Il giorno di Santo Stefano l’avventura della Sydney-Hobart
Ci sar¨¤ anche Maluka che ha 90 anni. E non ¨¨ la prima volta. Perch¨¦ per Maluka, barca a vela Classe Ranger, lunga 9 metri, costruita in Australia nel 1932, questa sar¨¤ l’ottava Rolex Sydney Hobart Race. Quella che viene chiamata la Regata di Natale e che parte da Sydney il 26 dicembre alle 13 ora locale, in Italia saranno le 3 di notte, ¨¨ un appuntamento imperdibile per gli appassionati australiani, e non solo. Confrontarsi sulle 628 miglia del percorso che da Sydney, scorrendo lungo la costa orientale dell’Australia, porta ad attraversare lo Stretto di Bass tra Australia e Tasmania per raggiungere il traguardo di Hobart ¨¨ una sfida, un’avventura imperdibile.
Nel 1945
¡ªNel 1945 quando solo nove barche corsero la prima edizione nessuno poteva immaginare che nel 1994 le barche al via sarebbero state 371. E che quella regata sarebbe diventata uno dei grandi eventi della vela internazionale. Un richiamo tanto forte da convincere anche la Marina Militare Italiana a partecipare. Lo fece durante una delle sue crociere di istruzione il Corsaro II, un due alberi lungo 21 metri e costruito a Genova nel 1961, nave scuola per gli aspiranti ufficiali dell’Accademia Navale. Era il 1965 e il comandante del Corsaro II era l’allora capitano di corvetta Gianfranco Alberini che sar¨¤ poi commodoro dello Yacht Club Costa Smeralda e coordinatore del pool di 17 aziende che diedero vita alla prima sfida italiana all’Americas’ Cup. Era il 1983 e la barca si chiamava Azzurra. E, altro due alberi (di 28 metri) e altra nave scuola della Marina Militare ¨¨ stata Orsa Maggiore in occasione dell’Olimpiade di Sydney 2000. Tra le partecipazioni quella nel 2015 di Giovanni Soldini con il suo Maserati (allora era un monoscafo, oggi ha Maserati Multi 70, un trimarano) che chiuse al quarto posto assoluto fermato da una bolla di vento leggero nella penultima giornata.
L’Italia agli antipodi
¡ªE quella di Mascalzone Latino di Vincenzo Onorato nel 2017. Chiuse all’undicesimo posto assoluto superato per¨° da barche lunghe quasi il doppio dei suoi 15 metri. Ma se non le barche sono stati molti i velisti italiani parte di equipaggi che hanno vinto. A cominciare da Francesco Mongelli, oggi nel sailing team di Luna Rossa Prada Pirelli Team. Nel 2016 era a bordo di Giacomo, 70 piedi (21 metri) di un armatore australiano che si aggiudic¨° la Tattersall Cup, che premia la barca con il migliore tempo compensato, quello calcolato in base al rating, un particolare handicap che ha ogni imbarcazione. Una vittoria bissata nel 2019 dal piemontese Marco Carpinello, sempre a bordo di una barca australiana.
La Tattersall Cup
¡ªSe la Tattersall Cup ¨¨ importante, gli occhi di tutti sono per il vincitore assoluto: il primo sulla line honours. Quest’anno con 111 barche iscritte e 21 con un equipaggio di sole due persone (per loro c’¨¨ una speciale classifica), i favoriti sono quattro maxi, barche di 30 metri con equipaggi di 20 persone. C’¨¨ Black Jack che con il nome di Alfa Romeo 2 e poi Esimit Europa 2 che ha vinto ben otto volte la Barcolana. Black Jack parte da favorito avendo vinto l’ultima edizione della Rolex Sydney Hobart Race. Altro maxi pretendente, Andoo Comanche, che detiene il record della regata. L’ha stabilito nel 2019 con 1 giorno, 9 ore, 15 minuti e 24 secondi. Poi ci sono Hamilton Island Wild Oats, che col nome di Wild Oats, detiene il primato di vittorie, nove. E infine, LawConnect che oltre a molte vittorie, anche in regate europee, ha nel suo curriculum un rovesciamento alla Rolex Fastnet Race del 2011 quando ruppe e perse la chiglia. Un ricordo che certo riaffiora se ci si prepara ad affrontare un percorso come quello della Rolex Sydney Hobart Race che nelle 76 edizioni fin qui disputate ha riservato ogni tipo di condizione meteo. Dalle bonacce, al poco vento del 2021, alla tempesta che nel 1998 decim¨° la flotta causando sei morti e l’affondamento di cinque barche. Ancora presto per fare previsioni sul tempo che ci sar¨¤ il 26 dicembre. Sicuramente, prima della partenza il pensiero degli oltre 1000 velisti impegnati in questa 77a edizione della Rolex Sydney Hobart Race andr¨¤ allo Stretto di Bass dove s’incontrano e si scontrano le correnti, le onde e i venti dell’Oceano Indiano e del Pacifico e dove i fondali passano da oltre 1000 metri a poco meno di 70. Un pentolone in perenne ebollizione che lo rende uno dei tratti di mare pi¨´ pericolosi al mondo. Ma il pensiero scomparir¨¤ al colpo di cannone. Poi sar¨¤ solo il confronto col mare e con le 628 miglia che mancano al traguardo di Hobart. Un esame severo. Che Maluka, a 90 anni, affronta ancora una volta.
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