Per l'ultima parte della serata Chiara Francini ha sfoggiato un abito nero con tanti cuori dorati. Indossando questo vestito ha anche recitato il suo monologo sulla maternit¨¤, con una culla vuota accanto, rivolgendosi, a un certo punto, a un bambino immaginario e confessando: "Io da qualche parte penso di essere una donna di merda perch¨¦ non so cucinare, perch¨¦ non mi sono sposata e perch¨¦ non ho avuto figli. Razionalmente so che va bene cos¨¬, ma da qualche parte, dentro di me, c¡¯¨¨ questa voce, esiste, e io, alla fine, penso che abbia ragione lei, che io sia sbagliata. E io gi¨¤ lo so, bambino, tu mi porterai via tutta la creativit¨¤, la luce, resterai solo tu al centro della scena e io sar¨° una semplice comparsa e poi diventer¨° grande e poi vecchia e non potr¨° pi¨´ fare finta che il tempo non stia passando, perch¨¦ ci sarai sempre tu, l¨¬, a ricordarmi in ogni momento che la mia giovent¨´ ¨¨ finita. E penso che mi renderai cos¨¬ felice, che poi non potrai mai rendermi davvero cos¨¬ felice, perch¨¦ ¨¨ cos¨¬ che funzionano le cose della vita: non sono mai come te le eri aspettate. E io ti aspetto e ti desidero cos¨¬ tanto che sarai per forza una delusione. Ma come parlo...? Ma che madre sono? Non sono una madre, intanto... Da dove mi viene tutto questo? Quanto mi ¨¨ costato diventare come sono? Quanto coster¨¤ a te? E in mezzo a tutto questo bisogno di arrivare, in mezzo a tutta questa rabbia, a questo amore, io, ora, non so dove metterti. O, forse, sei proprio tu che non vuoi venire da me, perch¨¦ credi che io mi sia dimenticata di te, che io mi sia dimenticata della vita. Perch¨¦ avevo troppo da fare. Ma io volevo solo essere brava, io volevo solo essere preparata, io volevo che tu fossi fiero di me. Anche se ancora non ci sei. Forse, perch¨¦ ci sei sempre stato".
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