¬ incredibilmente chiglia all¡¯aria nel Fastnet 2011. E¡¯ stata praticamente ricostruita in Australia da Antony Bell ¨C primo nell¡¯edizione 2016 - che l¡¯ha venduta sei anni fa all¡¯attuale armatore Chris Beck.
il progetto soldini
¡ª ?Considerando il vento leggero nella seconda parte della corsa, era impossibile battere il record di LDV Comanche (l¡¯attuale MasterLock) che nel 2017 impieg¨° 33 ore, 15 minuti e 24 secondi, a quasi 19 nodi di media. Curiosit¨¤: Celestial V70, nettissimo vincitore della prestigiosa Tattersall Cup che spetta al migliore in tempo compensato, porta sulla randa la scritta ITA-70. Non ¨¨ strano, perch¨¦ si tratta di Maserati 70 che nel 2015 prese parte proprio alla Sydney to Hobart chiudendola quarto assoluto. Doveva rappresentare la base dell¡¯ambizioso progetto di Giovanni Soldini, supportato da John Elkann, per portare l¡¯Italia alla Volvo Ocean Race ma nel 2016 con il passaggio di Maserati al Multi 70 non se ne fece nulla. Ma resta una barca velocissima per la gioia dello skipper e armatore Sam Haynes che ne ha fatto testimonial velica di Sydney Bulldog Clinic, un ente benefico locale che fornisce cani di supporto e assistenza a clienti con disabilit¨¤. Giovanni ne sarebbe felice.
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