Divina Pericoli: "Piume e pizzi, ma mai nei match decisivi"

La leggenda del tennis italiano: "Ho sempre osato, ma con intelligenza. Se dovevo affrontare le più forti, tipo Billie Jean King, mi vestivo in modo classico per non rischiare critiche e essere accusata di distrazioni. Il più elegante? Resta Federer"

Divina Lea Pericoli. Gianni Clerici l’aveva soprannominata così, come Greta Garbo. "Un grande amico Gianni. Uno scrittore, più che un giornalista". I suoi vestiti da tennis sono stati in mostra al Victoria & Albert Museum di Londra e alla Hall of Fame del tennis a Newport: gonnelline in piume di struzzo, visone, persino petali di rosa. Lea Pericoli, primatista di titoli italiani, 27 considerando tutte le specialità, adesso gioca a golf. Ma il tennis, anche se diverso, resta parte del suo mondo. E come sempre, la settimana prossima, sarà la madrina degli Internazionali d’Italia.?

Signora Pericoli, come nascevano gli abiti inconsueti??

"Ho avuto il più famoso dei sarti del tennis, Ted Tinling. E ho giocato con tenute estremamente coraggiose, anche se sapevo scegliere i momenti".

In che senso??

"Se dovevo affrontare le più forti, tipo Billie Jean King, la numero uno, che peraltro una volta ho battuto, stavo più sul classico. Mi vestivo di bianco e di certo non mi presentavo con i gonnellini di piume di struzzo o il pigiama palazzo di pizzo, come ho fatto in altre occasioni, in un primo turno. Non volevo rischiare critiche, essere accusata di distrazioni, di pensare più all’abbigliamento che al gioco. Diciamo che ho sempre saputo osare ma con intelligenza".?

A Wimbledon resiste la regola del bianco. ? d’accordo con questo rispetto della tradizione??

"Nel tennis è cambiato tutto, però il colore del tennis resta il bianco, il colore giusto per giocare nel tempio".?

Il suo abito da gioco che ricorda con più piacere?

"Ho tanti ricordi fantastici e tante prime pagine incorniciate. Perché certi capi finivano sempre in prima pagina: per questo non li indossavo nelle occasioni più difficili, per evitare di catturare la scena con elementi che non fossero il tennis".?

Chi è il tennista, o la tennista, più elegante adesso?

"Non saprei. Noi non avevamo una lira, questi sono tutti miliardari, sono aziende, ma è cambiato proprio tutto e non è più bello. ? diverso".?

Ci sarà un tennista differente dagli altri...?

"Facile: Federer, che però ormai si è ritirato. Federer è sinonimo di eleganza in campo e fuori, perché è il tennis".?

Fra qualche giorno entreranno nel vivo gli Internazionali d’Italia. Che cos’ha il torneo di Roma di speciale??

"? uno dei più belli del mondo. Il pubblico magari è un po’ rumoroso, però la cornice resta stupenda. Subito dietro i tornei del Grande Slam c’è Roma".

?Signora Pericoli, un’ultima curiosità: quel soprannome, la Divina, le piaceva o era un po’ ingombrante??

"Lo adoravo. Che cosa potrebbe esserci stato di più lusinghiero?".