Si ¨¨ conclusa a Vilanova i a la Geltru la prima tappa di avvicinamento alla Coppa America numero 37 in programma il prossimo autunno a Barcellona. L’obiettivo delle Preliminary Regattas (ne sono previste un’altra a Jedda a fine anno sempre con gli Ac40 e una a agosto 2024 con gli Ac75) era quello di offrire agli appassionati un bello spettacolo in attesa dell’America’s Cup vera e propria, ebbene questa volta lo show non c’¨¨ stato. Le condizioni meteo hanno giocato un brutto scherzo agli organizzatori costretti a annullare le tre regate di flotta in programma venerd¨¬ per il temporale, mentre le due regate disputate sabato sono state penose. A causa del pochissimo vento le barche non riuscivano a volare e si trascinavano goffamente lungo il percorso in versione dislocante, nella seconda prova della giornata i neozelandesi sono stati i soli a concludere entro il tempo massimo.
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Prove di Coppa America in Spagna: le barche non volano, crolla lo spettacolo
Con poco vento gli Ac40 non decollano e le prime regate non entusiasmano. Prossima tappa in Arabia Saudita
Uniche
¡ªLe uniche regate vere sono state le tre prove di oggi. Bravi Tom Slingsby e Paul Goodison che con 2 primi e un secondo nelle prove odierne si sono aggiudicati la classifica generale e la vittoria dell’evento visto che il Match Race finale che li avrebbe visti in gara contro i neozelandesi (secondi in classifica) ¨¨ stato cancellato ancora per mancanza di vento. Bene quindi per il team del New York Yacht Club che portato a casa una bella vittoria, che non avr¨¤ alcuna importanza per l’ America’s Cup vera e propria, ma ¨¨ certamente un’iniezione di fiducia per gli uomini di Terry Hutchinson. Buona anche la prestazione di Emirates Team New Zealand che ha chiuso con 1 punto di stacco dagli americani. I kiwi si sono confermati molto bravi a far volare la barca nelle difficilissime condizioni di vento leggero (e con onda che potrebbe essere un problema anche l’anno prossimo) e non c’¨¨ dubbio che restano l’equipaggio da battere. La grande sorpresa sono stati i francesi di Orient Express che hanno concluso al terzo posto. I transalpini sono l’equipaggio con minore esperienza su queste barche ( hanno ricevuto il loro Ac 40 per ultimi) ma hanno dimostrato di saper regatare bene e possono certamente regalare altre sorprese in futuro. Quarta posizione per Luna Rossa Prada Pirelli. La barca italiana non ¨¨ stata brillante, alcuni errori ne hanno compromesso il risultato e probabilmente Bruni &C hanno pagato la scelta di essersi allenati di meno sull’Ac 40 per concentrarsi di pi¨´ sulla loro barca test e portare avanti il programma di sperimentazione necessario alla costruzione dell’Ac 75 con cui si correr¨¤ la Coppa. Max Sirena ha sempre dichiarato “ il nostro obiettivo ¨¨ vincere l’America’s Cup”. A fine regate Francesco Bruni ha detto che la sua radio non funzionava correttamente e questo ¨¨ stata la causa di alcuni errori. “Andavo praticamente alla cieca e non potevo comunicare con Spithill dall’altro lato, addirittura Umberto Molineris mi urlava da dietro cosa diceva James (Spithill) ed ¨¨ stato davvero come guidare a fari spenti in un tunnel”. Alinghi Red Bull chiude quinta un punto dietro Luna Rossa, con una regata in meno perch¨¦ non hanno potuto correre l’ultima prova per un problema tecnico alla barca. Per gli uomini di Betrarelli un bilancio tutto sommato positivo visto che l’equipaggio ¨¨ giovane e ha dimostrato di avere ottimi spunti in regata. Giorni da dimenticare per Ineos Britannia. Per Sir Ben Ainslie forse le regate peggiori della sua brillante carriera due quarti e tre ultimi posti hanno relegato il team inglese al sesto posto con un distacco di ben 10 punti da Alinghi. Per Ineos c’¨¨ molto da rivedere sia nella conduzione della barca che nell’approccio alla regata con questi scafi volanti. Prossimo appuntamento a Jedda dal 29 novembre al 2 dicembre. Sperando ci sia pi¨´ vento.
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