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Ineos? No! New Zealand sceglie Athena di Ainslie come Challenger of Record di America's Cup
Se esiste un evento sportivo dove non solo le firme ma anche le parole contano, questo ¨¨ l¡¯America¡¯s Cup: nei suoi 174 anni di storia, sfidanti e detentore sono finiti pi¨´ volte in tribunale per risolvere dispute che all¡¯esterno appaiono quasi anacronistiche ma in realt¨¤ sono state fondamentali per le sorti della regata e di chi intende parteciparvi. Per ora, nella ¡®guerra¡¯ tra Ben Ainslie ¨C il mito della vela inglese ¨C e James Ratcliffe, il patron di Ineos Britannia, il primo colpo l¡¯ha messo a segno lo skipper, appena licenziato. In ballo c¡¯¨¨ un aspetto di enorme valore per la prossima America¡¯s Cup: il ruolo di Challenger of Record ossia il consorzio che gestisce per conto di tutti gli sfidanti il rapporto con chi detiene il trofeo. Quindi ¨¨ interlocutore previlegiato e quasi sempre scrive delle regole a suo vantaggio pi¨´ che per l¡¯interesse generale.?
la scelta neozelandese
¡ª ?La rottura clamorosa tra i due perni dell¡¯ultima sfida inglese, quella che ha conquistato la Louis Vuitton Cup nell¡¯ultima edizione superando Luna Rossa Prada Pirelli per 7-4 ha posto un problema (ce ne sono tanti, a partire da una sede ancora da trovare) a Grant Dalton, nume di Emirates Team New Zealand e in pratica l¡¯uomo che deve organizzarla. Chi deve essere il Challenger of Record? In teoria, Ineos Britannia perch¨¦ tramite il Royal Yacht Squadron Limited aveva siglato un accordo con i kiwi, il 19 ottobre scorso, pochi minuti dopo la fine dell¡¯ultima regata dell¡¯ America¡¯s Cup (basta questo per capire l¡¯importanza del ruolo) ma Ratcliffe e i suoi non avevano fatto i conti con la storia pensando che bastasse il ¡®peso¡¯ economico di Ineos rispetto al mito di Ainslie. Invece, con un sorprendente voltafaccia ¨C servendosi peraltro delle regole base ¨C il club di Cowes, uno dei pi¨´ antichi del mondo ¨C ha preso le parti di Athena Racing, il team sportivo del cinque volte medaglia olimpica che non si limita all¡¯America¡¯s Cup. E in virt¨´ del fatto che nominalmente a sfidarsi sono gli yacht club, ecco che il Royal New Zealand Yacht Squadron di Auckland ha accettato la sfida degli inglesi. ¡°? fantastico avere di nuovo coinvolto il RYS, dato che ¨¨ stato il primo yacht club a creare questo trofeo nel 1851 ¡° ha dichiarato Gillian Williams, commodoro del circolo neozelandese. Sono stati i detentori a precisare che in un meeting a Londra, Bertie Bicket presidente del Royal Yacht Squadron Racing, ha presentato formalmente la lettera di sfida ai detentori neozelandesi. ¡°Questa firma consacra Athena Racing come Challenger of Record per la 38a America's Cup¡± ¨¨ stata la dichiarazione finale, seguita da un annuncio di Ben Ainslie.?
due sfide inglesi
¡ª ?Tre le considerazioni da fare. La prima: la possibilit¨¤ di avere realmente due sfide inglesi, visto che Ratcliffe ha dichiarato apertamente di volerci provare e Ainslie non pu¨° tirarsi indietro (ma dovr¨¤ trovare un super sponsor per non fare brutte figure). La seconda: il vantaggio per i neozelandesi che sono affini per visione ¡®ideologica¡¯ e per stima reciproca ad Ainslie mentre Ratcliffe ¨¨ considerato un ¡®riccastro¡¯ tycoon senza background velico e al tempo stesso meno influenzabile: non stupisce, in questo senso, che il Royal New Zealand Yacht Squadron abbia virato di rotta rispetto allo scorso ottobre. La terza: non si pu¨° mai dire, ma Luna Rossa non si trova un amico a gestire il lavoro degli sfidanti. Sir Ben Ainslie, senza mai eccedere, nelle due ultime edizioni pi¨´ volte ha punzecchiato il team italiano e criticato sempre le decisioni della giuria a favore di Luna Rossa. E nell¡¯ultima finale si ¨¨ tolto il ¡®sasso¡¯ dalla scarpa dopo l¡¯umiliazione sportiva della 36¡ã edizione quando venne sconfitto dai nostri per 7-4, tra non poche polemiche. Intanto, ora pi¨´ che mai, il genio della vela ¨¨ al centro del villaggio ma non pu¨° deludere le attese.??
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